Cirrosi epatica con epatocarcinoma

Buongiorno, vi scrivo per mio papà che ha 67 anni e che è affetto da cirrosi epatica e da novembre è comparso un epatocarcinoma di ca 3 cm. diagnosticato con risonanza magnetica. Lo stesso è stato trattato con chemioemobolizzazione avvenuta con successo. A distanza di 30 gg. dall'intervento ha fatto la TAC con e senza contrasto e la diagnosi è la seguente:Fegato a profili irregolari con ipertrofia del lobo sinistro e struttura disomogenea da patologia nota. Al S VIII nodulazione di ca 7x5 cm che impronta e deborda dal profilo capsulare con tenue e disomogeneo CE. In paracavale destra ai SS VIII-VII presenza di nodulazione solida di ca 4x3 mm con CE disomogeneo peraltro nota ed in lieve incremento dimensionale (ca 3 cm in RMN del 20/11/12). Dubbia nodulazione di ca 7 mm sottoglissoniana alS II con CE disomogeneo.Varici esafagee. Splenomegalia (160x89x100 mm) a struttura disomogenea.Formazione ipodensa di 7 mm al S VI e di 5 mm al S IV. Pervio l'asse spleno-porto-mesenterico peraltro di calibro nei limiti.Non ectasia dei dotti biliari. Pancreas e surreni nei limiti. Rene destro grinzo di 6,5 cm di diametro longitudinale. rene sinistro lievemente dislocato infero- medialmente dalla splenomegalia dimensionalmente nei limiti con incisure corticali e cisti parapielica di 4,8 x 3,5 cm.. Aorta di calibro e decorso regolare con ateromasia calcifica parietale. Non versamento periepatico nè perisplenico.
Premetto che dalla risonanza eseguita a novembre era solo segnalato l'epatocarcinoma di 3 cm. (con solo riferimento alle nodulazioni) Vorrei anche specificare che mio papà nell'anno 2000 ha avuto la meningo encefalo mielite ed è proprio li che c'è stato l'esordio dell'HCV che a causa della patologia neurologica non è stata curata. La mia domanda è se esiste qualche altra possibilità oltre alla chemioembolizzazione che mi pare non si possa più eseguire sul carcinoma di 7x5 cm.. Attendiamo comunque visita dall'epatologo per fine settimana, ma vi sarei grata per il vostro consiglio , e ancorpiù se mi consigliaste un centro specializzato. Noi abitiamo in provincia di Alessandria. Grazie
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Cara signora,

va premesso che è impossibile on-line,
senza poter valutare e verificare puntigliosamente tutti gli elementi clinici disponibili,
esprimere un giudizio su quale trattamento consigliare dei vari disponibili.

Esistono diversi trattamenti non resettivi (tra cui la TACE eseguita da suo padre) , come pure farmacologici, anche se l’unica terapia con finalità radicale è quella della chirurgia resettiva epatica o del trapianto di fegato.

Esistono numerosi Centri specialistici in Italia per la diagnosi e la cura di tali patologie. Uno di questi è quello dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano, ma penso che potranno adeguatamente consigliarla i colleghi che hanno in cura il suo papà.

Cordiali Saluti

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

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dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dottore,
La ringrazio molto per la tempestività della risposta.Mi rendo conto che il caso è assai complicato, infatti mio papà ha una serie di complicanze non indifferenti, ma il consiglio è stato comunque esaustivo in quanto mi permette di essere a conoscenza di altre possibili tecniche.
Cordiali saluti.
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Lieto di essere stato di qualche utilità.

Cordiali Saluti