Ca mammario duttale infiltrante
Salve,
scrivo da Roma, ho 41 anni e 2 figlie. Il 05/12/07 ho subito un intervento di quadrantectomia della mammella e relativo linfonodo sentinella. L’esame di quest’ultimo è risultato negativo.
Ho inoltre effettuato ecografia+TAC epatica, radiografia toracica e scintigrafia ossea, tutte con esito negativo. Il referto istologico del 21/12/07 riporta quanto segue:
MATERIALE INVIATO:
Nodulo Q.S.E. mammella sinistra
ESAME MACROSCOPICO:
Frammento di parenchima mammario di mm 27 x 24 x 18, subtotalmemte adiposo. In corrispondenza del repere segnalato come pertinente al margine aureolare si riconosce area a maggior consistenza.
DIAGNOSI ISTOLOGICA:
Carcinoma mammario infiltrante di tipo duttale, conformante un nodulo del diametro massimo di mm 13, Grading sec. Bloom e Richardson modificato da Tenovus: formazione di dotti moderata 2, pleomorfismo nucleare elevato 3, indice mitotico basso 1; grading totale 6 corrispondente a G2.
L’indagine immunoistochimica eseguita su sezioni in paraffina del tumore ha dato i seguenti risultati:
Anticorpo Clone Casa Risultato
Recettori estrogenici 6F11 Novocastra +++/++ 100%
Recettore progestinico 16 Novocastra +++ 10%
Anti Ki67 Mib 1 Dako + 10%
Proteina p-53 DO 7 Novocastra negativo
Oncoprot. Bcl 2 100 Novocastra +++/++ 100%
Hercep test Kit Dako +++ > 70%
A completamento del quadro clinico aggiungo che hanno subito un intervento al seno per carcinoma anche mia madre e due mie zie (sorelle di mio padre).
Il mio oncologo, ha videnziato un rischio recidiva dato in particolare dal valore dell'Hercep test, e mi ha ha consigliato una chemioterapia x 12 settimane (4 cicli) seguita da immunoterapia, ormonoterapia (obbligatoria) e radioterapia (obbligatoria).
Il mio medico di base è rimasto molto perplesso sulla combinazione delle suddette terapie. In particolare ha ritenuto inopportuna la chemioterapia e mi ha fortemente consigliato di consultare altri oncologi.
Vorrei avere un vostro parere sulla terapia post operatoria da fare e soprattutto avere chiarimenti sull’eventuale nocività di una chemio non necessaria.
Grazie infinite anticipatamente
scrivo da Roma, ho 41 anni e 2 figlie. Il 05/12/07 ho subito un intervento di quadrantectomia della mammella e relativo linfonodo sentinella. L’esame di quest’ultimo è risultato negativo.
Ho inoltre effettuato ecografia+TAC epatica, radiografia toracica e scintigrafia ossea, tutte con esito negativo. Il referto istologico del 21/12/07 riporta quanto segue:
MATERIALE INVIATO:
Nodulo Q.S.E. mammella sinistra
ESAME MACROSCOPICO:
Frammento di parenchima mammario di mm 27 x 24 x 18, subtotalmemte adiposo. In corrispondenza del repere segnalato come pertinente al margine aureolare si riconosce area a maggior consistenza.
DIAGNOSI ISTOLOGICA:
Carcinoma mammario infiltrante di tipo duttale, conformante un nodulo del diametro massimo di mm 13, Grading sec. Bloom e Richardson modificato da Tenovus: formazione di dotti moderata 2, pleomorfismo nucleare elevato 3, indice mitotico basso 1; grading totale 6 corrispondente a G2.
L’indagine immunoistochimica eseguita su sezioni in paraffina del tumore ha dato i seguenti risultati:
Anticorpo Clone Casa Risultato
Recettori estrogenici 6F11 Novocastra +++/++ 100%
Recettore progestinico 16 Novocastra +++ 10%
Anti Ki67 Mib 1 Dako + 10%
Proteina p-53 DO 7 Novocastra negativo
Oncoprot. Bcl 2 100 Novocastra +++/++ 100%
Hercep test Kit Dako +++ > 70%
A completamento del quadro clinico aggiungo che hanno subito un intervento al seno per carcinoma anche mia madre e due mie zie (sorelle di mio padre).
