Emicrania continua

Buongiorno Dottore
Cerco in qualche modo di descriverle il mio problema.Tutto ha inizio a Maggio 2010 quando forti mal di testa iniziarono ad accompagnarmi per intere giornate,dolore che spesso ha inizio, senza fine,accompagnato da vertigini,astenia,vomito con frequenza rottura dei capillari al volto e occhi,sdoppiamento della vista,flash di luce,spesso anche macchie disomogenee scure,e difficoltà nella concentrazione. Iniziai con una visita Otorinolaringoiatrica per escludere eventuali patologie.In seguito prove vestibolari ed RM Encefalo il 25/08/2010.
Lievemente ampi gli spazi perivascolari di Wirchow-Robin alla convessità cerebrale ed in regione nucleo-capsulare di ambo i lati.In corrispondenza della sostanza bianca sopratentoriale,a sede periventricolare anteriore sinistra,si osserva un piccolo nucleo sfumatamente ipotenso inT1 ed iperintenso in T2 e FLAIR,da riferire alla patologia cefalalgica.Di seguito contattai uno specialista.
Diagnosi:Vertigini oggettive critiche con vistoso corteo sintomatologico vegetativo.
Terapia:Topomax da 25 1cp a sera x10 giorni e poi 2 cp.Trascorso un mese circa mi fu aggiunto Melaxina,Biosame,Almogram.Terapia che su di me non ebbe effetto.Mi fu prescritta un Angio-Rm Intracranicoil 5/01/2011
L’esame RM del distretto arterioso e venoso intracranico è stato eseguito rispettivamente con tecnica di TOF3D e di PC3D,senza somministrazione di M.d.C. Disomogeneo segnale di flusso a carico dei seni trasversi con riduzione di calibro.Regolare decorso e segnale degli altri seni venosi durali della base e dei vasi del sistema venoso profondo.Al controllo mi fu detto che era una emicrania continua,emicraniaocon e senza aura,aura tipica con cefalea emicranica,vertigine emicranica,quindi dovevo imparare a convivere con questi disturbi.La notte tra il 19/20 Gennaio fui svegliata da mio marito in preda ad una convulsione(descritta dai medici)Al risveglio non ricordavo nulla, infatti impiegai un po di tempo a ricordare anche chi fossi.Il mattino seguente decidemmo di andare al PS e fui ricoverata. Dimessa dopo 15 giorni.Diagnosi: Emicrania continua,Emicrania con aura visiva..in attesa di esami e con un grosso sospetto,visto che soffro anche di sincope vaso vagale con componenti vaso depressivi e di BAV di primo e secondo grado notturni.
La terapia:Indoxen da 25 mattina e sera,Topomax da 25 -Interal 80 -Lamictal 50 -Mepral 20.Arrivata a casa,gonfia,apatica,non avevo stabilità una volta in piedi,oltre al dolore, visciche sui gomiti,sulla pelle in 15 giorni persi 7 chili e i capelli se ne cadevano a ciocche i medici mi dissero che tutto avrebbe avuto fine...Ma la mia pressione e frequenza non aspettarono quindi ci fu la necessità di chiamare un Cardiologo.Intossicazione da farmaci,pressione bassissima,frequenza cardiaca 41. Ora in cura con Indoxen e cardioaspirin da100,in osservazione per sindrome da Anticorpi Anticardiolipine.
24/01/01 IGM 22
2/03/01 IGM 48,7
17/06/01 IGM 13,9

Spero in una sua risposta e in un suo aiuto
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

il trattamento di uno stato emicranico come il suo è piuttosto complesso.

Ciò non toglie, pur non essendo la mia materia specifica, che i dosaggi descritti risultano essere piuttosto bassi per poter avere un miglioramento sintomatologico appropriato.

In presenza di una diagnosi di questo tipo i trattamenti devono essere prolungati, continui e soprattutto ai dosaggi terapeutici previsti.

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[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore
In questi giorni devo ripetere gli esami per la Sindrome da Antifosfolipidi, spero in un ulteriore aiuto da parte dello specialista.
La ringrazio.
Cordiali saluti
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, nel suo caso la diagnosi si è orientata verso un'Emicrania, cefalea primaria, della quale cioè non si consce la causa. Nella epidemiologia delle cefalee, Emicrania e Cefalea di tipo tensivo (classificate appunto fra le "primarie", cioé prive di una causa alla quale poterle riferire) fanno la parte del leone,: si trovano ai punti 1 e 2 della classificazione internazionalmente riconosciuta .
Al punto 11 (quindi molto molto in la) fra le 10 le cefalee "secondarie", ci sono quelle che derivano ANCHE dalla bocca: dico anche perché vanno insieme ad altri 6 capitoli classificatori, il che incide sulla già scarsa considerazione dell’argomento. Raramente il sospetto diagnostico di uno specialista in cefalee arriva li' senza fermarsi prima, anche perché non è facile orientarsi in una materia abbastanza complicata anche per gli specialisti direttamente interessati, cioe' i dentisti. Da notare che le caratteristiche cliniche di una cefalea secondaria sono spesso molto simili a quelle di una primaria, per cui é probabile che questo argomento sia sottostimato. Prima di formulare una diagnosi di cefalea primaria sarebbe doveroso escludere tutte le possibili cause di cefalea secondaria. Nel suo caso, è stata considerata l’ipotesi che sia in gioco una malocclusione dentaria che sostenga una disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM)?
Specie se una Emicrania o una Cefalea di tipo tensivo non rispondono alla terapia specifica, sarebbe bene prendere in considerazione questa ipotesi, quantomeno per escludere questa possibile componente patogenetica. Infatti, sia in funzioni normali (deglutizione, masticazione) che patologiche (digrignamento, serramento) la mandibola, trascinata dai muscoli elevatori, ha la tendenza ad avvicinarsi alla mascella facendo perno sul condilo e fermandosi solo quando le arcate dentarie antagoniste entrano in contatto fra loro. Ma se questo contatto avviene per qualunque ragione (scheletrica, dentale, iatrogena, ecc.) in una posizione scorretta (morso profondo, deviato, retruso) ecco che, per un periodo di ore/giorno incredibilmente alto, indipendentemente dalla volontà o dallo stato di sonno o veglia, i muscoli masticatori risultano contratti, e predispongono all'insorgenza della cefalea.
Inoltre, qualunque postura scorretta della mandibola dovuta alla malocclusione dentaria induce necessariamente atteggiamenti compensatori a livello della colonna cervicale: di qui un’altra possibilità di influire sulla patogenesi della cefalea, che per questo viene chiamata “cervicogenica".
La letteratura scientifica riferisce inoltre che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria non sono sostenuti da problemi otologici , è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio che bisogna rivolgere qualche attenzione: la vertigine, di questi sintomi è forse il più tipico, e l’associazione con unaproblematica cervicale , se presente, rinforzerebbe questa ipotesi diagnostica.
Pertanto le consiglierei di farsi visitare anche da un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare.
Le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli qui linkati: veda se il suo caso può rientrare nella problematica descritta..
Cordiali saluti ed auguri.

