Il farmaco le è stato usato una volta ma è una terapia

il farmaco avastin che è stato usato su mia madre,dopo innumerevoli tentativi con altre tecniche,per un caso di maculopatia miopica di tipo essudativo è da considerarsi una terapia preventiva o curativa.il farmaco le è stato usato una volta ma è una terapia da poter ripetere o può avere effetti collaterali quindi da usare solo in caso di comparsa di nuove emoragie?
[#1]
Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissimo,
L’angiogenesi (crescita di vasi sanguigni) è un processo dinamico molto complesso, regolato da un gran numero di fattori chimici che agiscono pro e contro l’angiogenesi stessa. Uno tra essi, il VEGF (fattore di crescita endoteliale vasale, Vascular Endothelial Growth Factor) svolge un ruolo fondamentale nella angiogenesi normale e patologica. Il VEGF agisce attraverso diversi meccanismi d’azione ed è stato identificato a livello intraoculare in tutte le patologie oculari sopra elencate.
Il VEGF è una molecola che viene prodotta dall’organismo in condizioni fisiologiche ed ha molteplici funzioni.
Normalmente è in equilibrio con altre sostanze che ne contrastano l’azione, limitandola al necessario, ma in alcune condizioni cliniche (tra cui l'ischemia) questo equilibrio viene alterato e lo stimolo alla formazione di vasi anomali generato dal VEGF prende il sopravvento sui sistemi di controllo.
Il blocco o l’inibizione del VEGF aiuta a prevenire l’ulteriore crescita dei vasi sanguigni anomali che è alla base delle patologie dell’occhio precedentemente esposte.
Avastin è un farmaco che inibisce il VEGF. Inizialmente non è stato sviluppato per la terapia oculare, ma per la terapia di alcuni tumori intestinali, indicazione per la quale, in base ai risultati degli studi scientifici che ne dimostravano l’efficacia e la sicurezza, è stato registrato prima negli Stati Uniti e poi in Europa,ED ECCO PERCHè NELLA TERAPIA OCULARE E' CONSIDERATO UN "OFF LABEL",OVVERO FUORI DALLE INDICAZIONI CHE PUO' TROVARE NEL SUO "BUGIARDINO".
Io ho trattato la normativa ed il corpus giuridico di questi prodotti off-label in oculistica,con un lavoro pubblicato all'ultiomo Congresso Internazionale della S.O.I.(Società Oftalmologica Italiana)del Maggio di quest'anno a Napoli:
"Capitolo 1
Aspetti Medico-Legali e Normativi dell’utilizzo dei farmaci intravitreali. Cenni inerenti la normativa di utilizzo dei farmaci off-label
D. Siravo, P. d’Agostino, M. Bifani
QUADERNI DI OFTALMOLOGIA
S.O.I.-MAGGIO 2008".
Il trattamento si propone di prevenire una ulteriore riduzione della capacità visiva. Sebbene alcuni pazienti
abbiano riscontrato un miglioramento della visione, il farmaco non può ristabilire la visione già persa e non
può garantire la prevenzione di una ulteriore perdita di capacità visiva.
Secondo la maggior parte dei ricercatori il rischio che tali complicanze possano verificarsi ai dosaggi di
Avastin previsti per la somministrazione intravitreale è estremamente ridotto in quanto i pazienti sono in
ricevono una dose estremamente più bassa che viene rilasciata solo nel bulbo oculare.
Gli studi finora disponibili evidenziano sia l’efficacia di Avastin in termini di risultati, sia la sicurezza in termini
di assenza di complicanze generali e locali oculari importanti.
A livello ipotetico, infine, ogni farmaco è potenzialmente in grado di determinare una reazione allergica in
una ridotta percentuale della popolazione, e questo potrebbe avvenire anche con Avastin. L'evento non è
mai stato descritto.
Un caro saluto.