Il mio oncologo, ha videnziato un rischio recidiva dato in particolare dal valore dell'Hercep test, e mi ha ha consigliato una chemioterapia x 12 settimane (4 cicli) seguita da immunoterapia, ormonoterapia (obbligatoria) e radioterapia (obbligatoria).
Il mio medico di base è rimasto molto perplesso sulla combinazione delle suddette terapie. In particolare ha ritenuto inopportuna la chemioterapia e mi ha fortemente consigliato di consultare altri oncologi.
Vorrei avere un vostro parere sulla terapia post operatoria da fare e soprattutto avere chiarimenti sull’eventuale nocività di una chemio non necessaria.
Grazie infinite anticipatamente
[#1]
Gentile Utente,
nella valutazione eseguita, tenendo conto dell'espressione dell'hercep test, del G2 penso che in base a quelle che sono state anche le ultime indicazioni del consensus di StGallen, Lei possa rientrare nella fascia delle pazienti a rischio intermedio. Il suo stato recettoriale (estogeno e progesterone) La pongono tra le pazienti definite (sempre nello stesso consensus) ad incompleta endocrino responsività per i basi livelli di progesterone.
Ritengo adeguata, anche considerando la Sua tenera età, la scelta del Suo oncologo di darLe la migliore protezione possibile ad oggi, associando l'antraciclina (nei 4 cicli di terapia) con il trastuzumab.
Mi chiedo e Le chiedo, su quali dati il Suo medico abbia mostrato delle perplessità? e soprattutto se non sarebbe il caso che in un momento come questo delicato per Lei, tali (leggittime) perplessità vengano esposte direttamente all'oncologo.
Confido sempre in una maggiore collaborazione tra i vari settori della medicina (ma credo che resterà un sogno).
Le porgo i più sinceri Auguri (doppi in questo caso)
Cordialmente
nella valutazione eseguita, tenendo conto dell'espressione dell'hercep test, del G2 penso che in base a quelle che sono state anche le ultime indicazioni del consensus di StGallen, Lei possa rientrare nella fascia delle pazienti a rischio intermedio. Il suo stato recettoriale (estogeno e progesterone) La pongono tra le pazienti definite (sempre nello stesso consensus) ad incompleta endocrino responsività per i basi livelli di progesterone.
Ritengo adeguata, anche considerando la Sua tenera età, la scelta del Suo oncologo di darLe la migliore protezione possibile ad oggi, associando l'antraciclina (nei 4 cicli di terapia) con il trastuzumab.
Mi chiedo e Le chiedo, su quali dati il Suo medico abbia mostrato delle perplessità? e soprattutto se non sarebbe il caso che in un momento come questo delicato per Lei, tali (leggittime) perplessità vengano esposte direttamente all'oncologo.
Confido sempre in una maggiore collaborazione tra i vari settori della medicina (ma credo che resterà un sogno).
Le porgo i più sinceri Auguri (doppi in questo caso)
Cordialmente
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
[#2]
Può senz'altro consultare altri oncologi, ma non sempre in questi casi ciò comporta vantaggi (="più consulti fai più dubbi trovi"), in considerazione soprattutto del fatto che l'approccio terapeutico mi sembra assolutamente corretto.
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#3]
Ex utente
Gent.mmi medici,
grazie per le pronte risposte.
Non so su quali basi il mio medico ha espresso tali perplessità.
So solamente che non ha contribuito a togliermi il dubbio che avevo manifestato di un eventuale tossicità della chemio se non necessaria.
Dubbio che invece Voi mi avete aiutato a rimuovere, spiegandomi su cosa si basa la terapia prospettatami (diversamente da quanto fatto detto dal mio oncologo che si è limitato a poche spiegazioni).
Di nuovo grazie e cordiali saluti.
grazie per le pronte risposte.
Non so su quali basi il mio medico ha espresso tali perplessità.
So solamente che non ha contribuito a togliermi il dubbio che avevo manifestato di un eventuale tossicità della chemio se non necessaria.
Dubbio che invece Voi mi avete aiutato a rimuovere, spiegandomi su cosa si basa la terapia prospettatami (diversamente da quanto fatto detto dal mio oncologo che si è limitato a poche spiegazioni).
Di nuovo grazie e cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.3k visite dal 30/12/2007.
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