Ferita al palato


Utente 80632
buona sera gentili dottori.un mio caro parente ,un uomo di 60 anni a novembre del 2007 si e' procurato una feritA SUL palato con del pane molto croccante,la ferita ha iniziato a sanguinare ,sopratutto dopo aver assunto cibo caldo o se era urtata con del cibo duro.non e' stato fatto nessun tipo di analisi,ma in seguito a questo sanguinamento i dottori gli hanno fatto sospendere l'assunzione di un'aspirina che gli era stata data da un neurologo.con la sospensione di quest'ultima la ferita non ha piu' sanguinato.questo mio parente si trova in germania ,quindi sia per la lontananza sia per la lingua lui di quest'aspirina mi ha detto solamente che era per far diventare il sangue piu' fluido e quindi non so come si chiama.in concomitanza con la sospensione dell'aspirina ,da gennaio2008 a ottobre 2008 la ferita non ha piu' sanginato.i primi d'ottobre il neurologo gli ha riconsigliato l'uso di questa famosa aspirina e dopo una settimanna la ferita ha riiniziato a sanguinare.subito la ferita gli e' stata chiusa chiurgicamente ed anche stato fatto un prelievo di tessuto del palato per un esame istologico.gradirei da voi una risposta sincera:una ferita sul palato deve essere pr forza sinonimo di un tumore o e' qualcosa che puo' anche essere associato con l'aspirina. grazie per la riposta

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Dr. Giuseppe Lombardi Oncologo 96 2
caro utente.. l'aspirina o meglio l'aspirinetta viene assunta per diminuire l'aggregazione piastrinica ed evitare fenomeni trombotici; nel suo caso si presume che il neurologo l'abbia prescritta per evitare fenomeni trombotici a livello cerebrale, magari in un soggetto a rischio per questo tipo di patologia. DIminuendo l'aggregazione piastrinica si aumenta il tempo di emorragia.. Nel caso del suo amico è difficile che una ferita già rimarginata posso risanguinare.. penso piuttosto che ci sia una lesione cronica al livello del palato che con l'aspirina continua a sanguinare.. è giusto esaminare biopticamente questa lesione che non è detto debba essere per forza un tumore ma è giusto escluderlo

Cordiali Saluti,

Dott. Giuseppe Lombardi