Nel maggio 2015

Buongiorno, cercherò di essere breve quanto più possibile. Nel 2014 mia suocera subisce una laparoisterectomia e annessiectomia bilaterale per carcinoma squamoso della vagina (H-SIL / CIN 2-3). Nel maggio 2015, una biopsia vaginale con referto istologico di infiltrazione di carcinoma squamoso cheratinizzante. Nel luglio 2015 si sottopone a trattamento radioterapico mediante acceleratore lineare da 45Gy in 25 frazioni da 1,8Gy. Successivamente subisce sovradosaggio brachiterapico a livello del fondo vaginale con tecnica HDR mediante 3 frazioni da 7 Gy. Il 4 maggio inizia il primo ciclo di chemioterapia basato su Carboplatino e Taxolo. Giunta al 5 ciclo di chemioterapia, nel luglio 2016 è stata richiesta P.E.T. e RM nelle quali si riscontra lieve incremento volumetrico della quota di tessuto solido ad epicentro di crescita a livello del lll superiore della vagina-fornice vaginale di sinistra che presenta DM sul piano assiale di 4,4 x 3,3 cm (VS 3,9 x 2,6 cm) e D cranio-caudale di 5 cm (VS 3,5 cm). ll tessuto descritto infiltra I'uretra al lll superiore sul versante di sinistra sino a ridosso del piano muscolare, infiltra Ia parete postero-laterale sinistra della vescica, ispessìta a tale livello, e la pozione superiore del paracolpo di sn. ll tessuto descritto, che presenta area di necrosi centrale in comunicazione con il canale vaginale, appare aderente al muscolo elevatore dell'ano di sn nella sua porzione superiore ed al piano muscolare della parete pelvica sinistra, anch'essa infiltrata; infiltra inoltre l'uretere di sn nel suo tratto distale con lieve dilatazione dello stesso a monte (calibro massimo 7 mm). Presenza di aree di alterata intensità di segnale ipointensa/Tl con potenziamento dopo m.d.c. di 5 mm a livello dell'ala iliaca di sinistra in sede sovracetabolare, di non univoca interpretazione con la metodica, meritevole di follow-up strumentale o di valutazione con esame scintigrafico.
E' stata recentemente effettuata nuova PET e RM che sembrano evidenziare risultati lievemente discordanti anche se la massa sembra essere aumentata di volume.
Vorremmo fare qualcosa in più, anche solo per supporto. Ci sono pareri sempre discordanti, specialmente sulla salute ed è difficile orientarsi. L'approccio attuale è quello di limitare al minimo i carboidrati complessi, ridurre le proteine animali, abbondare in verdure e ridurre la frutta. La signora assume anche 5g di vit. C al giorno via orale e acqua alcalinizzata. Ovviamente non pensiamo che questo approccio rappresenti una 'terapia' ma speriamo possa essere utile per non far evolvere la situazione troppo velocemente.
Stiamo anche pensando all'assunzione di Artemisia Annua ma anche qui si dice tutto e il contrario di tutto. Così anche degli antiossidanti.
Vorrei avere da voi un consiglio su come sarebbe meglio approcciare come supporto rispetto alle 'terapie' tradizionali che comunque stiamo portando avanti, Vi ringrazio.
[#1]
Dr. Michele Volpi Chirurgo d'urgenza 170 4
Salve
le indicazioni purtroppo sono chiare.
Sulla introduzione di eventuali medicinali non mi posso esprimere non conoscendo e avendo visitato la signora.
Consiglierei un approccio psicoterapeutico e molta vicinanza.
Cordiali saluti

Dr. michele volpi
dottvolpimichele@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Dr. Volpi e grazie per la risposta sebbene probabilmente non troppo in linea con la domanda.

La gravità della situazione è condizione assolutamente nota e accettata, non è questo il punto. E neanche l'introduzione di ulteriori 'medicinali'.

La domanda è se ci fossero delle indicazioni circa possibili integrazioni che potessero migliorare, per quanto possibile, la risposta dell'organismo o quantomeno ridurre gli effetti delle terapie tradizionali senza ridurne l'efficacia.

La ringrazio.

[#3]
Dr. Michele Volpi Chirurgo d'urgenza 170 4
Non possiamo proporre integrazione di farmaci online senza avere visitato il paziente.
Cordialmente