Info chemio
Salve dottori, a mio padre di 54 anni è stato tolto un rene a causa di un tumore maligno. E' stato accertato che non si è creata nessuna metastasi e che non risulta esserci nessun altra traccia di tumori.
L'oncologo gli ha detto visto la situazione, che non è necessario un trattamento con la chemio, anche perchè, in base a quello che dice, stando agli ultimi studi, è stato dimostrato che una chemio a scopo di prevenzione, risulta essere inutile.
Ora, ci domandavamo visto la gravità di quel tumore, se ci conviene cambiare oncologo ed iniziare una cura chemio o questi ultimi studi sono realmente stati effettuati?
Questa domanda ci è sorta basandoci su alcuni parenti che pochi anni fa hanno avuto un tumore e dopo l'esportazione hanno iniziato un trattamento chemio indipendentemente da metastasi o meno.
L'oncologo gli ha detto visto la situazione, che non è necessario un trattamento con la chemio, anche perchè, in base a quello che dice, stando agli ultimi studi, è stato dimostrato che una chemio a scopo di prevenzione, risulta essere inutile.
Ora, ci domandavamo visto la gravità di quel tumore, se ci conviene cambiare oncologo ed iniziare una cura chemio o questi ultimi studi sono realmente stati effettuati?
Questa domanda ci è sorta basandoci su alcuni parenti che pochi anni fa hanno avuto un tumore e dopo l'esportazione hanno iniziato un trattamento chemio indipendentemente da metastasi o meno.
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Gentile Signore, lei ha ragione quando considera il tumore una malattia che sviluppa metastasi o recidive anche dopo essere stato asportato. Ha però anche ragione l'oncologo che giustamente lo ha consigliato a non effettuare la chemioterapia. La prevenzione del cancro non si fa con le medicine, l'unica prevenzione vera è con l'alimentazione. Sarebbe uno sbaglio se cambiasse oncologo come pure sarebbe una sbaglio se a suo padre non consigliasse uno stile alimentare drastico con la eliminazione delle proteine animali dalla dieta. Dal 2011 circolano, ma non sono diffuse, indicazioni ben precise e testimonianze di pazienti eclatanti. Le consiglio di leggere " The China Study" e il mio libro "L'alimentazione nella prevenzione del Cancro" che trova anche in questo sito. Il libro è in fase di distribuzione e forse ha difficoltà a trovarlo. In tal caso mi contatti. cordiali saluti
Prof. Mirco Bindi, www.mircobindi.com
specialista in Oncologia, Radioterapia, Patologia generale
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Gentile Signora, la sua scelta di affidarsi all'oncologo è giusta. riguardo al dietologo consideri che le persone che fanno questa attività sono orientati alla riduzione del peso di una persona, non alla alimentazione che deve essere seguita da un paziente oncologico. Per verificare il dietologo che le darà consigli,prima di uscire gli domandi (una fettina di pollo alla settimana posso dargliela?. Se risponde si, cambi dietologo. Cordiali saluti
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Gentile Signora, le aggiungo che le teorie oncologiche a cui ho fatto riferimento sono recenti e non sono conosciute dalla maggior parte degli operatori sanitari. In più in questi ultimi tempi contro le teorie sulla validità della dieta vegetale ed integrale è in corso un movimento mediatico dove l'obiettività, che dovrebbe essere il primo atteggiamento degli scienziati, è sostituita da interpretazioni che non giovano alla individuazione della origine del cancro. Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.1k visite dal 23/09/2015.
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