Dolori da trisma

Gent. dottori,
5 giorni fa il mio dentista di fiducia mi ha effettuato, senza anestesia e senza che sentissi alcun dolore, la decompressione del molare del giudizio per la successiva estrazione (il dente mi faceva molto male ed era a parere del dentista in necrosi.) Nel pomeriggio ho avuto febbre e fortissimi dolori.
Il giorno è scomparsa la febbre ed ho iniziato la terapia con Augmentin ma mi sono accorto di non poter più aprire la bocca. Ho un'apertura massima di 1,5 cm.
Da due giorni all'Augmentin abbiamo aggiunto il Flagyl per aiutare la fuoriuscita del pus.
Poichè i dolori facciali sono fortissimi e la guancia è gonfia lungo tutto l'arco longitudinale dell'orecchio abbiamo fatto due RM, una dell'Articolazione Temporo Mandibolare ATM ed una della parotide di sinistra. Entrambi le RM hanno dato sostanzialmente esito negativo a parte il forte ascesso mascellare che ha anche leggermente colpito tessuti molli e ossa.
In questo momento in cui i dolori sono ancora molto forti il dentista insiste affinché io faccia degli esercizi facciali per aumentare l'apertura della bocca. Questi esercizi sono molto dolorosi e ho paura di aggravare l'infiammazione: secondo voi è giusto fare in questa fase gli esercizi? Considerate che mangio alimenti quasi liquidi ed il solo inserimento del cucchiaino mi procura un gran dolore!
E poi a distanza di cinque giorni i dolori del trisma sono ancora fortissimi; per quanto tempo ancora possono durare tali dolori?
Il mio dentista non crede molto nell’utilità dei miorilassanti e per il trisma non stiamo facendo nessuna terapia, secondo voi è giusto?
Aggiungo che ho massimo rispetto per il mio dentista (sicuramente tale) ritenendolo professionista serio ed attento alle mie problematiche. Ma i miei dolori sono molto forti e non vedo oggi una via d'uscita. Grazie per la vostra attenzione.
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Dr. Armando Ponzi Dentista, Anatomopatologo, Gnatologo, Medico estetico 2.1k 56 18
Gentile paziente,
il trisma da lei lamentato è espressione della infezione, evidentemente di una certa gravità, che necessità pertanto una attenta rivalutazione anche rispetto alla tipologia ed alla dose di antibiotico usato.
Nulla a che vedere con disturbi dell'ATM o di esercizi di apertura chiusura della bocca.
Un antiinfiammatorio può essere d'aiuto, ma valutato con visita.
Cordiali saluti

Dr. Armando Ponzi
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