Sciatalgia lancinante

Buongiorno,il 30 Giugno scorso sono stata sottoposta ad intervento chirurgico di erniectomia, microdiscectomia,foraminotomia e decompressione L4-L5 sn,in quanto affetta,da circa 2 anni,da lombosciatalgia sn lancinante(come se mi stessero"segando"l'arto inferiore sn),a distribuzione L5, persistente e determinante claudicatio a 100 mt.A gennaio 2008 ho eseguito trattamento di nucleoplastica percutanea,successivamente cicli ripetuti di terapia medica e FKT senza alcun beneficio. Prima dell'intervento ho effettuato una TC del rachide L3-S1 senza mdc che ha mostrato:"diffusa degenerazione discale;in L3-L4-L5-S1 diffusa protrusione degli anelli discali,con estensione foraminale bilaterale,che determinano multiple impronte su sacco durale e strutture radicolari;si associano negli stessi livelli importanti fenomeni di spondilosi intersomatica, osteoartrosi interapofisaria, osteocondrosi intersomatica ed ipertrofia dei legamenti gialli che contribuiscono a determinare stenosi del canale spinale e dei canali di coniugazione bilateralmente, piani perivertebrali regolari."La RMN ha evidenziato:"grossolana impronta di ernia intraspongiosa sulla limitante somatica superiore di L4;discreta brevità congenita delle lamine e cospicua artrosi interapofisaria che condiziona una diffusa stenosi canalare mista;marcata sporgenza circonferenziale dei dischi L3-L4, L4-L5, L5-S1 che si estende anche nell'ambito dei canali di coniugazione e condiziona una modesta impronta centrale sul sacco durale terminale; cono midollare normoposizionato."L' Esame obiettivo a sn prima dell'intervento mostrava: Lasegue a 40°; ipoestesia tattile distale a distribuzione L5; ipostenia modesta della flessione dorsale dell'avampiede.
Il decorso postoperatorio è stato regolare,caratterizzato dalla iniziale riduzione della sintomatologia radicolare irritativo-deficitaria preoperatoria.Mi è stato consigliato un periodo di riposo di 40 gg e mantenimento del corsetto lombare durante la stazione eretta per almeno 20 gg.
Nei giorni immediatamente dopo l'intervento non ho avuto più i dolori preoperatori,ma solo un po' di mal di schiena e dolori muscolari alla gamba sn. Dopo 11 giorni ho avuto un cedimento improvviso della gamba sn con caduta a terra, che per fortuna non mi ha ferita.Dopo questo episodio ho contattato il neurochirurgo e mi ha consigliato di fare un ciclo con cortisone perchè sicuramente c'era l'edema che comprimeva. Effettivamente, durante il ciclo con cortisone sono stata benissimo,a parte lo scombussolamento della glicemia(sono affetta da diabete tipo 2)per il quale ho praticato l'insulina,al posto degli ipoglicemizzanti. Ora il problema è che a circa 30 gg dall'intervento ho nuovamente,più intensi,i dolori lancinanti alla gamba sn appena sto un po' in piedi o cammino qualche metro.Ho notato che mi fa male anche nella sede della cicatrice (che sembra a posto) e c'è una tumefazione a sn della cicatrice che una settimana fa non c'era. Cosa può essere fibrosi cicatriz., recidiva?Grazie
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Dr. Marco Mannino Neurochirurgo 604 21 5
Cara Signora,
vada a far vedere la ferita al Neurochirurgo che l'ha operata o quantomeno al suo medico di base. La comparsa di una nuova tumefazione a distanza non è mai una cosa normale. Ma è importante che venga visitata ed eventualmente sottoposta ad uletriori accertamenti per identificare la natura del problema senza ulteriori ritardi.
Cordialmente

Dr. Marco Mannino
Neurochirurgo
http://www.studiomannino.com

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