Massa solida al mediastino anteriore
Carissimi dottori grazie sempre per la vostra disponibilità. Due anni fa mia zia nel curarsi una bronchite si scopri che aveva un timoma al mediastino da tenere sotto controllo, solo che è stato portato per le lunghe, tre volte volevano fare l'ago spirale ma non è riuscito, nell'ultimo prima dissero che era benigno poi chiamarono che volevano rifarlo solo che nell'ultimo ago spirale non si è sentita bene e non sono riusciti a fare niente ora i medici si rifiutano di intervenire dicono che non ce niente da fare come possono dire una tale cosa senza un esame istologico? le trascrivo l'esito dell'ultimi esami eseguiti Anamnesi Paziente con neoformazione nel mediastino superiore da tipizzare. Tac 7.3.2014 Lieve incremento volumetrico della neoformazione solida, di verosimile pertinenza timica, segnalata nel mediastino antero-superiore (45x35mm) la lesione risulta strettamente adesa al profilo pericardico anteriore, alla pleura parietale anteriore ed al profilo posteriore del manubrio corpo sternale.
Pet 14-03-2014 massa solida che occupa il mediastino antero-superiore retosternale a sede prevascolare mediana paramediana sinistra (Suv max 16.2)
Esegue il controllo nel contesto di restaging.
Quesito diagnostico
ricerca lesione focali ad elevata metabolismo di glucosio.
Referto
L'esame pet mostra una massa solida, parzialmente colliquata, a margine irregolari
che occupa il mediastino antero.superiore prevascolare, mediana paramediana sinistra, indissocibile dallo sterno, caratterizzata da intenso consumo di FDG (SUV max 19 versus 16.2) di dimensione aumentate rispetto al precedente esame. Ad oggi non abbiamo ancora avuto un colloquio col l'oncologo perchè dove lei è ricoverata l'oncologo non ce domani esce senza aver risolto niente, è possibile come dice il chirurgo toracico che non ce niente da fare, da premettere che mia zia si sente bene e non ha sintomi particolari, in attesa di una vostra risposta distinti saluti.
Pet 14-03-2014 massa solida che occupa il mediastino antero-superiore retosternale a sede prevascolare mediana paramediana sinistra (Suv max 16.2)
Esegue il controllo nel contesto di restaging.
Quesito diagnostico
ricerca lesione focali ad elevata metabolismo di glucosio.
Referto
L'esame pet mostra una massa solida, parzialmente colliquata, a margine irregolari
che occupa il mediastino antero.superiore prevascolare, mediana paramediana sinistra, indissocibile dallo sterno, caratterizzata da intenso consumo di FDG (SUV max 19 versus 16.2) di dimensione aumentate rispetto al precedente esame. Ad oggi non abbiamo ancora avuto un colloquio col l'oncologo perchè dove lei è ricoverata l'oncologo non ce domani esce senza aver risolto niente, è possibile come dice il chirurgo toracico che non ce niente da fare, da premettere che mia zia si sente bene e non ha sintomi particolari, in attesa di una vostra risposta distinti saluti.
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Gentile utente, da quanto riportano la TAC e la PET effettivamente sembra trattarsi di un timoma maligno in fase loco-regionale avanzata che il collega chirurgo toracico ha giudicato inoperabile.
Allora innanzitutto bisogna fare una biopsia per tipizzare la neoplasia e poi affidarla all'oncologo medico e radioterapista.
Meglio se fa ricoverare sua zia presso un centro oncologico specializzato ove esiste sul posto un team multidisciplinare di medici specialisti ( oncologo medico, radioterapista,chirurgo toracico e pneumologo) che si occupano in modo collegiale di tali neoplasie del timo per definire e condividere la strategia terapeutica più idonea al caso clinico.
Solo la presenza contemporanea delle quattro figure professionali sopra riportate maggiormente coinvolte nella gestione del paziente affetto da timoma maligno permette di stabilire percorsi di cura maggiormente appropriati attraverso una visione complessiva della persona malata e dunque grazie all'interdisciplinarità dell'approccio clinico.
Per es. fare prima la chemioterapia da sola o associata alla radioterapia, vedere poi come risponde il tumore e poi successivamente valutare se ci sono condizioni per intervenire chirurgicamente.
Probabilmente 2 anni fa si poteva intervenire chirurgicamente già dal primo momento. In tutti i modi non disperi e segua il mio consiglio.
Disponibile per ogni altro chiarimento invio distinti saluti.
Allora innanzitutto bisogna fare una biopsia per tipizzare la neoplasia e poi affidarla all'oncologo medico e radioterapista.
Meglio se fa ricoverare sua zia presso un centro oncologico specializzato ove esiste sul posto un team multidisciplinare di medici specialisti ( oncologo medico, radioterapista,chirurgo toracico e pneumologo) che si occupano in modo collegiale di tali neoplasie del timo per definire e condividere la strategia terapeutica più idonea al caso clinico.
Solo la presenza contemporanea delle quattro figure professionali sopra riportate maggiormente coinvolte nella gestione del paziente affetto da timoma maligno permette di stabilire percorsi di cura maggiormente appropriati attraverso una visione complessiva della persona malata e dunque grazie all'interdisciplinarità dell'approccio clinico.
Per es. fare prima la chemioterapia da sola o associata alla radioterapia, vedere poi come risponde il tumore e poi successivamente valutare se ci sono condizioni per intervenire chirurgicamente.
Probabilmente 2 anni fa si poteva intervenire chirurgicamente già dal primo momento. In tutti i modi non disperi e segua il mio consiglio.
Disponibile per ogni altro chiarimento invio distinti saluti.
Dr. Michele Malerba
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 8.2k visite dal 29/08/2014.
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