Angiografia
Gentili dottori,
vorrei chiedere delle informazioni. Mi devo sottoporre ad un' angiografia cerebrale ma vorrei chiedere delle informazioni:
1) L'immissione del mezzo di contrasto fa visualizzare i distretti vascolari di tutto il cranio?
2) Un' angiografia è in grado di rilevare anche se ci sono placce arterosclerotiche oppure infiammazione dei vasi?
3) Lo stato dell' arto della tecnologia è l'angiografo digitale o l'angiografo biplanare rotazionale?
4) La durata di un angiografia è variabile dai 30 minuti all' oretta?
5) Una complicanza dipende dall operatore o anche dell' anatomia dei distretti vascolari del paziente?
Grazie per le risposte
vorrei chiedere delle informazioni. Mi devo sottoporre ad un' angiografia cerebrale ma vorrei chiedere delle informazioni:
1) L'immissione del mezzo di contrasto fa visualizzare i distretti vascolari di tutto il cranio?
2) Un' angiografia è in grado di rilevare anche se ci sono placce arterosclerotiche oppure infiammazione dei vasi?
3) Lo stato dell' arto della tecnologia è l'angiografo digitale o l'angiografo biplanare rotazionale?
4) La durata di un angiografia è variabile dai 30 minuti all' oretta?
5) Una complicanza dipende dall operatore o anche dell' anatomia dei distretti vascolari del paziente?
Grazie per le risposte
[#1]
1- Sì se vengono studiati tutti i vasi afferenti al cervello ( carotidi e arterie vertebrali)
2- le placche aterosclerotiche sì, anche se indirettamente attraverso l'identificazione di stenosi. L'infiammazione dei vasi (vasculite) solo se questa determina stenosi o dilatazioni e se coinvolge vasi non troppo piccoli ( anche in questo caso solo con segni indiretti)
3- tutti gli angiografi attualmente in uso sono digitali. Un'angiografo biplanare ha dei vantaggi su uno monoplanare ma entrambi sono validi per un esame diagnostico senza manovre terapeutiche.
4- sì , a volte più a volte meno. Dipende da cosa si deve studiare e dalla tortuositá dei vasi del paziente
5- Può dipendere da entrambe le cose o da nessuna delle due.
2- le placche aterosclerotiche sì, anche se indirettamente attraverso l'identificazione di stenosi. L'infiammazione dei vasi (vasculite) solo se questa determina stenosi o dilatazioni e se coinvolge vasi non troppo piccoli ( anche in questo caso solo con segni indiretti)
3- tutti gli angiografi attualmente in uso sono digitali. Un'angiografo biplanare ha dei vantaggi su uno monoplanare ma entrambi sono validi per un esame diagnostico senza manovre terapeutiche.
4- sì , a volte più a volte meno. Dipende da cosa si deve studiare e dalla tortuositá dei vasi del paziente
5- Può dipendere da entrambe le cose o da nessuna delle due.
Dr. Nicola Limbucci
SOD Interventistica Neurovascolare
AOU Careggi - Firenze
[#2]
Utente
Gentile Dr. Limbucci, è stato gentilissimo e precisissimo nella risposta.
Le volevo, se possibile porre altre domande:
1) La navigazione tramite cateteri prevede anche un diametro limite oltre il quale non si può andare? Se per esempio si vogliono analizzare i distretti delle falangi di una mano, come è possibile fare? Il catetere è in grando di arrivare anche nei capillari? Non credo, giusto?
2) Effettuando l'angiografia tutte le immagini, tipicamente, vengono registrare su un supporto e analizzate a caldo per poter poi effettuare, per esempio, un intervento endovascolare?
3) Il fatto che ci sia un problema o una malformazione vascolare durante l'angiografia è un qualcosa che un ottimo operatore è in grado di poter capire oppure non sembra si può arrivare ad una diagnosi precisa perchè magari il problema non è noto?
4) L'analisi e la comprensione delle immagini di un angiografia cerebrale, per esempio, sono esclusivamente a carico di un neuroradiologo oppure anche un neurochirurgo o un chirurgo vascolare magari possono fornire il loro apporto (analizzando qualche altro aspetto del problema?)
Grazie per la pazienza e precisione.
Buon lavoro Dr Limbucci.
Le volevo, se possibile porre altre domande:
1) La navigazione tramite cateteri prevede anche un diametro limite oltre il quale non si può andare? Se per esempio si vogliono analizzare i distretti delle falangi di una mano, come è possibile fare? Il catetere è in grando di arrivare anche nei capillari? Non credo, giusto?
2) Effettuando l'angiografia tutte le immagini, tipicamente, vengono registrare su un supporto e analizzate a caldo per poter poi effettuare, per esempio, un intervento endovascolare?
3) Il fatto che ci sia un problema o una malformazione vascolare durante l'angiografia è un qualcosa che un ottimo operatore è in grado di poter capire oppure non sembra si può arrivare ad una diagnosi precisa perchè magari il problema non è noto?
4) L'analisi e la comprensione delle immagini di un angiografia cerebrale, per esempio, sono esclusivamente a carico di un neuroradiologo oppure anche un neurochirurgo o un chirurgo vascolare magari possono fornire il loro apporto (analizzando qualche altro aspetto del problema?)
Grazie per la pazienza e precisione.
Buon lavoro Dr Limbucci.
[#3]
1. Si può arrivare in arterie molto piccole, ma non nei capillari! Non necessariamente per studiare un distretto corporeo bisogna "entrarci dentro" basta arrivare nelle arterie che vi afferiscono. Per esempio, per studiare il circolo cerebrale si cateterizzano le carotidi fino al collo, non serve entrare dentro le arterie cerebrali, ma lo si può fare per eseguire interventi endovascolari.
