Il nostro è un caso strano e disperato
E' strano chiedere aiuto qui, su internet, ma non sappiamo più a chi rivolgerci.
Vi scrivo nella speranza che qualcuno possa aiutardi, perchè il nostro è un caso disperato.
3 mesi fa, tramite un'ecografia, a mia madre di 50 anni, sono stati riscontrati dei noduli al fegato (ecografia di controllo visto che è affetta da epatite B cronica).
Facciamo richiesta di TAC che ci viene "concessa" a marzo (dopo1mese) in regime d'urgenza, visto che da qualche giorno mia madre accusava dolori insopportabili e siamo stati costretti ad andare al pronto soccorso.
Dalla TAC risulta che ha delle lesioni al fegato (lobo destro)di cui la più grande di 12cm,e che bisogna operarla d'urgenza per sanguinamento in atto. Così la parte di fegato viene chemioembolizzata. Resta ricoverata in ospedale e il 15mo giorno effettuano la biopsia. Il ventesimo giorno dimettono mia madre con tanti cari auguri e dicendo che la biopsia non era riuscita poichè avevano prelevato un pezzo di fegato necrotico. Smuoviamo mari e monti per cercare un altro ospedale che le rifacesse la biopsia e lo troviamo (lo troviamo dopo tanto perchè tutti si sono rifiutati di sottoporla a biopsia per paura di un' ulteriore emorragia). La ricoverano, le fanno la biopsia e la dimettono. La scorsa settimana chiamiamo in reparto e ci dicono che il pezzo prelevato è necrotico però c'è un piccolo filamento da cui sono riusciti a vedere che è un ADENOCARCINOMA. Purtroppo ci dobbiamo accontentare del citologico perchè l'istologico non è stato possibile effettuarlo. La settimana prossima forse ci chiamano per iniziare la terapia in compresse (Nexavar)che, da quello che mi hanno detto i medici, non è il massimo perchè non migliora la qualità di vita, nè te la salva.
Avremmo la possibilità di sottoporre mia madre a sedute di radiofrequenza, ma senza istologico nessun centro ci accetta.
Sono passati quasi3mesi e siamo senza diagnosi, senza cura, e con una madre (di50anni)nettamente peggiorata. Accetto qualsiasi consiglio, grazie.
Vi scrivo nella speranza che qualcuno possa aiutardi, perchè il nostro è un caso disperato.
3 mesi fa, tramite un'ecografia, a mia madre di 50 anni, sono stati riscontrati dei noduli al fegato (ecografia di controllo visto che è affetta da epatite B cronica).
Facciamo richiesta di TAC che ci viene "concessa" a marzo (dopo1mese) in regime d'urgenza, visto che da qualche giorno mia madre accusava dolori insopportabili e siamo stati costretti ad andare al pronto soccorso.
Dalla TAC risulta che ha delle lesioni al fegato (lobo destro)di cui la più grande di 12cm,e che bisogna operarla d'urgenza per sanguinamento in atto. Così la parte di fegato viene chemioembolizzata. Resta ricoverata in ospedale e il 15mo giorno effettuano la biopsia. Il ventesimo giorno dimettono mia madre con tanti cari auguri e dicendo che la biopsia non era riuscita poichè avevano prelevato un pezzo di fegato necrotico. Smuoviamo mari e monti per cercare un altro ospedale che le rifacesse la biopsia e lo troviamo (lo troviamo dopo tanto perchè tutti si sono rifiutati di sottoporla a biopsia per paura di un' ulteriore emorragia). La ricoverano, le fanno la biopsia e la dimettono. La scorsa settimana chiamiamo in reparto e ci dicono che il pezzo prelevato è necrotico però c'è un piccolo filamento da cui sono riusciti a vedere che è un ADENOCARCINOMA. Purtroppo ci dobbiamo accontentare del citologico perchè l'istologico non è stato possibile effettuarlo. La settimana prossima forse ci chiamano per iniziare la terapia in compresse (Nexavar)che, da quello che mi hanno detto i medici, non è il massimo perchè non migliora la qualità di vita, nè te la salva.
Avremmo la possibilità di sottoporre mia madre a sedute di radiofrequenza, ma senza istologico nessun centro ci accetta.
Sono passati quasi3mesi e siamo senza diagnosi, senza cura, e con una madre (di50anni)nettamente peggiorata. Accetto qualsiasi consiglio, grazie.
[#1]
Il caso è complesso per la difficoltà di ottenere un esame istologico.
In modo indiretto si potrebbe procedere con un PET, per cercare se esiste qualcosa in altra parte del corpo che potrebbe rappresentare l'origine di questo adenocarcinoma, se le lesioni al fegato apparissero radiologicamente come possibili metastasi.
Se non vi è altro bisogna considerare che nel fegato originano almeno due tipi possibili di tumore: l'epatocarcinoma (spesso accompagnato da un rialzo del marcatore sierico alfafetoproteina) per il quale è tipicamente indicato il Nexavar, oppure il colangiocarcinoma o carcinoma delle vie biliari (questi ultimi si presentano ad una biopsia come adenocarcinomi).
Un oncologo che veda le immagini ed anche gli esami del sangue potrebbe capire di più di quanto sia possibile via web.
Cordiali Saluti
In modo indiretto si potrebbe procedere con un PET, per cercare se esiste qualcosa in altra parte del corpo che potrebbe rappresentare l'origine di questo adenocarcinoma, se le lesioni al fegato apparissero radiologicamente come possibili metastasi.
Se non vi è altro bisogna considerare che nel fegato originano almeno due tipi possibili di tumore: l'epatocarcinoma (spesso accompagnato da un rialzo del marcatore sierico alfafetoproteina) per il quale è tipicamente indicato il Nexavar, oppure il colangiocarcinoma o carcinoma delle vie biliari (questi ultimi si presentano ad una biopsia come adenocarcinomi).
Un oncologo che veda le immagini ed anche gli esami del sangue potrebbe capire di più di quanto sia possibile via web.
Cordiali Saluti
Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.8k visite dal 30/04/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.