Dente devitalizzato spezzato

Qualche anno fa mi è stata fatta una cura canalare devitalizzando un dente che penso sia un molare. Sfortunatamente prima che il dente potesse essere ricostruito con una capsula mi si è irrimediabilmente spezzato rendendo impossibile qualsiasi tipo di ricostruzione. Il mio dentista mi consigliò di non estrarlo e di lasciare quindi la radice perché così in vista di un impianto sarebbe stato più facile levare la radice rimasta e contestualmente inserire il perno per l'impianto. Ormai sono passati anni e quella radice è rimasta così, senza impianto e senza alcun altro tipo di intervento. In effetti non mi ha dato mai grossi problemi e/o fastidi se non qualche rigonfiamento alla gengiva e forse infiammazione non grave ogni tanto. Ora però mi è venuta paura che lasciare questo dente in questa situazione mi possa portare dei problemi non solo alla bocca. Specificando che per vari motivi, anche economici, vorrei, in questo momento, evitare di mettere un impianto, vi chiedo se è untile/necessario che la radice rimasta venga estratta oppure in assenza di problemi posso lasciare la situazione così com'è in attesa magari di fare tra qualche tempo un impianto? Grazie
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Dr. Enzo Di Iorio Dentista, Odontostomatologo 3.2k 128 29
Se il dente si è rotto e la radice ancorchè devitalizzata è stata lasciata così, senza far niente per isolarla dal cavo orale che è un ambiente settico, devo dire che non è si è scelta una buona soluzione. L'endodonto nel tempo si è contaminato con i batteri del cavo orale e lo testimoniano le sue parole " ...qualche rigonfiamento alla gengiva e forse infiammazione non grave ogni tanto". Probabilmente anche un esame radiografico potrà confermare in quella sede una sofferenza ossea.
Tutto ciò rende vano il tentativo di preservare osso a fini implantari, osso che in seguito a processi infettivi va inevitabilmente incontro a riassorbimento.
Mantenere una radice infetta può nel tempo solo pregiudicare ulteriormente la situazione.

Cordiali saluti

Dr. Enzo Di Iorio
Chirurgo Odontoiatra specialista
enzodiiorio@hotmail.it

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Attivo dal 2008 al 2022
Dentista, Ortodontista
Buongiorno, le illustro il mio punto di vista: se la radice non ha contatto con il dente dell'arata controlaterale, nel tempo, verrà espulsa dall'osso.
Quando un dente perde il contatto articolare il nostro organismo comincia a farlo "allungare", apponendo nuovo osso sotto la radice, con l'illusorio finalistico scopo di ripristinare il contatto e quindi la masticazione. La sua radice però piano piano si eroderà ed alla fine rimarranno gli apici delle radici attaccati solo alla gengiva; sempre che, nel frattempo, non si creino situazioni infettive dolorose che la convincano ad una estrazione. Cerchi in zona un bravo dentista per farsi consigliare: dove possibile scarterei l'opzione impianto.
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Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 226 18
Tolga la radice, se non è più recuperabile.
Lascandola li c'è la quasi matematica certezza che "marcirà" creando delle infezioni e minando la possibilità di sostituire il dente mancante con un impianto, che è la soluzione migliore per sostituire i denti mancanti.

Vada da un dentista serio e coscenzioso,

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

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Dr. Antonio Graziano Dentista 198 1 1
Gentile Paziente,

una radice trattata endodonticamente ma non adeguatamente protetta, rappresenta un focolaio infettivo e va rimossa assolutamente e al più presto;
quando deciderà di intervenire per ovviare alla mancanza del dente, valuterà allora con il suo odontoiatra le condizioni del sito, dei denti vicini e dell'intera bocca al fine di valutare la soluzione più adatta in quel momento per il suo caso;
saluti

Dr. Antonio Graziano, PhD
Odontoiatra
Dottore di Ricerca in Tecnologie Biomediche applicate alle Scienze Odontostomatologiche