Le quali premono sul midollo

ho fatto diversi esami quali tac e risonanza magnetica ho consultato prima un ortopedico poi un neurochirurgo il quale mi ha consigliato di operarmi con urgenza vorrei sapere quali sono i rischi di questo intervento. da premettere che dalla risonanza magnetica si è potuto vedere chiaramente che ci sono due ernie al c4 -c5 e al c6 -c7 le quali premono sul midollo e una terza ernia che preme sul nervo radiale impedendo le funzioni del braccio destro.
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Dr. Claudio Bernucci Neurochirurgo 89 1
Per prima cosa, bisogna sapere quali sono i suoi disturbi e se questi sono da mettere in relazione a una delle ernie. Solo in certe situazione, due ernie causano disturbi contemporaneamente. dire che un'ernia schiaccia il nervo radiale è scorretto in quanto questo nervo si trova ben lontano dalla colonna cervicale, quindi questa cosa è da chiarire meglio.
Dopo aver stabilito questo, si potrà parlare di quale intervento fare e di quali rischi.

Le indicazioni su riportate non possono sostituire il giudizio medico fornito in prima persona dal sottoscritto o da altri colleghi

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Dr. Roberto Gaudio Neurochirurgo 5
La presenza di due ernie cervicali non è infrequente, anche in soggetti abbastanza giovani come la paziente in esame. Premesso che l'indicazione all'intervento può essere espressa soltanto dopo aver visitato il soggetto e valutato la RMN, si può dire in linea di massima che l'intervento di erniectomia acervicale non presenta importanti rischi in mani esperte. Nel nostro centro, come nella gran parte delle Neurochirurgie, è eseguito routinariamente, anche su più livelli, generalmente senza alcun particolare problema.

Roberto Gaudio

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Dr. Franco Caputi Neurochirurgo 28 1
Gentile Signora,

per quanto scorretta la dizione "preme sul radiale" è senz'altro indicativa di una sofferenza radicolare e quindi di un "calo della forza" alla mano. Per giunta se la pressione sul midollo è reale, potrebbe avere qualche problema alle gambe. Su quest'ultimo aspetto ho però qualche dubbio, data la sua giovane età. L'intervento di base è quello di rimuovere l'ernia con l'ausilio del microscopio con una "fusione". In alternativa si può pensare alla coblazione per via percuitanea (con l'ago, per intenderci), ma dopo aver valutato il caso. Inutile dire che la chirurgia e la salute di una giovane donna sono cose troppo serie per poter dire "è una passeggiata". Se vuole approfondire esistono come in tutte le cose della vita dei rischi, espressi in percentuali, di cui se vuole posso darle i valori.

Saluto cordialmente

Dr. F. Caputi

Dr. Franco Caputi
www.neurochirurghi.com
Roma