Cavernoma e risonanza magnetica

Gent.li dottori,

mio padre fu operato anni fa per cavernoma. Non aveva alcun sintomo premonitore, finchè un giorno svenne con le convulsioni. So che i cavernomi sono spesso asintomatici, congeniti e forse ereditari (su questo punto i neurologi di mio padre diedero versioni diverse).

Avendo io fatto una risonanza senza liquido di contrasto all'encefalo anni fa per problemi di aura, da cui comunque non emerse nulla, posso stare certa di non avere cavernomi a mia volta?
Mi spiego: vorrei sapere se, essendo congeniti, i cavernomi si hanno dalla nascita e basta, oppure possono spuntare anche negli anni (la risonanza di cui parlo la feci che ne avevo solo 20). Inoltre volevo sapere se la risonanza senza liquido di contrasto è esame sufficiente a escludere la presenza di cavernomi al 100%, oppure se ci sono cavernomi che possono sfuggire a questo esame.

Grazie
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Dr. Alessandro Aiello Radiologo 808 21 2
Gentile Utente,
i cavernomi sono stati considerati alla stregua di malformazioni vascolari congenite, ma sono stati segnalati casi di cavernomi acquisiti, quale possibile conseguenza di altre alterazioni venose.
Come ha detto Lei esistono diverse teorie in relazione alla genesi di queste lesioni.
L'esame principale è la risonanza magnetica, che già di base senza la somministrazione del mdc mette in evidenza, ove eseguita nelle modalità adeguate, immagini molto caratteristiche grazie a particolari sequenze molto sensibili ai microsanguinamenti o sanguinamenti che caratterizzano queste lesioni.
Il mezzo di contrasto può essere utile nel delineare meglio le anomalie di sviluppo venoso che possono associarsi ai cavernomi, ma non è un passaggio obbligato in quanto questo può aggiungere poco nella detezione delle lesioni cavernomatose stesse.
Se l'esame RM è stato eseguito molti anni addietro, e data la familiarità, potrebbe essere tuttavia il caso di ripetere la RM con un apparecchiatura ad alto campo di ultima generazione (non inferiore a 1,5 Tesla) al fine di confermare l'assenza di lesioni anche molto piccole, eventualmente sfuggite all'esame con una macchina meno evoluta.
Senta in proposito il parere dei suoi Neurologi o Neurochirurghi di fiducia, tenendo conto che la risonanza non comporta utilizzo di radiazioni e che è un'indagine poco o per nulla invasiva.
Un cordiale saluto.

Dott. Alessandro Aiello
Dirigente Medico di Radiodiagnostica
U.O. Radiologia - Ospedale Giovanni Paolo II° - Sciacca (AG)