Metastasi epatiche

Salve! Di recente una persona a me cara di 46 anni è stata operata di cistoadenocarcinoma mucinoso al corpo-coda del pancreas. L'intervento è perfettamente riuscito sebbene le dimensioni della massa fossero di 12cm. Il decorso post-operatorio è stao strabiliante. Nemmeno un pò di febbre. Purtroppo però si sono verificati numerosi problemi per quanto riguarda la rialimentazione. Il fisico risulta quindi debilitato anche se sono stati somministrati aminoadici e soluzioni con glucosio e potassio per via endovenosa. Il problema che più mi turba sono le metastasi epatiche che sono state diagnosticate; queste sono numerose, alcune di dimensioni considerevoli (2/3cm. Da qualche giorno si è manifestata una iperbilirubinimia. In seguito a RM sì è appurato che l'origine della stessa è dovuta all'espansione di una metastasi del fegato. I medici hanno proposto dei by-pass e/o dei drenaggi per abbassare la bilirubina. Il tentativo di effettuare l'intervento però è andato a vuoto, in quanto le vie biliari ostruite dalla massa sono innumerevoli e molto piccole (essendo site nel fegato). I medici curanti hanno quindi proposto un trattamento tramite antinfiammatori e cortisonici. Purtroppo il morale della persona a me cara è molto basso e una completa ripresa fisica sì pronostica molto tardiva. Di conseguenza la chemioterapia potrà essere eseguita tardivamente e quindi con conseguenze drammatiche data la giovane età della persona. Mi chiedevo se fosse possibile, secondo il vostro parere, agire tramite un trattamento di perfusione epatica inclusa ipertermica antiblastica. Non sono un medico ma questo tipo di trattamento non dovrebbe comportare tossicità a livello sistemico e dovrebbe poter essere eseguita anche su pazienti debilitati fisicamente in teoria. Ho fatto delle ricerche ed il prof. Mario Lise della clinica cirurgica II di Padova sembra essere il precursore di questa tecnica. Secondo il vostro parere è possibile intervenire in tal modo sulla paziente? Facendo regredire o, perlomeno bloccando l'avanzamennto delle metastasi epatiche; per prendere un pò di tempo e consentendo un recupero fisico per poi praticare dei successivi cicli di chemio per endovenosa?
Vi ringrazio di cuore sin da ora!
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64
credo che qualunque trattamento sia di difficile esecuzione sino a normalizzazione dei parametri di funzionalità epatica

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

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Utente
Utente
Dottore la ringrazio per la risposta. Vorrei sapere...
Per quanto riguarda la chemioterapia su metastasi derivanti da tumore primario (cistoadenocarcinoma mucinoso corpo/coda del pancreas), c'è una combinazione di farmaci in grado di dare risultati accettabili per curare metastasi di questo tipo? Sempre in caso di normalizzazione dei parametri ematici.
Un'altra domanda che le vorrei porre è la seguente:
esistono, ad oggi, terapie e/o farmaci alternative/i tipo Escozul, reperibili in Italia? La ringrazio sin da ora per la sua gentile risposta.