Ritardo cognitivo di 2 gemellini di 3 anni e mezzo
Salve, sono il padre di due gemellini di 3 anni e mezzo, un maschietto e una femminuccia e viviamo a Genova.
Il maschietto non parla ancora, non è interessato ai giochi, che utilizza solo come oggetti da lanciare o da distruggere, ma è ossessionato da scatole, bottiglie e bustine di plastica, pezzi di carta che raccoglie, accartoccia e infila ovunque, li pretende e si dispera se non li ottiene, all'asilo non ha socializzato con i compagni, se ne sta da solo e non è interessato a svolgere le attività che le maestre chiedono di fare alla classe, se gli si mette un foglio davanti da colorare lui sporca il foglio con i pennarelli senza tentare di fare nessun disegno, è attratto dai tappi dei pennarelli che raccoglie e conserva, prova a uscire fuori dalla classe e perciò è seguito da vicino dalle maestre che hanno consigliato di fare richiesta di insegnante di sostegno, a casa se proviamo a fargli fare un puzzle anche di pochissimi pezzi non si applica e non riesce, è riluttante a ricambiare il saluto di estranei ma sa essere affettuoso con noi genitori, a volte trascorre ore intere a emettere versi incomprensibili e contemporaneamente fare gesti a scatti con le mani e con il corpo come se stesse quasi recitando, non reagisce subito quando lo chiami e a volte sembra manifestare disinteresse verso ciò che succede intorno, non sempre sembra capire ciò che gli dici perché se gli fai una domanda spesso non reagisce, ci prende per mano e ci porta verso ciò che vuole per farselo prendere, quando sente rumori a lui fastidiosi come un frullatore o una moto oppure quando si arrabbia e piange mette le mani davanti le orecchie come per proteggersi, spesso se si arrabbia sbatte la testa e le mani nel muro o nei mobili, mangia solo poche cose e in generale è restio a cambiare abitudini.
La femminuccia da qualche mese inizia a dire qualche parola e ad esprimere qualche concetto con parole mal pronunciate ma manifesta un'ecolalia, ripetendo le cose a volte in maniera ossessiva fin quando non le chiediamo di smettere, anche lei a volte non reagisce subito quando la si chiama, per casa a volte corre avanti e indietro facendo sempre lo stesso percorso e se mentre balla ruota su sé stessa gira entrambi gli occhi di lato, a scuola ha socializzato di più del fratellino ma le maestre hanno consigliato anche per lei l'insegnante di sostegno per il problema che spesso non esegue ciò che le si dice e tende a perdere subito l'attenzione per ciò che sta facendo ma a casa riesce a disegnare e fare puzzle anche di decine di pezzi.
Sia io che la mamma temiamo abbiano con diversa gravità qualche problema a livello neurologico e siamo in attesa da 6 mesi che l'ASL locale ci chiami per un primo accesso in neuropsichiatria infantile.
Grazie in anticipo per eventuale riscontro.
Il maschietto non parla ancora, non è interessato ai giochi, che utilizza solo come oggetti da lanciare o da distruggere, ma è ossessionato da scatole, bottiglie e bustine di plastica, pezzi di carta che raccoglie, accartoccia e infila ovunque, li pretende e si dispera se non li ottiene, all'asilo non ha socializzato con i compagni, se ne sta da solo e non è interessato a svolgere le attività che le maestre chiedono di fare alla classe, se gli si mette un foglio davanti da colorare lui sporca il foglio con i pennarelli senza tentare di fare nessun disegno, è attratto dai tappi dei pennarelli che raccoglie e conserva, prova a uscire fuori dalla classe e perciò è seguito da vicino dalle maestre che hanno consigliato di fare richiesta di insegnante di sostegno, a casa se proviamo a fargli fare un puzzle anche di pochissimi pezzi non si applica e non riesce, è riluttante a ricambiare il saluto di estranei ma sa essere affettuoso con noi genitori, a volte trascorre ore intere a emettere versi incomprensibili e contemporaneamente fare gesti a scatti con le mani e con il corpo come se stesse quasi recitando, non reagisce subito quando lo chiami e a volte sembra manifestare disinteresse verso ciò che succede intorno, non sempre sembra capire ciò che gli dici perché se gli fai una domanda spesso non reagisce, ci prende per mano e ci porta verso ciò che vuole per farselo prendere, quando sente rumori a lui fastidiosi come un frullatore o una moto oppure quando si arrabbia e piange mette le mani davanti le orecchie come per proteggersi, spesso se si arrabbia sbatte la testa e le mani nel muro o nei mobili, mangia solo poche cose e in generale è restio a cambiare abitudini.
La femminuccia da qualche mese inizia a dire qualche parola e ad esprimere qualche concetto con parole mal pronunciate ma manifesta un'ecolalia, ripetendo le cose a volte in maniera ossessiva fin quando non le chiediamo di smettere, anche lei a volte non reagisce subito quando la si chiama, per casa a volte corre avanti e indietro facendo sempre lo stesso percorso e se mentre balla ruota su sé stessa gira entrambi gli occhi di lato, a scuola ha socializzato di più del fratellino ma le maestre hanno consigliato anche per lei l'insegnante di sostegno per il problema che spesso non esegue ciò che le si dice e tende a perdere subito l'attenzione per ciò che sta facendo ma a casa riesce a disegnare e fare puzzle anche di decine di pezzi.
Sia io che la mamma temiamo abbiano con diversa gravità qualche problema a livello neurologico e siamo in attesa da 6 mesi che l'ASL locale ci chiami per un primo accesso in neuropsichiatria infantile.
Grazie in anticipo per eventuale riscontro.
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G.le Sig.
Il percorso da voi intrapreso è corretto. Tramite accesso in NPI si effettuano colloqui diretti col bambino, bisogna preliminarmente escludere eventuali patologie organiche e successivamente condurre un'adeguata valutazione testistica. Senz'altro indagare il problema da voi rilevato in un'età del bambino come questa permette, in caso si evidenziassero eventuali problematiche, interventi terapeutici tempestivi in grado di migliorare sensibilmente le aree problematiche dei suoi figli con maggior probabilità rispetto a interventi condotti più tardivamente.
Il percorso da voi intrapreso è corretto. Tramite accesso in NPI si effettuano colloqui diretti col bambino, bisogna preliminarmente escludere eventuali patologie organiche e successivamente condurre un'adeguata valutazione testistica. Senz'altro indagare il problema da voi rilevato in un'età del bambino come questa permette, in caso si evidenziassero eventuali problematiche, interventi terapeutici tempestivi in grado di migliorare sensibilmente le aree problematiche dei suoi figli con maggior probabilità rispetto a interventi condotti più tardivamente.
Dr. Tiziano Pellegrini
Psicologo dell'infanzia, dell'adolescenza e dell'età adulta
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.4k visite dal 13/08/2021.
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