Cheratocono e trapianto

Buongiorno, vorrei se possibile un parere.
Nel 2004 all'età di 23 anni mi è stato diagnosticato un cheratocono all'occhio sx. L'evoluzione e stata velocissima ma nella sfortuna sono stato comunque fortunato perché si è sviluppato in un solo occhio e dopo un anno (2005) si è fermato. Tutt' ora dalle visite la situazione, grazie al cielo, sembra essere ferma/invariata. Con prognosi: 2019
visus OS -8 - 5, 00 a 135 5-6/10
BOO cornea trasparente, estasia no evidente
FKS OS FRUSTO
FOO non alterazioni
Pachimetria 450.
Negli anni mi sono tenuto sempre aggiornato seguendo i grandi passi che ha fatto la medicina, maturando la forte volontà di eseguire un trapianto di cornea. Sono cosciente dei rischi se pur minimi e consapevole che la strada non intervenistica e sempre la strada maestra degli specialisti (ovviamente per casi analoghi al mio).
La mia domanda è questa:
Se ho deciso di fare l'intervento e sono molto deciso, devo affidarmi a struttura privata o posso rivolgermi a qualsiasi struttura abilitata pubblica/convenzionata??
Ovviamente ho già individuato professionisti competenti, la mia domanda nasce perché non vorrei spendere tempo e soldi per sentirmi eventualmente dire che si opera solo in casi estremi..
Riassumendo: si può richiedere un trapianto anche in casi meno gravi di kc? ?
Grazie per la risposta è scusate se mi sono dilungato.
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Dr. Salvatore Troisi Oculista, Neurochirurgo 169 30
Gentile signore, premetto che qualsiasi atto chirurgico non è esente da possibili complicazioni, per cui anche in questo caso vanno attentamente ponderati rischi e benefici, anche in base alle aspettative. Questa fase è assolutamente fondamentale prima di sottoporsi ad una procedura non reversibile e costituisce per lei una garanzia per affrontare in modo consapevole l'intervento. Nel caso di un trapianto di cornea aggiungo che, in presenza di un decorso regolare, è necessario comunque effettuare frequenti controlli, terapie locali per molti mesi, nonché una corretta gestione della sutura chirurgica. Ciò premesso, nel suo caso può essere considerata una cheratoplastica lamellare anteriore (DALK), che presenta un rischio molto ridotto di rigetto e di scompenso del lembo nel tempo. Può effettuare una valutazione in merito presso uno dei Centri pubblici di eccellenza per questo tipo di intervento. Cordiali saluti

Dr. Salvatore Troisi
specialista in Oftalmologia