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
a mia madre questo farmaco è stato usato in un solo occhio,quello da cui per il suo problema e per i tentativi fatti con i laser da10 anni a questa parte,quasi non vede più.questo,a detta del medico,come prova se fosse la soluzione giusta e a quanto pare lo è.E'STATO usato tuttavia dopo la formazione di un ulteriore emoragia.Mia madre vorrebbe sapere se per essere usato nell'altro occhio si deve aspettare la formazione di ulteriori vasi sanguigni ocome prevenzione affinchè non succedano altre emoragie.Grazie molte per il suo tempo dedicato.
[#3]
Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissimo,
bisognerebbe avere i dati della diagnostica strumentale dell'occhio adelfo(FAG,OCT perlomeno),per poterle dare una risposta!
Un saluto
[#4]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
se può rispondermi le lascio i dati di FAG eOCT.FAG,nell'ambito di corioretinopatia miopica si apprezza in regione maculare laquer crack per pregressa MNVSR trattata conPDT.LaOCT non evidenzia accumulo di liquido intraretinico,mentre sono ben evidenti i fenomeni di atrofia corioretinica.Grazie mille per la disponibilità
[#5]
Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Cariissimo,
la alterazioni corioretiniche del polo posteriore sono le rotture della membrana di Bruch o "lacquer cracks" e le atrofie dell'epitelio pigmentato retinico. Le lacquer cracks sono delle erosioni lineari biancastre , uniche o multiple, solitamente orizzontali. Queste linee di frattura sono conseguenza della distensione del polo posteriore e della membrana di Bruch sino alla sua rottura. Talora sono asintomatiche ma spesso si accompagnano ad emorragie sottoretiniche spesso caratteristiche (coin lesions), focali, talora plurime, rotonde, profonde ed a contorni ben definiti; riassorbendosi possono creare notevoli problemi funzionali quando sono centrali. Le lacquer cracks sono importanti dal punto di vista prognostico perchè se da un lato possono essere associate ad emorragie "innocue" da un altro frequentemente si complicano con una neovascolarizzazione sottoretinica.
Isolate o associate alle lacquer cracks si possono osservare aree di atrofia dell'epitelio pigmentato retinico, biancastre, rotondeggianti uniche o multiple, interessanti in maniera più o meno estesa il polo posteriore.
Quindi tutto secondo regola,purtroppo nei postrattamenti!
[#6]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Gentilissimo Dottore,le espongo il caso di mia madre affetta da maculopatia miopica di tipo essudativo,di cui le ho già scritto circa due settimane fa a riguardo del fatto che le era stata fatta un'iniezione di AVASTIN che aveva avuto esiti che sembravano positivi.Il fatto è che nonostante la cura fatta a distanza di poco le si è formata un'ulteriore emorragia.Vorrei sapere se vuol dire che il farmaco non ha avuto l'effetto dovuto e quindi da somministrare nuovamente,oppure vorrei sapere se gli altri farmaci come AVASTIN che hanno menzionato ma non usato su mia madre perchè sarebbero troppo costosi,hanno effetti migliori o comunqe non assicurano la nuova formazione di emrragie.Non ricordo il nome degli altri farmaci.

Cordiali saluti.
[#7]
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
Gentile SIGNORE,
I FARMACI A CUI SI IFERISCE SI CHIAMANO MACUGEN e LUCENTIS,
da settembre saranno dispensati in regione Lombardia a carico SSNcome avviene già in Piemonte.
Mi permetto allegarle un mio appunto:
I farmaci antiangiogenetici : sono i farmaci più utilizzati per via intravitreale.
La somministrazione per via intravitreale consente l’impiego efficace di concentrazioni minime di antiangiogenetici con significativa riduzione dei gravi effetti collaterali sistemici tipici della somministrazione per via parenterale di questi farmaci.

L’angiogenesi rappresenta un ciclo che porta alla neoformazione di vasi sanguigni anomali a partire da quelli già esistenti, è una tappa di fondamentale importanza in molti processi fisiologici e patologici .

La comunità scientifica ha accertato il ruolo fondamentale dell’ipossia nello starting dell’angiogenesi patologica che si verifica nelle malattie retino-vascolari associate a non perfusione capillare ed ischemia.

Vascular Endothelial Growth Factor (VEGF)
Il VEGF, conosciuto anche come VEGF-A ha un ruolo fondamentale nel controllo dell’angiogenesi fisiologica e patologica. Inizialmente fu scoperto come fattore di permeabilità vascolare, ma studi recenti hanno evidenziato lo stimolo angiogenico come fattore mitogeno specifico per le cellule endoteliali.

