Ionoforesi (AUS) e miodesopsie: possibili sviluppi

Buongiorno,
a settembre mi sono recato a Bad Hall, in Austria, per seguire una terapia di ionoforesi (3 settimane) per miodesopsie, di cui soffro dal 2007 (sono del 1980). Le descrivo la terapia.
Vi sono circa 6-7 postazioni. Dalle pareti fuoriescono dei tubi che terminano in coppie di vaschette di gomma dove vengono poggiati gli occhi.
Al loro interno una sostanza a base di iodio desalinizzato (risorse naturali della zona, trattate per le diverse terapie effettuate dal centro), riscaldata a circa 36 gradi. Questa sostanza fuoriesce senza interruzione e gli occhi vi sono immersi per metà. Con le mani si impugnano delle barre metalliche fissate al piano del lavabo, il circuito è infatti galvanizzato, con una corrente che non viene comunque percepita.
La sensazione è gradevole e di relax. Gli occhi stanno aperti, senza alcun fastidio. Si sta con la testa china su queste piccole vaschette anatomiche per circa 10 minuti, al termine dei quali viene dato un asciugamano e ci si bendano gli occhi per altri 10 minuti, in modo da permettere alla terapia di avere effetto.
In totale dunque la permanenza giornaliera è di 20 minuti, 10 di terapia e 10 di riposo, dal lunedì al sabato.

Indipendentemente dalla mia esperienza, che non mi trova particolarmente entusiasta rispetto ai risultati, sono certo che il metodo utilizzato SIA IN GRADO di raggiungere la parte interna dell'occhio, anche se solo parzialmente.
Sono certo che qualcosa sia accaduto, dei miglioramenti si sono verificati, anche se temporanei, e ciò è a mio parere indice del fatto che la combinazione tra:

- il calore
- l'immersione ripetuta per un certo periodo dell'occhio in questa sostanza
- la galvanizzazione del circuito

possa effettivamente generare tali effetti, limite (fino a prova contraria) di ogni tipo di integratore, almeno fino ad oggi.

La mia idea è dunque che, trovando la corretta combinazione di sostanze, da abbinare/sostituire a quelle utilizzate per la ionoforesi in Austria (ripeto, NON SPECIFICAMENTE studiate per le miodesopsie), nelle giuste proporzioni e con le dovute specifiche, si possa effettivamente sperare in una cura, non invasiva, mirata ed efficace, con un rapporto rischi/benefici molto più basso rispetto a quello delle terapie chirurgiche attuali.

È su questa possibilità e sugli sviluppi di questa terapia (effettuata da più di 30 anni in Austria) che volevo chiedere la sua opinione.

Molte grazie.
[#1]
Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119 70
Mi occupo da 3 anni di miodesopsie ed ho buono risultati trattando i floaters con lo yag laser
Mi sono informato sulla ionoforesi x i floaters, ho invitato ai Congressi che organizzo il Responsabile del Centro austriaco, ma mi ha risposto che è troppo impegnato per partecipare a Congressi Medici
Poichè ritengo sia indispensabile confrontarsi con i colleghi sulle tecniche utilizzate, il fatto che non ci siano pubblicazioni scientifiche al riguardo mi lascia alquanto scettico sull'effettiva funzionalità di tale trattamento
Cordiali saluti

Carlo Orione, MD
carlo.orione@orioneye.com
www.orioneye.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve dott. Orione,

La ringrazio per la sua cortese risposta.
Posso dirle di aver conosciuto direttamente delle persone (tra cui una ragazza sui 35 ed una signora di circa 60, entrambe al centro durante la mia permanenza) che hanno ricevuto benefici da questa terapia, evidenti al punto di confermarmi di non avere più bisogno di tornare.
Io non sono stato così fortunato, almeno la prima volta, sebbene possa anch'io confermarle di avere avuto alcuni risultati, in termini di assottigliamento e riduzione di densità di alcuni corpi mobili, insieme ad una diminuzione del loro spostamento nel campo visivo e dunque della loro percezione. Purtroppo alcuni di questi risultati sono scemati nel corso di questi 4 mesi.
Ma il punto è proprio questo, in qualche modo l'interazione tra il calore, le sostanze utilizzate e le galvanizzazione del circuito è riuscita a raggiungere l'interno dell'occhio, in maniera più efficace rispetto a quanto possano e abbiano fatto terapie a base di integratori.

Credo che utilizzando delle sostanze studiate specificamente per le miodesopsie, nelle giuste proporzioni e combinazioni, attraverso lo stesso circuito si possa sperare di ottenere risultati migliori. Peraltro la stessa ionoforesi, così com'è, non è stata studiata ad hoc per le miodesopsie, quanto per una terapia a beneficio generale del corpo vitreo.

Sicuramente, data la non invasività della terapia e i risultati ottenuti da diversi pazienti, potrebbe essere opportuno quantomeno un approfondimento, considerato anche che uno dei limiti principali nel trattamento dei corpi mobili risiede nella difficoltà di raggiungere il vitreo dall'esterno con le sostanze appropriate. Il rapporto costi-benefici potrebbe essere favorevole e sarebbero in molti a beneficiarne.

Se ritiene posso metterla in contatto con staff e personale medico del centro. Probabilmente vi ritornerò in primavera.

Ancora grazie, buon lavoro.
[#3]
Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119 70
Gli integratori non raggiungono il vitreo e non servono a diminuire i floaters
Per ora ho ottenuto risultati solo con lo yag laser, ma sarei felice di confrontarmi con i medici del Centro che potrebbero venire il 9 giugno a Casale Monferrato dove ho invitato Scott Geller per parlare dei trattamenti prr le miodesopsie
Cordialmente
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