Ernie al disco

Buonasera gentili dottori, ho fatto una risonanza magnetica questo è il risultato

Ridotta la fisiologica lordosi lombare.
Segni iniziali di spondiloartrosi con associati fenomeni disidratativi-degenerativi dei intersomatici.
Esiti osteo-condrosici dei piatti somatici contrapposti al passaggio dorso-lombare.
A D12-L1: ernia discale posteriore mediana, con tendenza all’estrusione, nell’ambito di un disco globalmente protruso che mostra impronta sul sacco durale.
A L1-L2: ernia discale posteriore mediana, parzialmente estrusa e a sviluppo craniale nell’ambito di un disco assottigliato, globalmente protruso che mostra impronta sul sacco durale.
A L2-L3: voluminosa ernia discale posteriore mediana-paramediana destra, parzialmente estrusa, e a sviluppo craniale nell’ambito di un disco assottigliato, globalmente protruso che mostra impronta evidente sul sacco durale.
A L4-L5 disco globalmente protruso, mostra impronta sul sacco durale e impegno iniziale di entrambi i forami di coniugazione.
A L5-S1: ernia discale posteriore mediana, parzialmente estrusa e a sviluppo caudale, nell’ambito di un disco globalmente protruso con impegno di entrambi i forami di coniugazione.
Canale vertebrale lombare regolare per ampiezza.
Regolare il segnale del cono midollare nella porzione esplorabile.


Ho 45 anni mi devo preoccupare?
Cosa mi consigliate?
Dovrei fare un elettromiografia la settimana prossima
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Dr. Pier Francesco Eugeni Neurochirurgo 160 8
Sicuramente la EMG è un esame utile per valutare un paziente che ha una sindrome radicolare.
Il referto di un esame morfologico, comunque, è sempre e solo il parere di un radiologo riguardo ad un esame eseguito (in maniera abbastanza standardizzata) ad un paziente che presumibilmente ha un disturbo.
Dopo aver fatto la EMG è necessario che lei consulti un neurochirurgo (o meglio un chirurgo spinale).
Il parere sarà da tenere in considerazione se formulato in base ad una accurata valutazione del disturbo del paziente (quello che lei descriverà essere il suo oni suoi dolori) e del quadro clinico obiettivo (ovvero quello che il medico rileva visitando il paziente) e, solo dopo questo, in base alla valutazione degli esami che lei porterà con sé in ambulatorio.

Pier Francesco Eugeni, MD
Specialista in Neurochirurgia - Chirurgia Spinale
Segreteria: 3296122118 – Portatile: 3208219474 - email: eugeni@inwind

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno DOC le scrivo a distanza di tempo dopo aver fatto un EMG ecco il referto

Si segnala

Lieve riduzione del VCM del nervo peroneo di sinistra.

Nella norma i restanti parametri elettrofisiologici esplorati

Emg : La prova ago eseguita a carico del mm tibiale anteriore e del flessore delle dita di sinistra evidenzia chiari segni di sofferenza neurogena con numerosi PUM grandi e fortemente polifasici e reclutamento a sforzo massimale ad alta frequenza e moderatamente deficitario,defiti del reclutamento motorio anche su TA e vasto mediale di destra .

Conclusioni
I reperti elettrofisiologici indirizzano verso un quadro di radicolopatia lombare cronica diffusa da ( L3 a S1 ) di moderata/grave entità con evidente prevalenza nei miomeri L3 L4 di destra ed L4 L5 di sinistra. Esame da corralare al quadro clinico- strumentale di base,controllo EMG a distanza

È preoccupante? rischio cose serie?
[#3]
Dr. Pier Francesco Eugeni Neurochirurgo 160 8
Il referto della elettromiografia può essere congruo con quanto descritto dal radiologo riguardo alla sua RMN.
Entrambi i dati, come dice anche il neurofisiopatologia, vanno contestualizzati clinicamente, ovvero lei deve essere visitato da un chirurgo spinale perché possa essere espresso un parere sul suo caso clinico, ovvero su di lei.

Pier Francesco Eugeni, MD
Specialista in Neurochirurgia - Chirurgia Spinale
Segreteria: 3296122118 – Portatile: 3208219474 - email: eugeni@inwind