Linfoma maligno non hodgkin.. urgente davvero

Buona sera, a mio padre (62 anni) hanno diagnosticato in data odierna un linfoma maligno non Hodgkin a seguito di una "agobiopsia TAC guidata di espanso perirenale sinistro, al polo inferiore, con riscontro citologico di CTM da linfoma maligno non Hodgkin."
Vi scrivo di seguito il resoconto della Diagnosi Citologia: "Emazie, numerosi elementi linfoidi di taglia intermedio-grande commista a piccoli linfociti e rari istiociti ed elementi linfoidi atipici voluminosi a nucleo talora lobato e macronucleoli (LCA+, Pool CK-, CD30-BerH2-, Vimentina-). Quadro citologico di CTM da Linfoma maligno non Hodgkin."

Ora ci rivolgeremo quanto prima ad un oncologo di fiducia che possa seguire mio padre in una terapia specifica. So che i dati in mio possesso non sono sufficienti in quanto ancora non è stato diagnosticato a che stadio si trova il tumore.. ho però assoluto bisogno di capire quante probabilità di sopravvivere ha mio padre.. ho bisogno di qualcuno che mi metta davanti alla realtà delle cose..so che ogni caso purtroppo è a se e non ci sono regole ma a livello generale ho bisogno di rendermi conto di che percentuale di guarigione ci sia per questi tumori al giorno d'oggi.. e se la guarigione risulta essere solo parziale, è possibile intraprendere un nuovo ciclo di chemioterapia e far regredire novamente il linfoma se dovesse ripresentarsi?..che aspettativa di vita c'è per pazienti con questo tipo di tumore supponendo che esso appartenga alla categoria dei linfomi non Hodgkin indolenti? ..il tutto è poi complicato da mio padre stesso che, avendo 10 anni fa subito la perdita di suo fratello per lo stesso male e avendo potuto vedere in che modo abbia sofferto, non vuole sottoporsi a chemioterapia dando per certo che le possibilità di sopravvivenza al tumore siano minime.. per favore.. aiutatemi a fargli capire che non è così.. datemi, se davvero esiste, qualche speranza in proposito così che io possa fargliela leggere. Penso che in primo luogo sia il paziente a doversi mostrare ottimista in una circostanza del genere.. Ringrazio di cuore chiunque vogli aiutarmi.
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Dr. Gianluca Mortellaro Radioterapista 73 4
Gentile utente,
prima di tutto volevo invitare lei e suo padre a mantenere la calma e a non farsi prendere dal panico. La cosa principale da fare in questo momento è quella di stadiare la patologia attraverso indagini strumentali, esami ematochimici esame istologico etc.
Fatto questo verrà deciso dai colleghi ematologi un protocollo terapeutico che prevede la somministrazione di diversi cicli di chemioterapia. In base alla risposta si deciderà, in seguito, se integrare anche un trattamento radioterapico su un eventuale residuo di malattia o, in caso di risposta completa al trattamento, fare dei controlli clinici e strumentali periodici.
Per quanto riguarda la prognosi, questa dipende principalmente dallo stadio iniziale di malattia ma gioca un ruolo fondamentale anche la risposta individuale ai trattamenti.
Quindi fidatevi cecamente dei colleghi ematologi che seguiranno suo padre, il linfoma non hodgkin è una patologia che si può affrontare con fiducia e serenità
Salve

Dr. Gianluca Mortellaro
Dirigente Medico I livello
U.O. Radioterapia
ARNAS CIVICO Palermo