Discopatie rachide cervicale

Buongiorno, cerco di riassumere brevemente la situazione: ho 60 anni e dopo una brutta caduta ribaltando con la bici mi sono ritrovato con semi-impotenza delle braccia, formicolii e disturbi della sensibilità alle mani.
Al P.
S. non hanno evidenziato fratture ma una situazione molto compromessa del rachide cervicale già coesistente che il colpo ha peggiorato ed hanno consigliato RM e visita neurochirurgica.
La RM ha evidenziato:

Rettilineizzazione del rachide cervicale per perdita della lordosi; lieve deviazione laterale dx del rachide cervicale.

Segni di spondilouncoartrosi con osteofitosi retrosomatica e unco-vertebrale associata a artrosi delle articolazioni interapofisarie.

Riduzione dimensionale dei forami di coniugazione.

Disidratazione dei dischi intersomatici in esame con riduzione in altezza degli spazi intersomatici stessi.
A seguito fenomeni degenerativi osteo-discali descritti si rileva obliterazione dello spazio liquorale perimidollare.

In particolare:
- a C3-C4, protrusione discale posteriore determina obliterazione dello spazio liquorale premidollare;
-a C4-C5, netta protrusione osteo-discale postero-laterale sn che determina netta impronta durale e riduzione dello spazio periganglioradicolare bilaterale;
- a C5-C6, netta protrusione osteo-discale posteriore che determina netta impronta durale e riduzione
dello spazio periganglioradicolare bilaterale in particolare a dx;
-a C6-C7, protrusione osteo-discale con focalizzazione erniaria a sede mediana-paramediana sn e preforaminale bilaterale che comprime la parete midollare anteriore e la radice nervosa in particolare a sn.

Regolare lo spessore ed il segnale del midollo spinale esplorato.


Mi sono fatto visitare da un Neurochirurgo che avrebbe consigliato di operare con una Microdiscectomia e artrodesi (approccio anteriore) ed ha emesso questo referto:

Caduta di bicicletta il 16 aprile 2023 con conseguente shock midollare di pochi secondi e successiva impotenza funzionale agli arti superiori di alcuni giorni, progressivamente migliorata.

Torna a visita di controllo con RMN in visione.

Riferisce miglioramento del dolore cervicale.
Persistono parestesie alle mani e ipostenia della prensione delle mani e dell'arto superiore sinistro.

EON: ipostenia nella prensione delle dita delle mani e del bicipite brachiale e tricipite brachiale bilateralmente (sinistro maggiore di destra); ROT ìpoevocabili agli arti superiori
La RMN documenta la presenza di spondiloartrosi diffusa con gravi discopatie C5C6 e C6C7 dove coesiste zona di sofferenza midollare e stenosi foraminale maggiore a sinistra in C6C7.

Che cosa ne dite?
Conviene operare?
Grazie in anticipo e saluti
[#1]
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Il Collega non Le ha detto sbagliato (e ciò sarebbe stato più aderente alla realtà se la valutazione fosse stata fatta praticamente nell'imminenza del trauma, ormai occorso ca. 75gg fa).

Se Lei sta sensibilmente e costantemente migliorando sarei portato ad aspettare la conclusione del miglioramento. E' una scelta "politica".

L'interevento dovrebbe essenzialmente consistere nell'abbattimento delle barre osteofitosiche che hanno presumibilmente interessato sia la capacità vascolare del midollo sia, forse, i fasci motori anteriori del midollo (forse, questa seconda ipotesi è maggiormente plausibile della prima).
L'operazione dovrebbe essere più utile in un possibile ed eventuale 2^ trauma cervicale anziché nell'esito di questo primo trauma già avvenuto.
Personalmente, se i miglioramenti sono consistenti, aspetterei date le premesse.
Cordialità.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore e grazie per la risposta ma l'incidente non è successo 75 GG fa ma 44....i tempi si sono dilatati per le difficoltà di prendere gli appuntamenti per gli accertamenti. Il miglioramento in effetti c'è stato visto che i primi 7gg non riuscivo a fare niente con gli arti superiori ed adesso sono autosufficiente ma permane scarsa forza ( circa 50% sul braccio sinistro ed un po' di più sul braccio destro). Permangono anche i formicolii e la sensazione di spilli nelle dita pollice, indice e medio nonché dolore ai dorsi di ambedue le mani da cui deriva un grande disagio soprattutto nell'attività lavorativa. Il collega mi ha detto a voce che consiglierebbe di operare perché crede che il recupero non possa migliorare molto visto che secondo lui il trauma ha solo ulteriormente destabilizzato una situazione critica preesistente...... prenderò altro tempo facendo fisioterapia ma il dubbio mi attanaglia. Grazie della disponibilità e saluti.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Ho capito. E' una situazione al limite. Messo il tutto su un piatto della bilancia (rischio/beneficio...) resta sostanzialmente a Lei decidere.
Auguri cordiali.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

[#4]
dopo
Utente
Utente
Certo dott. Della corte! Infatti uso anche questo veicolo per ottenere più consigli possibili da persone esperte per poter prendere la mia decisione con più serenità: lei ha consigliato di aspettare ed io ne farò tesoro.
Grazie e saluti.
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