2. Le immagini vengono viste durante l'esame e comunque vengono registrate in modalitá digitale per vederle in qualsiasi momento.
3. Questa non è molto chiara. Ovviamente se si fa un esame diagnostico il fine è diagnosticare una patologia, quindi se ci sono anomalie visibili con l'angiografia l'operatore normalmente è in grado di diagnosticarle. Tuttavia, esitono patologie,anche vascolari, che non sono visibili o caratterizzabili con l'angiografia.
4. L'analisi di un'angiografia cerebrale è e deve essere a carico del neuroradiologo (preferibilmente interventista). Il neurochirurgo (se si occupa di patologia vascolare, e ormai sono sempre meno) ha in genere una buona comprensione delle immagini angiografiche. si suppone tuttavia che il neuroradiologo sia lo specialista di riferimento, per un discorso di competenze specifiche e training. Con il neurochirurgo è fondamentale la discussione collegiale per stabilire insieme le indicazioni ad un trattamento neurochirurgico o endovascolare. Un chirurgo vascolare può essere sicuramente competente su altri distretti, non molto su quello cerebrale.
Cordiali saluti
2. Le immagini vengono viste durante l'esame e comunque vengono registrate in modalitá digitale per vederle in qualsiasi momento.
3. Questa non è molto chiara. Ovviamente se si fa un esame diagnostico il fine è diagnosticare una patologia, quindi se ci sono anomalie visibili con l'angiografia l'operatore normalmente è in grado di diagnosticarle. Tuttavia, esitono patologie,anche vascolari, che non sono visibili o caratterizzabili con l'angiografia.
4. L'analisi di un'angiografia cerebrale è e deve essere a carico del neuroradiologo (preferibilmente interventista). Il neurochirurgo (se si occupa di patologia vascolare, e ormai sono sempre meno) ha in genere una buona comprensione delle immagini angiografiche. si suppone tuttavia che il neuroradiologo sia lo specialista di riferimento, per un discorso di competenze specifiche e training. Con il neurochirurgo è fondamentale la discussione collegiale per stabilire insieme le indicazioni ad un trattamento neurochirurgico o endovascolare. Un chirurgo vascolare può essere sicuramente competente su altri distretti, non molto su quello cerebrale.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Gentile Dr. Limbucci,
è stato di una precisazione assoluta anche in queste risposte. Ho un solo ed unico dubbio ora:
Mi ha scritto la seguente affermazione: "Tuttavia, esitono patologie,anche vascolari, che non sono visibili o caratterizzabili con l'angiografia."
Potrebbe essere così gentile da spiegarsi meglio? In particolare non ho capito cosa intende quanto dice che ci sono patologie non visibili con l'angiografia? E se alcune patologie non sono visibili con l'angiografia come fanno ad essere visibili se l'angiografia, per patologie vascolari, è il top essendo meglio della anngio-rm e della angio-tc?
Se queste patologie non non visibili dall' angiografia lei come fa a dire che ci sono? C'è qualche altro esame che è possibile fare in alternativa?
Grazie mille per il consulto molto preciso.
è stato di una precisazione assoluta anche in queste risposte. Ho un solo ed unico dubbio ora:
Mi ha scritto la seguente affermazione: "Tuttavia, esitono patologie,anche vascolari, che non sono visibili o caratterizzabili con l'angiografia."
Potrebbe essere così gentile da spiegarsi meglio? In particolare non ho capito cosa intende quanto dice che ci sono patologie non visibili con l'angiografia? E se alcune patologie non sono visibili con l'angiografia come fanno ad essere visibili se l'angiografia, per patologie vascolari, è il top essendo meglio della anngio-rm e della angio-tc?
Se queste patologie non non visibili dall' angiografia lei come fa a dire che ci sono? C'è qualche altro esame che è possibile fare in alternativa?
Grazie mille per il consulto molto preciso.
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L'angiografia non permette di vedere la parete dei vasi ma solo il contenuto, ovvero se il vaso ha un calibro normale o dei restringimenti o dilatazioni. Le patologie che non alterano il calibro del vaso non sono visibili a meno che non ci siano segni indiretti. Ad esempio, una minima placca ateromasica che aumenta lo spessore della parete del vaso, ma non determina una stenosi, non sará visibile in angiografia. In alcuni casi particolari, la tc e la rm possono essere più utili dell'angiografia, fermo restando che questa è il gold standard per la maggior parte delle patologie vascolari.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#6]
Utente
Gentile Dr. Limbucci,
grazie, come sempre della sua risposta. Le volevo chiedere un'altra cosa. E' possibile effettuare un ecocolor doppler al cranio? Se si quale altra informazione esso ci può dare rispetto ad una angigorafia oppure ad una risonanza magnetica?
Grazie mille per l'informazione.
grazie, come sempre della sua risposta. Le volevo chiedere un'altra cosa. E' possibile effettuare un ecocolor doppler al cranio? Se si quale altra informazione esso ci può dare rispetto ad una angigorafia oppure ad una risonanza magnetica?
Grazie mille per l'informazione.
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L'ecodoppler transcranico è un esame che viene comunemente utilizzato. Non ha la stessa accuratezza diagnostica dell'angiografia e della rm, ma ha il vantaggio di poter valutare la velocitá del flusso di sangue nei vasi. Nel mio centro lo usiamo soprattutto per il monitoraggio del vasospasmo cerebrale. Esistono altre indicazioni ma sono più rare. Purtroppo risente molto della capacitá dell'operatore e della morfologia del paziente (non tutti sono esplorabili allo stesso modo).
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 6.6k visite dal 25/09/2013.
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