Le retinopatie ischemiche e quelle essudative generalmente condividono diversi patterns clinici ed angiografici come essudati, rarefazione della rete capillare retinica tipica delle aree ischemiche di non perfusione, dilatazioni microaneurismatiche, teleangiectasie microvascolari, neovascolarizzazione retinica e/o del disco ottico, emorragie retiniche e/o endovitreali, vasi retinici iperpermeabili con essudazione e precipitati lipidici intraretinici, neovascolarizzazione del segmento anteriore.
Farmaci anti VEGF sono:
- Bevacizumab ovvero un anticorpo monoclonale umanizzato anti-VEGF, prodotto mediante la tecnica del DNA ricombinante, che ha dimostrato di possedere spiccate attività antiangiogeniche/antiedemigene e di arrestare la genesi vascolare della malattia.

- Pegaptanib sodico: è fornito come soluzione acquosa senza conservanti contenente pegaptanib sodico alla concentrazione di 0.3 mg/100µL, in siringa sterile monouso di 1 ml del tipo USP I con ago da 27 gauge, iniettando 0.1mL.

- Ranibizumab. Il ranibizumab è un frammento anticorpale umanizzato derivato dal bevacizumab che lega e blocca tutte le forme di VEGF nello spazio extracellulare. Rispetto al bevacizumab, ranibizumab è una molecola più piccola che ha delle proprietà peculiari quali il piccolo raggio e il minor peso molecolare (48 kD) che giustificano la maggior capacità di penetrare tutti gli strati della retina e quindi di diffondere nello spazio sottoretinico dopo somministrazione intravitreale.
Il meccanismo di azione consiste nell’inibizione della crescita neovascolare e nella riduzione della permeabilità vascolare.
Il farmaco viene iniettato per via intravitreale per massimizzare l’effetto inibitorio del VEGF nella retina mentre si minimizza l’inibizione sistemica del VEGF e non si interferisce con il suo ruolo fisiologico nei tessuti dei territori extraoculari.
spero di esserLe stato 'aiuto

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013

[#8]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Egr. Dott.
Se posso portarle via altro tempo credo di non aver capito se questi MACUGEN e LUCENTIS hanno le stesse proprietà di AVASTIN o sono più consigliabili a livello di risultati.In più,BEVACIZUMAB,PEGAPTANIB eRANIBIZUNAB di cui mi ha scritto,fanno parte dei farmaci AVASTIN,MACUGEN eLUCENTIS o sono altri farmaci.Un'ultima cosa:
è possibile che la nuova emorragia sia da associare ad uno sforzo fisico come aver ballato per più ore?può essere provocatada stress di tpo emotivo?Grazie ancora per il disturbo.

Cordiali saluti
[#9]
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
carissimo,
nelle regole del nostro SITO ci siamo imposti di non usare nomi commerciali.
Ma una traduzione mi pare necessaria

Lucentis = Ranibizumab
Il Lucentis è nato esplicitamente ed esclusivamente per uso oculistico e per combattere la degenerazione maculare senile.

L’Avastin = Bevacizumab
è nato come farmaco antitumorale per combattere il tumore del colon-retto, poi, con dosi ovviamente diverse e modalità di somministrazione opportuna, ha trovato un impiego in oftalmologia.

Lucentis e Macugen (pegaptanib) sono registrati per il solo uso oftalmico.

Macugen e Lucentis sono stati studiati specificatamente per uso oculare dopo un rigoroso e lungo processo di sperimentazione, hanno ricevuto l'approvazione FDA negli Stati Uniti e EMEA nell'Unione EUROPEA


Le emorragie retiniche hanno una genesi multifattoriale, ma non mi sento di metterle in relazione al Ballo

buon ferragosto
[#10]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
grazie mille per il tempo che mi ha dedicato e buon ferragosto
[#11]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Al gentilissimo DOTT. Luigi Marino.Mia madre si è sottoposta ad una nuova visita a causa dell' allargamento di una nova lacerazione nell' occhio trattato con BEVACIZUNAB.Il risultato della FAG è coroidosi miopica con estesa chiazza di atrofia peripapillare,atrofia maculare in esiti di PDT e IV per MNSR,piccola emo i prossimità del vorfo foveale della lesione atrofica.Mia madre crede di aver capito che questa situazione non è più trattabile in nessun modo.è possibile questo?E'possibile anche eventualmente avee un appuntamento con lei a Milano e avere dei recapiti telefonici?
Grazie mille.
Cordiali saluti
Allergia ai farmaci

Allergia ai farmaci: quali sono le reazioni avverse in seguito alla somministrazione di un farmaco? Tipologie di medicinali a rischio, prevenzione e diagnosi.

Leggi tutto