Dolore mandibola, afta e linfonodo ingrossato
Buongiorno.
Da qualche giorno ho una diffusa dolenzia alla mandibola inferiore destra, sulla quale ho un impianto dentale da circa un decennio e che non mi ha mai dato problemi in passato.
Tale dolenzia si è presentata più o meno in corrispondenza della formazione di un'afta di circa mezzo centimetro sul labbro inferiore interno, sempre a destra, più o meno all'altezza del canino.
Non ho altri sintomi, se non un linfonodo mandibolare destro ingrossato e dolente al tatto, ma che è comune quando mi vengono afte in quella zona.
Aggiungo che ho fatto una visita dentistica di controllo meno di un mese fa (tutto ok) e una tac mandibolare a luglio proprio per controllare l'impianto (tutto ok: solo l'osso dell'impianto un poco ridotto).
Ho un nuovo dentista che voleva vedere lo stato della mia bocca.
Soffro di reflusso gassoso e, quando mi prende la gola come in questo periodo mi sta accadendo, il dolore è soprattutto a destra e si porta dietro un rigonfiamento dei linfonodi.
Se prendo un blando antidolorifico (tipo oki) o tachipirina (in questi giorni ho preso un paio di pasticche da 500 mg prima di coricarmi perché sono molto raffreddato) la dolenzia tanto dell'afta quanto della mandibola si attenuano.
Non ho problemi a masticare (se non per l'afta dolente) e di notte dormo.
Come dicevo, non ho altri sintomi.
Afte e reflusso (ora sto prendendo IPP) si manifestano soprattutto in questa stagione.
Vi chiedo: questa dolenzia alla mandibola, potrebbe essere legata all'afta o al reflusso?
Attendo la sua scomparsa (di solito due-tre settimane) e, se la dolenzia rimane, ritorno dal dentista?
Aggiungo che la mia igiene orale è impeccabile: spazzolino elettrico, scovolino, filo interdentale e (periodicamente) colluttorio.
Grazie a chi avrà la cortesia di rispondere.
IP
Da qualche giorno ho una diffusa dolenzia alla mandibola inferiore destra, sulla quale ho un impianto dentale da circa un decennio e che non mi ha mai dato problemi in passato.
Tale dolenzia si è presentata più o meno in corrispondenza della formazione di un'afta di circa mezzo centimetro sul labbro inferiore interno, sempre a destra, più o meno all'altezza del canino.
Non ho altri sintomi, se non un linfonodo mandibolare destro ingrossato e dolente al tatto, ma che è comune quando mi vengono afte in quella zona.
Aggiungo che ho fatto una visita dentistica di controllo meno di un mese fa (tutto ok) e una tac mandibolare a luglio proprio per controllare l'impianto (tutto ok: solo l'osso dell'impianto un poco ridotto).
Ho un nuovo dentista che voleva vedere lo stato della mia bocca.
Soffro di reflusso gassoso e, quando mi prende la gola come in questo periodo mi sta accadendo, il dolore è soprattutto a destra e si porta dietro un rigonfiamento dei linfonodi.
Se prendo un blando antidolorifico (tipo oki) o tachipirina (in questi giorni ho preso un paio di pasticche da 500 mg prima di coricarmi perché sono molto raffreddato) la dolenzia tanto dell'afta quanto della mandibola si attenuano.
Non ho problemi a masticare (se non per l'afta dolente) e di notte dormo.
Come dicevo, non ho altri sintomi.
Afte e reflusso (ora sto prendendo IPP) si manifestano soprattutto in questa stagione.
Vi chiedo: questa dolenzia alla mandibola, potrebbe essere legata all'afta o al reflusso?
Attendo la sua scomparsa (di solito due-tre settimane) e, se la dolenzia rimane, ritorno dal dentista?
Aggiungo che la mia igiene orale è impeccabile: spazzolino elettrico, scovolino, filo interdentale e (periodicamente) colluttorio.
Grazie a chi avrà la cortesia di rispondere.
IP
La dolenzia della mandibola potrebbe essere legata a diverse problematiche, come l'afta o ad esempio un problema disfunzionale, legato ad un'articolazione vicino all'orecchio che si chiama temporomandibolare.
