Aiutano integratori naturali durante chemio in paziente con epatocarcinoma second?

Buongiorno sono Rodolfo, ho saputo da circa un mese che mio padre è affetto da tumore al bronco con metastasi al fegato. Elenco di seguito diagnosi e esami eseguiti.

Diagnosi:
162.3 - Tumore maligno bronco lobo superiore
197.7 - Tumore epatico secondario
414.8 - Cardiopatia ischemica cronica
491.20 - BPCO

ESAMI ESEGUITI TRA IL 30 MAGGIO E IL 17 GIUGNO 2008

RAGGI torace: Addensamento parenchimale al campo polmonare medio-anteriore destro, da ricontrollare con TC. Nulla nel restante ambito.

TAC torace: Massa ilare dx di 5,3 x 3,4 cm. Addensamento del segmento antero-base del lobo superiore dx. Numerose e grossolane adenopatie mediastiniche. Presenza di alcune piccole lesioni nodulari a carico del polmone dx e del parenchima epatico.

TAC encefalo: L’indagine eseguita prima e dopo somministrazione di mdc, non ha evidenziato alterazioni densitometriche focali né acquisizioni patologiche di contrasto riconducibili a localizzazioni secondarie. Strutture della linea mediana in asse.

TAC addome superiore: il fegato appare diffusamente interessato da molteplici lesioni focali ipodense riferibili a metastasi, la maggiore di 1,5 cm. Non altre alterazioni morfologiche o densitometriche riconducibili alla patologia neoplastica in anamnesi: in particolare i surreni conservano dimensioni e struttura regolari.
Aorta addominale di calibro conservato, ma a decorso tortuoso, con estese calcificazioni delle pareti e piccolo trombo parietale.
Non linfoadenomegalie a carattere patologico certo.

Scintigrafia: Evidenza di aree di discreta abnorme ipercaptazione, sospette per lesioni secondarie meritevoli di controllo radiologico, a livello: della 8ª costa sinistra in sede paravertebrale, dell’arco posteriore della 8ª costa destra, della 6ª costa sinistra anteriormente, del tratto intertrocanterico del femore destro.
Si segnale inoltre disomogenea fissazione del tracciante, di non sicura rilevanza patologica, in corrispondenza del rachide dorsale distale.

Broncoscopia: neoformazione infiltrante occludente il BLS a destra ed ostruente l’inferiore a destra (eseguiti BAL brushing e biopsie multiple).

Lavaggio bronchiale bronco superiore destra: strisci costituiti da sparsi epiteli bronchiali senza grossolane atipie morfologiche in associazione a macrofagi alveolari e a sparsi leucociti. Negativa la ricerca di cellule neoplastiche nel materiale in esame.

Brushing bronco lobare superiore destra: strisci a fondo ematico, costituiti da assai rari epiteli bronchiali senza grossolane atipie morfologiche in associazione a macrofagi alveolari e a sparsi leucociti. Negativa la ricerca di cellule neoplastiche nel materiale in esame. Trattasi tuttavia di campionatura a scarsa cellularità per una corretta valutazione citologica.

Biopsia bronco lobare superiore destro: 4-5 frammenti inclusi in toto. Carcinoma a piccole cellule. Frammenti di mucosa bronchiale ampiamente interessati dalla neoplasia.

Agoaspirato epatico: strisci a fondo ematico, costituiti da sparsi epatociti normoconformati in associazione a cellule epiteliomorfe atipiche di piccola taglia, con elevato rapporto nucleocitoplasmatico, non di rado presentanti giustapposizione nucleare. Diagnosi: reperti riferibili a localizzazione epatica di carcinoma a piccole cellule NAS.

3 campioni escreato (A+B+C): in tutti i campioni sono osservabili elementi di desquamazione broncoalveolare in associazione a leucociti. Negativa la ricerca di cellule tumorali maligne nel materiale in esame.

Nella norma sono risultati gli indici di funzionalità renale e l’esame emocromocitometrico. Da segnalare significativo incremento delle enolasi neurospecifica (74, 96 aeg/L), lieve incremento degli indici di citolisi epatica e significativo incremento degli indici di flogosi.



TERAPIA CHE STA EFFETTUANDO

Su consiglio dell’oncologo (del quale devo dire nutriamo ottima fiducia) mio padre il 25, 26 e 27 giugno 2008 ha iniziato il primo ciclo di chemioterapia (carboplatino e etoposide).

Nei tre giorni precedenti la chemio e nei sei giorni successivi mio padre ha preso:
DESAMETAZONE – una puntura al mattino
ALLOPURINOLO – 1 pastiglia al mattino

Dopo la chemio per 10 giorni :
ZANTAC – 1 pastiglia al mattino.

Le altre medicine che quotidianamente mio padre assimila sono:
LOPRESOR - ¼ di pastiglia al mattino e ¼ alla sera
CARDIOASPIRINA - 1 pastiglia dopo pranzo
LANSOPRAZOLO - 1 pastiglia alla sera
SIVASTIN - 1 pastiglia alla sera

Nei giorni precedenti la chemio mio padre aveva dolori che riusciva ad alleviare prendendo 2 pastiglie al giorno di CO-EFFERALGAN. Dopo la chemio per sei giorni i dolori sono spariti, ma quando ha smesso di fare la puntura di DESAMETAZONE e di prendere l’ALLOPURINOLO i dolori sono ricomparsi. Quindi ha ricominciato con 2 pastiglie di CO-EFFERALGAN al giorno.


Domande:

Una dottoressa mia amica mi ha consigliato di somministrare a mio padre come aiuto per avere più forza nel periodo che segue la chemio questi integratori naturali e vitamine:
(Cebion, 1 pastiglia da 1gr tre volte al giorno a digiuno)
(Selenio, 1 pastiglia per tre volte al giorno)
(Melatonina, 2 pastiglie dopo colazione, 2 dopo pranzo, 2 dopo cena)
(Syncro Levels, 2 ml di gocce 2 volte al giorno a digiuno – da depositare sotto la lingua per essere ivi assorbite a 0,5 ml per volta)
Io sono indeciso anche in considerazione del fatto che mio padre prende già tante medicine e della patologia che ha al fegato, questi prodotti possono aiutare mio padre? Oppure consigliate altri prodotti?
[#1]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Caro Rodolfo,

direi che gli integratori prescritti possono aiutare tuo papà. In particolare melatonina e Synchrolevels contengono degli agenti con potenziali attività antineoplastiche e differenzianti sulle cellule tumorali. La terapia cardine resta comunque la chemioterapia che sta eseguendo alla quale (dopo dosaggio della CgA od un octreoscan) probabilmente è possibile aggiungere l'octreotide. Occorrerebbe anche probabilmente accertare la eventuale natura secondaria delle lesioni sull'osso per instaurare una terapia concomitante con acido zoledronico (una flebo aggiuntiva ogni 28 giorni) per consolidare l'osso stesso.

un caro saluto e ritienimi sempre a disposizione

Carlo Pastore

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dottor Pastore,
la ringrazio tanto per gli utili consigli e la velocità nella risposta.
Ho fatto iniziare subito la terapia con gli integratori a mio padre. In settimana parlerò col dottore che lo ha in cura per vedere se è possibile fare l'Octreoscan o il dosaggio della CgA, ed anche per accertare la eventuale natura secondaria delle lesioni sull'osso.
Tanti cortesi saluti
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