Consulto su referto medico

Buongiorno Dottori,
vorrei gentilmente chiedervi un parere su "diagnosi di esito istologico".
Spero di poter spiegare in breve: nel giro di quindici giorni, è comparso un grosso brufolo sulla testa di mio padre (senza capelli),e in presenza di dermatite seborroica; in data 26/02, a seguito di visita chirurgica viene spiegato come "neoformazione ulcerata dolente del cuoio capelluto sospetta per CARCINOMA SPINOCELLULARE". Il 04/03 gli viene asportato.
Così scrive l'esito istologico. CUTE E/O SOTTOCUTE - BIOPSIA ESCISSIONALE. Descrizione macroscopica: da cuoio capelluto, losanga cutanea ci cm 1x0,9 con neoformazione grigiastra verrucosa del diametro massimo di cm 0,5. 1T
DIAGNOSI: Carcinoma spinocellulare in situ ed infiltrante discretamente differenziato (G2), estesamente coincidente con i margini di exeresi chirurgica.
In data 16/04 una telefonata ci chiede di presentarci il giorno seguente in reparto. A seguito dell' istologico, che ci viene consegnato al momento, il Dottore ci spiega che è necessario ripulire i margini della ferita per essere sicuri che non si presenterà più nulla. Essendo un carcinoma "in situ" non è preoccupante, ma bisogna tagliare e ripulire.
Ora le mie domande:
- è d'accordo con questa diagnosi?
- E' vero che il carcinoma è definito carcinoma in situ, ma poi dice infiltrante: cosa significa?
- Inoltre...poichè non era ben visibile la cicatrice precedente, c'è la probabilità che il secondo intervento non sia avvenuto nello stesso punto del primo, per stessa ammissione del medico. Cosa significa questo? Come lo sapremo se è stato fatto giusto? Ci sarà bisogno di un ulteriore intervento???
- In definitiva: è grave? Ci dobbiamo preoccupare?
- Oggi, il giorno dopo l'intervento, fa abbastanza male? E' preoccupante?
Spero di non aver esagerato...e confido nella vostra comprensione e attenzione.
Grazie a chiunque vorrà rispondermi.
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Si sta complicando tutto per l'errata interpretazione

>>DIAGNOSI: Carcinoma spinocellulare in situ ed infiltrante discretamente differenziato (G2), estesamente coincidente con i margini di exeresi chirurgica.>>

1) Quindi c'è una componente in situ ed una componente infiltrante

2) >> estesamente coincidente con i margini di exeresi chirurgica.>>

Non c'è nessun errore di sede, ma poiché l'intervento non è stato radicale
perché >>estesamente coincidente con i margini di exeresi chirurgica.>> è necessario un intervento di RADICALIZZAZIONE che dovrebbe risolvere il problema definitivamente.

Tanti saluti

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per questo chiarimento.
L'intervento di radicalizzazione è stato eseguito, ora attendiamo l'esito istologico di quest' ultimo.
Il problema è che, nemmeno il medico, era sicuro di aver tagliato nello stesso punto della cicatrice...cosa ne pensate? E' possibile? Durante l' intervento, comunque ambulatoriale, se ne sarebbe accorto? Altrimenti, significa che dovrà eseguirne un altro?
Grazie per la gentile risposta e rassicurazione.
[#3]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Comprenderà molto bene che questa domanda Lei la sta ponendo ...al chirurgo sbagliato ! (^____^), che non ha eseguito né il primo e neanche il secondo intervento di radicalizzazione.

Se volessi rassicurala io, mentre >> nemmeno il medico, era sicuro di aver tagliato nello stesso punto della cicatrice...>> la prenderei solo in giro.

Non Le resta che aspettare l'esito dell'istologico definitivo.


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