Ovviamente basandomi solo sul suo racconto, senza avere la possibilità di visitarla...
Sarebbe anche necessario capire perché c'è stata questa perdita di osso impiantare (riassorbimento fisiologico osseo o inizio di perimplantite?).
Per quanto riguarda invece il reflusso, le consiglio vivamente di curarlo, facendosi seguire da uno specialista, proprio per i danni del reflusso a carico dell'esofago (esofagite di Barrett) .
Ovviamente basandomi solo sul suo racconto, senza avere la possibilità di visitarla...
Sarebbe anche necessario capire perché c'è stata questa perdita di osso impiantare (riassorbimento fisiologico osseo o inizio di perimplantite?).
Per quanto riguarda invece il reflusso, le consiglio vivamente di curarlo, facendosi seguire da uno specialista, proprio per i danni del reflusso a carico dell'esofago (esofagite di Barrett) .
Dr. Giuseppe Antonio Privitera
Odontoiatra
Utente
Grazie dottore per la pronta risposta.
Per quanto riguarda il reflusso, lo sto curando da anni (un po' con la dieta e un po' con gli IPP quando so, come in questa stagione, che si presenta più che in altre). E' gassoso e quindi è di più difficile gestione. Ho fatto tre gastro negli ultimi 20 anni e l'ultima 4-5 anni fa mi pare, oltre che periodiche visite OTR (l'ultima nel 2023 o 2024).
L'articolazione temporomandibolare dovrebbe essere in ordine, almeno così mi dissero in precedenza. Non credo però di essere mai stato da uno gnatologo, a meno che i miei precedenti dentisti/odontoiatri non lo fossero.
Per quanto riguarda la perdita di osso, ho la TAC di luglio 2025. Il dentista non ha fatto ipotesi al momento, anche perché l'impianto è lì da almeno tre lustri e non mi ha mai causato alcun problema. E' però un elemento che lo ha interessato e che quindi immagino verrà monitorato in qualche modo nelle visite periodiche alle quali mi sottopongo (circa ogni anno).
Quindi attendo ancora qualche giorno ed eventualmente vado dal dentista se la dolenzia dovesse permanere anche dopo la remissione dell'afta.
Grazie ancora per la consulenza.
IP
Per quanto riguarda il reflusso, lo sto curando da anni (un po' con la dieta e un po' con gli IPP quando so, come in questa stagione, che si presenta più che in altre). E' gassoso e quindi è di più difficile gestione. Ho fatto tre gastro negli ultimi 20 anni e l'ultima 4-5 anni fa mi pare, oltre che periodiche visite OTR (l'ultima nel 2023 o 2024).
L'articolazione temporomandibolare dovrebbe essere in ordine, almeno così mi dissero in precedenza. Non credo però di essere mai stato da uno gnatologo, a meno che i miei precedenti dentisti/odontoiatri non lo fossero.
Per quanto riguarda la perdita di osso, ho la TAC di luglio 2025. Il dentista non ha fatto ipotesi al momento, anche perché l'impianto è lì da almeno tre lustri e non mi ha mai causato alcun problema. E' però un elemento che lo ha interessato e che quindi immagino verrà monitorato in qualche modo nelle visite periodiche alle quali mi sottopongo (circa ogni anno).
Quindi attendo ancora qualche giorno ed eventualmente vado dal dentista se la dolenzia dovesse permanere anche dopo la remissione dell'afta.
Grazie ancora per la consulenza.
IP
Alla luce di ciò che mi ha scritto, una visita con un collega esperto di gnatologia la farei... giusto per scrupolo.
Attenda dunque qualche giorno e verifichi che sia l'afta che questa dolenzia mandibolare passino, eventualmente sono d'accordo sulla visita con il collega.
Cordialità
Attenda dunque qualche giorno e verifichi che sia l'afta che questa dolenzia mandibolare passino, eventualmente sono d'accordo sulla visita con il collega.
Cordialità
Dr. Giuseppe Antonio Privitera
Odontoiatra
Utente
Grazie nuovamente.
IP
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Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 191 visite dal 03/10/2025.
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