Sintomi concussione cerebrale a seguito di lievi e banali sollecitazioni alla testa

Salve. Negli ultimi mesi già in due occasioni ho notato una sintomatologia causa-effetto particolare e che mi lascia perplesso. Il 31 dicembre nello scendere un marciapiedi più alto del normale e con delle scarpe eleganti con tacco duro che di solito non utilizzo, ho avvertito come una sorta di "rintronamento" alla testa per aver appoggiato a terra il piede in malo modo e aver scaricato il peso in modo "secco".

Sul momento nulla di che, soltanto un effetto "botta", ma per tutta la giornata e anche per qualche giorno successivo ciò che avvertivo era confusione mentale, ansia, strane lievi pressioni alla testa, stati di lieve irritabilità o di lieve depressione. Piccoli vuoti di memoria. Stanchezza e sonnolenza. Sensazione di nausea più o meno costante. Alterata funzione intestinale (questa forse come conseguenza dell'ansia tra i sintomi). Assenza di vere e proprie vertigini.

E' riaccaduto anche pochi giorni fa, in casa con delle vecchie pantofole, ho saltato un oggetto in mezzo al corridoio che non avevo avvertito e ho riappoggiato il piede bruscamente. Stessa identica cosa, con i sintomi suddetti che si si stanno attenuando soltanto adesso a distanza di 4-5 giorni.
Aggiungo che mi muovo spesso in macchina e faccio diversi chilometri soprattutto tra buche, autostrada (con avvallamenti, giunture che danno botte secche) e che ho gli ammortizzatori da sostituire (piccolo incipit). Anche lì, nei colpi più violenti ho come dei leggeri sintomi, anche se in questo caso, non essendo "secche" come botte e quindi ammortizzate in qualche modo, non mi perdurano per più di poche ore.

Premetto che faccio una vita sana, non fumo, faccio nuoto 3 volte a settimana, ho una ragazza con cui convivo, ho pochi ma buoni amici che frequento regolarmente, ho un lavoro a tempo indeterminato e nessun problema particolare in famiglia. Come note degne di nota, sono un soggetto che tende leggermente all'ansia e alla depressione, ma soltanto in casi particolari (presenza di situazioni soggettivamente particolarmente stressanti o periodi in cui devo rimanere più tempo del solito a casa da solo) e non credo abbiano valenze cliniche.

Mi chiedo, cosa può essere? E' una cosa tutto sommato che rientra nella norma o è possibile che sia un soggetto particolarmente sensibile a tali sollecitazioni? C'entra una sorta di concussione cerebrale? La cosa che mi colpisce di più è l'evidenza causa-effetto, ovvero soltanto in casi di sollecitazioni ("botte") scaricate alla testa e con tempistiche ben delimitate (da subito fino a qualche giorno dopo).
Grazie anticipatamente.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Gent.le
i disturbi che riferisce sembrerebbero "visti da qui" ovvero in un semplice "consulto a distanza" forse eccessivi per la tipologia di micro-traumatismo, seppur ripetuto, con "modalità succussiva".
Forse è semplicemente una eccessiva sensibilità (come ipotizza lei): uno scuotimento dell'encefalo e del troncoencefalico all'interno della scatola cranica senza trauma con punto di impatto diretto sul cranio.
Pur tuttavia la durata dei disturbi, seppur leggeri e transitori, sembra essere un poco eccessiva.
E' possibile che in tutto ciò sia interessata la trasmissione della forza traumatica dal cranio e dal sul contenuto encefalo-liquorale al rachide cervicale ed al sul contenuto (midollo spinale e liquor).
Forse concomita una patologia artrosica del rachide che amplifica l'effetto.
Le vie percorribili sembrerebbero essere due:
1)la prima del tipo "wait and watch",
2)la seconda (che le consiglio non fosse altro per una sorta di prevenzione) è quella di una valutazione clinica neurologica ed eventuali esami che dovessero rivelarsi indicati.

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille della risposta molto dettagliata. Credo che seguirò entrambi i Suoi consigli. Cordialmente.