ADD, cosa fare?

Salve,
ho deliberatamente scelto di scrivere in questa sezione visto che in ambito puramente psichiatrico e neurologico non hanno saputo aiutarmi.
Il mio ragazzo (31 anni) ha ricevuto da uno psichiatra una diagnosi di ADHD, Tourette e DOC , a cui si aggiunge un problema d'asma allergico (spesso sente una forte oppressione al petto e fa fatica a respirare) e una diagnosi di sindrome d'apnee notturne, che è in corso d'accertamento e approfondimento (dorme male e spesso si sveglia sentendo di soffocare, è capitato anche che si alzasse e vomitasse). Inoltre soffre di metereopatia. I primi tre disturbi hanno avuto modo di maniferstarsi in maniera molto evidente sin da quando era bambino, ma non è mai stato aiutato da nessuno. Con grande forza e nonostante le grosse difficoltà è riuscito a laurearsi e a studiare, ma da più di un anno ormai fa molta fatica a leggere, spesso è in stato confusionale, ha spesso dei cali d'attenzione, e non riuscirebbe più a seguire una lezione, visto che da un momento all'altro la sua attenzione lo abbandona. Qualsiasi cosa che non rientri nella routine lo mette in difficoltà, è affaticatissimo fisicamente e mentalmente, non riesce più a godersi nulla, e in questo stato non riesce a progettare la sua vita. Inoltre capita che abbia degli attacchi d'ira, cosa che non era mai accaduta prima (è un ragazzo mansueto e calmo), e a volte è soggetto a un po' di depressione. Non sappiamo come muoverci, come risolvere questa situazione. Dopo aver consultato diversi specialisti (neurologi, psichiatri, allergologi), nessuno dei quali ha saputo aiutarci, ho pensato che fosse il caso di fare degli esami di neuroimaging, per cercare di vederci più chiaro. Sapreste darmi un consiglio in tal senso? Abbiamo molta paura a iniziare un trattamento con psicofarmaci, comporterebbe un cambiamento radicale, e soprattutto vorremmo essere cauti nella scelta della cura, visto che sarebbe anche difficile ottenere qualche farmaco (vedi Ritalin). Vi ringrazio molto per la risposta.
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Dr. Adelia Lucattini Psichiatra, Psicoterapeuta 182 7 25
In qualunque disturbo nervoso, è sempre necessario affidarsi a specialisti per le indicazioni terapeutiche, psicoterapeutiche, riabilitative e farmacologiche.

Qualunque decisione deve essere presa dal paziente con gli specialisti e con il supporto della famiglia.

I farmaci utilizzabili nei disturbi complessi sono di varie classi: stabilizzatori del tono della'umore, antidepressivi, neurolettici, ansiolitici, etc.
Talvolta sono usati in monoterapia, un solo farmaco, altre volte in politerapia cioè associati tra di loro.

Esistono protocolli internazionali di trattamento che gli specialisti conoscono e utilizzano nella loro pratica clinica quotidiana, personalizzandoli rispetto al paziente, solitamente collaborando tra di loro (multidisciplinarità) soprattutto per i pazienti che presentano patologie, sintomi o disturbi in cui ci siano componenti di natura organica, psicologica e comportamentale.

Da anni neurologi e psichiatri collaborano nella terapia di molte patologie: epilessia, emicrania e cefalee, sindromi dello spettro autistico, sindromi genetiche, per citarne alcune presenti anche in età evolutiva; morbo di Parkinson e demenze tipiche dell' età adulta e terza età.

Dr. Adelia Lucattini.
Psichiatra Psicoterapeuta.

Psicoanalista Ordinario SPI-IPA.Esperta in bambini e adolescenti.Depressione-Disturbi dell'umo

Il morbo di Parkinson è una malattia degenerativa che colpisce il Sistema Nervoso Centrale. Sintomi, cause, fattori di rischio e farmaci per la qualità di vita dei malati.

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