Aftosi ricorrente

Gent.mi,

Sono una donna di 28 anni e ho sempre sofferto di afte nel corso della mia vita. Nell'ultimo periodo, ovvero dal 30.12.2015 a cadenza settimanale ho grandi e "profonde" afte in bocca e sulla lingua che non mi permettono di parlare, deglutire. Ho fatto tutte le analisi del caso: analisi di routine, vitamine B e D, celiachia e prist e rast. Tutto nella norma, celiachia negativa, ige minima sul latte e un pò più alta sui gamberi (che non mangio di frequente). Mi sono rivolta ad un patologo orale che in attesa delle analisi della celiachia ha tamponato le ultime afte con una pomata cortisonica da applicare direttamente sull'ulcera. L'ultima "crisi" l'ho avuta 10 gg fa ( 3 ulcere interno guancia e palato)e da 2 gg mi è comparsa una nuova amica, gestibile nel dolore e nel fastidio,sulla lingua. Sono disperata. A breve andrò dal patologo per una nuova cura e dalla nutrizionista per correggere eventualmente l'alimentazione ( piuttosto varia, con proteine, carboidrati verdure e tanta frutta). I medici hanno sempre giustificato il tutto con lo stress. Sono impiegata in un'azienda familiare, ho rapporto con la clientela, faccio sport 3/4 volte a settimana ( pallavolo e antigravity yoga). Qualcuno sa darmi un nuovo punto di vista?

Grazie
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Dr. Maurizio Macrì Dentista, Gnatologo 433 13 2
Gentile paziente, importante nelle patologie delle mucose del cavo orale è l'inquadramento diagnostico. Genericamente possiamo distinguere una Aftosi minore ed una Aftosi maggiore.
L'Aftosi minore include le afte volgari, le afte miliari e " l'aftosi orale recidivante" dove la malattia evolve per pousses di durata variabile da 1 a 2 settimane. Le pousses di afte multiple diventano via via sempre più ravvicinate e col passare delle settimane si succedono le une alle altre senza intervallo. Le afte orali legate al ciclo mestruale dette anche afte catameniali di Mikulicz pare possa attribuirei al progesterone. Le Aftosi maggiori includono le afte giganti, la pervadente di Sutton , l'affossi bipolare di Neumann, la tripolare di Behcet e la multipolare di Touraine.
Inquadrata la forma diagnostica, prima si rimuovono i fattori irritativi locali quali tartaro, carie, protesi incongrue, alimenti sospetti quali formaggi noci, cioccolato, miele, mostarda. Si valutano fattori disattivi nei confronti di componenti alimentari (PRIST-RAST). Le analisi cliniche andranno ad indagare eventuali turbe digestive, ematologiche, endocrine. Le terapie possono essere locali con antalgici, antibiotici ed antinfiammatori steroidei, collanti tissutali, disinfettanti, laser terapia; terapie sistemiche ( isoprinosina levamisolo, corticosteroidi, ciclofosfamide, e così via; miscellanea ( colchicina enzimi, etc..)
La vorrei rassicurare dicendole che arriverà un momento di tregua che le consentirà di uscire da questa fase acuta restituendole nuovamente periodi di guarigione medio-lunghi. Si affidi a specialisti di Patologia speciale odontostomatologica.
Cordiali saluti

Dr. Maurizio Macrì
Odontoiatra

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