Assottigliamento retinico: pareri discordanti e incertezza sul come procedere

Buongiorno dottori, ho 34 anni, una leggera miopia all'occhio sinistro, solo ora ho fatto per la prima volta gli occhiali, non avendo mai avuto grossi problemi di vista.
In famiglia, invece, ho mia madre che fin da giovane ha sofferto di occhio pigro a sinistra e mio nonno che a 56 anni ha avuto un distacco di retina bilaterale, secondo i medici dovuto, presumibilmente, alla professione.


Dottori, premetto che un consulto online può essere solo indicativo e non risolutivo, ma ho necessità di fare un minimo di chiarezza sulla situazione kafkiana nella quale sono finito.


Fine maggio: mi accorgo di vedere, in particolari condizioni di luce, dei punti neri e filamenti nel campo visivo.
Mi rivolgo ad uno studio privato: controllo retina di un solo occhio, il sinistro, e nulla da segnalare.
Rispedito a casa senza particolari disposizioni.


Luglio 2025: i punti neri sono aumentati, allora torno a farmi controllare, questa volta presso un centro.
Retinografia completa, riscontrato assottigliamento ore 11 occhio dx.
Il consiglio è un argon laser barrage cautelativo.
Mi assicurano che è solo una prevenzione per evitare rischi futuri.


Luglio 25: sempre presso lo stesso centro, ho un consulto con la specialista che doveva intervenire col barrage.
A differenza della collega, è molto più drastica, parlando dell'intervento come una sorta di ultima spiaggia.
Allarmato da questo cambio di prospettiva improvviso, decido di ascoltare ancora altri pareri.

Agosto 25: prima vado in ospedale, dove non viene riscontrato nulla ad entrambi gli occhi; dopodiché, riesco a fissare un incontro con l'oculista di famiglia che, pur constatando la preferenza di assottigliamenti ad entrambi gli occhi, a dx nello specifico, mi ha consigliato di monitorare soltanto, asserendo che i laser sono consigliabili solo quando l'assottigliamento è davvero a rischio.


Il motivo del presente consulto è che, dopo una decina di giorni di relativa calma, ho avuto come la percezione, ma non ne sono sicuro, di un paio di episodi di fotopsie, al risveglio, con occhi chiusi.
In merito a quanto detto, volevo capire come procedere, come approcciarmi al problema degli assottigliamenti, e se forse l'idea di fare questo benedetto laser fosse quella giusta.
I tanti pareri discordanti mi hanno mandato in confusione, e la sintomatologia in evoluzione non aiuta.


Vi ringrazio anticipatamente per i pareri e mi scuso per essermi dilungato oltre misura.
Dr. Ruggiero Paderni Oculista 549 38
Gent.mo,

La sua perplessità è comprensibile. Ciò dipende dal fatto che per molti anni c'è stata un pò di confusione e discordanza all'interno della comunità scientifica.

Attualmente, osservando le linee guida dell'American Academy, il trattamento fotocoagulativo è ritenuto altamente raccomandato solo in alcune specifiche rotture retiniche.

In tutti gli altri casi (ad esempio le degenerazioni retiniche a rischio), il trattamento potrebbe essere indicato solo se contestualmente presenti alcuni fattori di rischio (sintomaticità, miopia elevata, contestuale distacco del vitreo, presenza di trazioni...).

Capita che non tutti i colleghi applichino uniformemente codeste linee guida.

Probabilmente, nel suo caso specifico, essendo presenti dei sintomi (flash, miodesopsie), potrebbe essere raccomandato un trattamento preventivo.

Mi auguro di averle chiarito qualche dubbio.

La saluto cordialmente.

Dr. Ruggiero Paderni
Medico Chirurgo Specialista in Oftalmologia
Responsabile Servizio Neuroftalmologia
www.ruggieropaderni.it

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Contatta lo specialista e prenota una visita
Disturbi della vista

Controllare regolarmente la salute degli occhi aiuta a diagnosticare e correggere in tempo i disturbi della vista: quando iniziare e ogni quanto fare le visite.

Leggi tutto

Consulti simili su disturbi della vista

Altri consulti in oculistica