Mancata fusione spinale dopo artrodesi l4l5
Gentili Dottori,
Sono in una situazione disperata e spero che qualcuno possa aiutarmi a trovare una soluzione.
Ho 39 anni e ho già subito 3 interventi alla colonna vertebrale, due volte e' stata tolta una ernia intraforaminale L4L5 e poi nel 2017 e' stata effettuata una stabilizzazione con viti e barre sempre su L4L5 con inserimento di cage.
In questi anni non sono mai riuscita a stare bene sono andata avanti a punture di antidolorifici, ho effettuato delle risonanze e il medico che mi ha operata mi assicurava sempre che era tutto ok e che l' intervento era andato bene, ma io continuavo ad avere una sciatica e un mal di schiena insopportabile.
Decido allora di cambiare medico e struttura e qui finalmente capiscono che c' è qualcosa che non va mi ricoverano e mi fanno fare in 2 giorni molti esami strumentali ad alto campo, Tac, Rmn, raggi eos, elettromiografia.
Il risultato e' " Mancata fusione L4L5 con edema periprotesico a livello delle cage L4L5 e discopatia degenerativa L5S1 con artropatia delle Radicolari,
In pratica mi hanno spiegato che l' intervento di fusione del 2017 non e' andato a buon fine che non si e' formato il callo osseo.
Ma come e' possibile?
E perché chi mi ha operata in 5 anni non si e' mai accorto di nulla?
Mi hanno proposto un intervento di revisione di 6 ore, con accesso prima anteriore rimozione del cage inserimento di un nuovo cage L4L5 e di uno anche su L5S1, e poi accesso posteriore con controllo delle viti e nel caso di non tenuta sostituzione delle stesse e blocco con viti anche L5S1.
Nessuna garanzia di riuscita dell' intervento mi hanno detto.
Sono molto demoralizzata avendo 2 bambini a cui badare sono preoccupata, cosa ne pensate come mai la fusione non e' avvenuta?
Potrei fare questo intervento invasivo e la fusione non avvenire di nuovo?
E se non lo facessi si può vivere con questa non fusione e questo edema infiammatorio che praticamente e' attivo da 5 anni?
Che vita mi aspetta! Grazie se qualcuno vorrà rispondermi
Sono in una situazione disperata e spero che qualcuno possa aiutarmi a trovare una soluzione.
Ho 39 anni e ho già subito 3 interventi alla colonna vertebrale, due volte e' stata tolta una ernia intraforaminale L4L5 e poi nel 2017 e' stata effettuata una stabilizzazione con viti e barre sempre su L4L5 con inserimento di cage.
In questi anni non sono mai riuscita a stare bene sono andata avanti a punture di antidolorifici, ho effettuato delle risonanze e il medico che mi ha operata mi assicurava sempre che era tutto ok e che l' intervento era andato bene, ma io continuavo ad avere una sciatica e un mal di schiena insopportabile.
Decido allora di cambiare medico e struttura e qui finalmente capiscono che c' è qualcosa che non va mi ricoverano e mi fanno fare in 2 giorni molti esami strumentali ad alto campo, Tac, Rmn, raggi eos, elettromiografia.
Il risultato e' " Mancata fusione L4L5 con edema periprotesico a livello delle cage L4L5 e discopatia degenerativa L5S1 con artropatia delle Radicolari,
In pratica mi hanno spiegato che l' intervento di fusione del 2017 non e' andato a buon fine che non si e' formato il callo osseo.
Ma come e' possibile?
E perché chi mi ha operata in 5 anni non si e' mai accorto di nulla?
Mi hanno proposto un intervento di revisione di 6 ore, con accesso prima anteriore rimozione del cage inserimento di un nuovo cage L4L5 e di uno anche su L5S1, e poi accesso posteriore con controllo delle viti e nel caso di non tenuta sostituzione delle stesse e blocco con viti anche L5S1.
Nessuna garanzia di riuscita dell' intervento mi hanno detto.
Sono molto demoralizzata avendo 2 bambini a cui badare sono preoccupata, cosa ne pensate come mai la fusione non e' avvenuta?
Potrei fare questo intervento invasivo e la fusione non avvenire di nuovo?
E se non lo facessi si può vivere con questa non fusione e questo edema infiammatorio che praticamente e' attivo da 5 anni?
Che vita mi aspetta! Grazie se qualcuno vorrà rispondermi
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Il rimedio che Le hanno prospettato non mi appare risolutivo per il problema che Lei prospetta. Se la prima gabbietta, nello spazio L4-L5 non ha determinato la fusione, perchè una seconda gabbietta dovrebbe determinarla? Si può dire perché l'asportazione della prima e l'immissione di un'altra comporta una cruentizzazione delle superfici somatiche che faciliterebbe una futura artrodesi. Ma, a questo punto, mi chiedo perché dover "metallizzare" la colonna in assenza di necessità?
Come vede il problema è molto complesso e l'intervento propostoLe non mi appare risolutivo.
Bisognerebbe vedere le immagini rmn, per verificare se una radice spinale (nel lato algico) è sofferente (ingrossata) o meno. E' possibile che la risposta sia affermativa e, se non dipende dalla struttura metallica in loco, ma solo da fatti fibrotici reattivi, penserei ad un ciclo infiltrativo periradicolare che, di norma, dà dei risultati buoni soprattutto sulle algie.
In conclusione, sono portato a ritenere che i Suoi disturbi lombosciatalgici non siano conseguenza di una scarsa o mancata fusione fra le due vertebre.
Per quanto riguarda la situazione a L5-S1 non rischierei con un trattamento sovrapponibile al precedente.
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.
Come vede il problema è molto complesso e l'intervento propostoLe non mi appare risolutivo.
