registro di sterilizzazione

Gentili Dottori,
un mese fa, parlando con un amico odontoiatra che, purtroppo, abita in una regione molto lontana dalla mia, mi ha suggerito di scegliere lo studio dentistico a cui rivolgermi seguendo due punti imprescindibili:
1) lo studio deve essere munito, oltre che di autoclave di classe B, anche di LAVASTRUMENTI
2) deve essere in possesso di un registro di sterilizzazione (dove vengono annotate giornalmente i processi/prova di avvenuta sterilizzazione.
Mi era sembrato possibile trovare uno studio con queste caratteristiche ma ora, dopo oltre un mese dai ricerche e risposte vaghe (MA IL REGISTRO NON DOVREBBE ESSERE OBBLIGATORIO?) sono particolarmente pessimista.
Ringrazio, cordiali saluti.
[#1]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 226 18
Mai sentita una idiozia come questa.

Il "collega" dorebbe spiegare (glielo chieda) questi punti:

1)
Come fa una LAVASTRUMENTI (cioè una lavapiatti) a garantire un paziente.
Semmai si parla di TERMODISINFETTORE, uno strumento (simile ad una lavapiatti) che lava a 90° per un tempo prolungato gli strumenti sporchi, ABBASSANDONE la carica batterica e virale, in modo che il personale possa manipolarli con meno rischi in caso di punture accidentali PRIMA del passaggio in autoclave.
Quella del termodisinfettore è una protezione nei confronti del PERSONALE DIPENDENTE, non certo nei confronti del paziente.
La sua presenza denota comunque una generica attenzione al problema, ma la stessa attenzione la si ottiene fornendo al personale dipendente (e obbligandoli ad usarli) degli spessi guanti da cucina del costo di 2 euro al paio (anziché alcune migliaia di euro).

2)
Ok per l'autoclave di classe B: sono le migliori e le più sicure.
Sono TUTTE completamente automatizzate, ed eseguono dei cicli diagnostici prima, durante e dopo le fasi di sterilizzazione e entrano il allarme bloccando il ciclo e impedendo un ulteriore funzionamento se solo uno dei parametri si discosta dalla norma.
Molte controllano inoltre il carico (il peso) del materiale, e la loro corretta distribuzione all'interno della camera di sterilizzazione.

3)
La registrazione su carta è opzionale, e a mio avviso la conservazione delle stampate è un appesantimento burocratico completamente inutile.
Tutte le informazioni che possono essere stampate sono conservate nella memoria dell'autoclave di classe B (anche di più), utili al servizio di assistenza nelle manutenzioni periodiche.

Non cerchi quindi uno studio con le caratteristiche che le hanno segnalato, ma piuttosto un professionista seguendo queste indicazioni:

www.medicitalia.it/blog/odontoiatria-e-odontostomatologia/546-scegliere-buon-dentista-criteri-empirici-valutazione.html


www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

[#2]
Dr. Armando Ponzi Dentista, Anatomopatologo, Gnatologo, Medico estetico 2.1k 56 18
Gentile paziente,
il registro, è anacronistico. Esistono sia gli scontrini da conservare sia da applicare agli interventi eseguiti.(anche in formato digitale)
Nel mio studio il paziente ha nella sua cartella i dati dell'intervento eseguito, le matrici degli impianti e l'avvenuta sterilizzazione con data e ora.
Direi di chiedere senz'altro la presenza della sterilizzatrice classe B ( la lavastrumenti di utilità opinabile, forse meglio gli US) e soprattutto la presenza di un adeguato numero di assistenti: difficile che una sola persona sia in grado di attendere a tutte le attività di studio.
Cordiali saluti

Dr. Armando Ponzi
www.sgfmedical.it