www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf ( attendere con pazienza quando si vuole aprire questo link: è molto pesante)
http://www.studiober.com/cms/ckfinder/userfiles/files/art_fil_medica/04%20L'orientamento%20nella%20ricerca.pdf

http://www.studiober.com/pdf/La%20vertigine%20di%20pertinenza%20odontoiatrica.pdf
( attendere con pazienza quando si vuole aprire questo link: è molto pesante)

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

[#4]
dopo
Utente
Utente
Buona sera Dottore

La ringrazio innanzitutto per l'accurata risposta.
Prima di arrivare a contattare lo specialista in Neurologia ho cercato di escludere tutto ,facendo anche una ATM: Conservata morfologia delle ATM a bocca aperta e chiusa.Normale lo scivolamento dei condili mandibolari.Inoltre una TC Seni paranasali:L'esame condotto con scansione nei piani assiali ha mostrato: Regolare spessore delle pareti ossee.Conservata ipodensità aerea dei seni paranasali.Nulla da segnalare in regione orbitaria. In asse il setto nasale.Mi recai anche dal Dentista...Il Dottore mi disse che i miei disturbi non erano dovuti ai denti..

Cordiali saluti e ricambio di cuore gli Auguri
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

le ribadisco che, ad oggi, i dosaggi terapeutici del suo disturbo sono stati mantenuti piuttosto bassi.

E' probabile che con gli aumenti possibili i suoi sintomi possano subire una riduzione considerevole.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, tornando sull'opportuntà di escludere una componente legata all'Articolazione Temporo Mandibolare, che, a questo punto é chiaro che non é stata esclusa, sottolineo che l'indagine radiologica é quasi sempre del tutto inutile, in quento la diagnosi é quasi sempre clinica. E' necessario però che il dentista sia effettivamente esperto in problemi gnatologici legati all'Articolazione Temporo Mandibolare. Auguri.
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 226 18
Gentole paziente, la TAC nel aso di sospetto di disturbo dell'Articolazione Temporo-Mandibolare è quasi sempre inutile ai fini diagnostici.
Ci dice che i movimenti sono "normali", ma non ci dice nulla di quanta forza i muscoli ci metono per eseguire questi spostamenti.
Siamo quindi, dal punto di vista della diagnosi se si tratta effettivamente di una emicrania "essenziale", al punto di partenza, non essendo stata esclusa la causa orale.

Il parere di un dentista non esperto nel settore è quasi ininfluente; un dentista "generico" riconosce spesso una malocclusione, ma molto spesso non è in grado di denterminare se esista un bruxismo .
Entrambe le condizioni patologiche possono essere responsabili di emicranie anche violente.

Precisando quanto ottimamente decritto dal dr. Bernkopf, grande cultore della materia, il dentista "specialista" a cui ricolgersi è lo gnatologo, non un dentista qualsiasi.

https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/439-lo-gnatologo-ma-chi-e-costui.html

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

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Utente
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Buona sera dottor Ruggiero
Mi chiedevo: quando lei parla di dosaggi bassi..si riferisce a l'ultima terapia?
Cordiali saluti
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Buona sera dottor Bernkopf e Formentelli
Vi ringrazio per l'accurata risposta. Mi sono informata,il mio dentista non è un gnatologo. Faccio tesoro dei vostri consigli e spero di arrivare presto alla soluzione. Ringraziandovi ancora una volta vi Auguro un Buon Natale.
Cordiali saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Qualunque sua terapia che avrebbe dovuto trattare l'emicrania risulta essere a dosaggi troppo bassi per potersi dire fallimentare.

I dosaggi dei trattamenti nell'emicrania sono certamente più generosi e, comunque, la valutazione periodica consente la correzione dei dosaggi secondo i suoi bisogni e secondo la permanenza o meno di sintomi dolorosi da emicrania.
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Utente
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Buona sera Dottore
La ringrazio ancora una volta.
Domani, il controllo dallo Specialista Neurologo.
Cordiali saluti.
Cefalea

Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.

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