Bisognerebbe vedere le immagini rmn, per verificare se una radice spinale (nel lato algico) è sofferente (ingrossata) o meno. E' possibile che la risposta sia affermativa e, se non dipende dalla struttura metallica in loco, ma solo da fatti fibrotici reattivi, penserei ad un ciclo infiltrativo periradicolare che, di norma, dà dei risultati buoni soprattutto sulle algie.
In conclusione, sono portato a ritenere che i Suoi disturbi lombosciatalgici non siano conseguenza di una scarsa o mancata fusione fra le due vertebre.
Per quanto riguarda la situazione a L5-S1 non rischierei con un trattamento sovrapponibile al precedente.
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#2]
Utente
Gentilissimo Dott. Della Corte,
Innanzitutto La ringrazio immensamente per avermi risposto. Le riporto esattamente cosa ha refertato il medico.
" Eseguita eos colonna sotto carico+tac mirata l4s1+rmn colonna + elettromiografia arti inferiori. L' elettromiografia e' indicativa di moderata ridicolopatia cronica L4L5S1 sinistra senza segni di denervazione in atto.
Si conferma il quadro di non fusione l4l5 con edema periprotesico a livello delle cage in L4L5 e discografia degenerativa l5s1 con artropatia delle radicolari. Vizio di differenziazione cerniera LS.
La sciatalgia e' espressione di una radicolopatia cronica l5S1( aderenze post chirurgiche)
Le opzioni sono molteplici, la prima e' quella di eseguire un approccio anteriore con rimozione delle cage in L4L5 con artrodesi intersomatica e inserimento nuove cage L4L5 allo stesso tempo accesso posteriore e nuova atrodesi L4S1con sostituzione totale dell' impianto.
Seconda opzione blocco faccettale L4L5S1 e intraforaminale guidata L4L5 sinistra. ( con beneficio limitato nel tempo.
Terza opzione ( con probabilità di riuscita minore) effettuare una neurolisi delle radici.
Ci tengo a precisare che sono alta 1,60 e peso 52 kg, quindi sono sempre stata normopeso, non fumo e non ho diabete o altro, a cosa e' dovuta questa non fusione è un problema soggettivo di reazione dell' organismo al corpo estraneo o l' intervento in sé che non e' stato fatto bene?E se decido di non operarmi quindi posso stare anche col dolore ma senza fusione avvenuta? Nel futuro potrebbe accadere che si fonda o ormai e' impossibile dopo 5 anni?
Grazie infinite sé vorrà rispondermi
Innanzitutto La ringrazio immensamente per avermi risposto. Le riporto esattamente cosa ha refertato il medico.
" Eseguita eos colonna sotto carico+tac mirata l4s1+rmn colonna + elettromiografia arti inferiori. L' elettromiografia e' indicativa di moderata ridicolopatia cronica L4L5S1 sinistra senza segni di denervazione in atto.
Si conferma il quadro di non fusione l4l5 con edema periprotesico a livello delle cage in L4L5 e discografia degenerativa l5s1 con artropatia delle radicolari. Vizio di differenziazione cerniera LS.
La sciatalgia e' espressione di una radicolopatia cronica l5S1( aderenze post chirurgiche)
Le opzioni sono molteplici, la prima e' quella di eseguire un approccio anteriore con rimozione delle cage in L4L5 con artrodesi intersomatica e inserimento nuove cage L4L5 allo stesso tempo accesso posteriore e nuova atrodesi L4S1con sostituzione totale dell' impianto.
Seconda opzione blocco faccettale L4L5S1 e intraforaminale guidata L4L5 sinistra. ( con beneficio limitato nel tempo.
Terza opzione ( con probabilità di riuscita minore) effettuare una neurolisi delle radici.
Ci tengo a precisare che sono alta 1,60 e peso 52 kg, quindi sono sempre stata normopeso, non fumo e non ho diabete o altro, a cosa e' dovuta questa non fusione è un problema soggettivo di reazione dell' organismo al corpo estraneo o l' intervento in sé che non e' stato fatto bene?E se decido di non operarmi quindi posso stare anche col dolore ma senza fusione avvenuta? Nel futuro potrebbe accadere che si fonda o ormai e' impossibile dopo 5 anni?
Grazie infinite sé vorrà rispondermi
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Può essere che sia stato l'organismo che, nelle precedenti condizioni, non sia stato capace di fondere le due vertebre. Non mi pare necessario fare una fusione con altro materiale metallico, o per lo meno non ne guadagnerebbe gran che per i Suoi disturbi.
Se anche non si è sviluppata una artrodesi, è possibile che vi sia tessuto fibroso e/o fibrocalcifico che, in qualche modo, vicari l'artrodesi completa. Se la gabbietta non si è spostata verso i nervi e le viti non irritano le radici nervose, mentre vi è tessuto cicatriziale in sede dei pregressi interventi, dovrebbe procedere con le infiltrazioni proprio a livello delle radici, presumibilmente, appena al di fuori del neuroforame.
Spero di esserLe stato utile.
Se ha piacere, dia ancora notizie.
Cordialità.
Se anche non si è sviluppata una artrodesi, è possibile che vi sia tessuto fibroso e/o fibrocalcifico che, in qualche modo, vicari l'artrodesi completa. Se la gabbietta non si è spostata verso i nervi e le viti non irritano le radici nervose, mentre vi è tessuto cicatriziale in sede dei pregressi interventi, dovrebbe procedere con le infiltrazioni proprio a livello delle radici, presumibilmente, appena al di fuori del neuroforame.
Spero di esserLe stato utile.
Se ha piacere, dia ancora notizie.
Cordialità.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.4k visite dal 28/10/2022.
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