Neoplasia polmonare

Buonasera, scrivo per chiedere consigli e anche conforto per la situazione che sto vivendo accanto a mio papà
A lui infatti, a seguito di ricovero in ospedale per iter diagnostico (rx, tc ripetute, broncoscopia con prelievo) è stato lasciato come referto di dimissioni il seguente testo: neoplasia polmonare con secondarismi encefalici + edema di reinke
Abbiamo aspettato diverse settimane per avere il risultato dell'istologico, oggi l'oncologa che fa parte del gruppo interdisciplinare che lo segue, mi ha detto che l'esame non è stato "conclusivo" e che quindi manca ancora una diagnosi finale.
Inutile nascondere che sono terrorizzata, in quanto ho capito da un pezzo che si tratta di qualcosa di molto grave.
In questo quadro si inseriscono anche alcuni elementi, che non ho ancora capito se collegati o sovrapposti
- la voce: l'orl ha descritto una ipomotilità della corda vocale destra, e papà in alcuni giorni parla veramente poco e a fatica, il tono è basso, le lettere non scandite
- ai pasti, spesso capitano episodi di tosse (non secca, sto seguendo una dieta morbida come indicato dalla logopedista, ma non sempre sembra avere successo
Prima di essere dimesso è stato visto da un neurologo e la terapia data la seguente:
Decadron 2 mg/ml gocce 32 (2 volte al di)
Keppra Levetiracetam 750mg (2 volte al di)

Attualmente papà è deluso dalla non trasparenza che i medici ci stanno dimostrando, ed è anche un po' restio al risottoporsi agli esami che ha trovato evidentemente fastidiosi. Lo comprendo bene, ma insisto perchè si vada a fondo per avere una risposta definitiva
A disposizione per precisazioni ulteriori attraverso i referti in nostro possesso, chiedo cortesemente un parere su questa condizione, e magari anche su come muoverci per raggiungere prima possibile una diagnosi sicura.
Inoltre ho veramente premura di capire come risolvere il problema della voce, dal momento che cosi potrebbe trovarsi impossibilitato a comunicare efficacemente anche in caso di bisogno.
Grazie
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 96
gentile signora purtroppo il papà ha un tumore avanzato al polmone con metastasi al cervello. Il cambiamento della voce può essere dovuto ad una riduzione del flusso aereo transbronchiale e alla corda vocale ipomobile. Può essere legato anche alla infiltrazione del nervo laringeo che regola le corde vocali. La tosse è legata alla presenza della massa tumorale a livello bronchiale che produce muco o ostacola l'espettorazione fin tanto che la quantità di muco non diventa sovrabbondante creando le crisi di tosse prolungate. Purtroppo la situazione è molto critica e il suo oncologo dovrebbe essere più vicino a suo padre per alleviargli i problemi che sta vivendo.
Cordiali saluti
gerunda

gerunda.giorgioenrico@unimore.it

Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia

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Attivo dal 2014 al 2019
Ex utente
Grazie Dott. per il suo consulto
Purtroppo siamo capitati male col primo ospedale, dopo tanto tempo hanno chiamato stamattina rovesciando direttamente su di me la condizione di papà, con la sua gravità
Poca comunicazione, poco rapporto onesto, risultato molto tempo perso
Oggi ho portato papà da uno specialista di un ospedale diverso e ci ha parlato più sinceramente, ma proponendo un percorso diverso
Partire dal problema neurologico per capirne l'entità, la possibilità di trattamento e approfondire la questione del polmone

Il mio malessere è dovuto ovviamente alla terribile situazione, ma anche al continuo pensiero su come sia possibile per un male cosi "grande" emergere in modo cosi silente
Se a papà, in autunno, non si fosse abbassata la voce, non avremmo mai scoperto nulla
Mi rendo conto che si tratta di malattie irreversibili, ma non mi è ancora chiaro se eventuali trattamenti (es radioterapia di cui mi è stato parlato) sono effettivamente in grado di dare un po' di speranza

Grazie ancora, buonasera
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 96
Gentile signora la radioterapia stereotassica cerebrale può dare sollievo sintomatologico per le metastasi cerebrali, ma poco si può fare per il cancro polmonare visto che è già metastatico. Se si può avere una biopsia e quindi conoscere il tipo istologico eventualmente una chemioterapia potrebbe alleviare la situazione. Ho l'impressione però che la presenza delle crisi di tosse e dell'abbassamento della voce, siano legate ad una diffusione consistente e non più controllabile del tumore. Mi dispiace. Cordiali saluti. Gerunda
[#4]
Attivo dal 2014 al 2019
Ex utente
Egr. Dott. la tosse si presenta generalmente durante il pasto, soprattutto se si cerca di conversare
Durante il giorno non ha episodi cosi marcati
La voce ho notato che diminuisce particolarmente se papà si agita, o se cerca di conversare più in fretta, mentre se si parla con calma e non durante il pasto è più fonica, ma rallentata (quasi come se scandisse le sillabe)
Dalla tac mi hanno mostrato nel monitor che c'è la pressione del nervo laringeo ricorrente

Le posso riportare i referti delle tc
Encefalo:
multiple aree assumenti arrichimento di liquido di contrasto
espressioni di secondarismi cerebrali
localizzate a livelle dei lobi frontali, parietale e temporali
La lesione maggiore è in prossimità del corpo del ventricolo
laterale sinistro con diametro 13mm
Le strutture della linea sagittale mediana sono in asse
Torace:
addensamento parenchimale apicale sinistro
con componente strettamente adesa alle pareti dell'arco
aortico, con verosimile presenza di componente adenopatica
in corrispondenza della finestra aortica della finestra aorto-polmonare,
diametro pari a 7 cm circa e struttura tomodensitometrica
disomogenea
Non risultano ulteriori alterazioni a carico della struttura
tomodensitometrica parenchimale e pleurica
In regione mediastinica ed ilare non si osservano ulteriori
linfonodi di diamatro superiore i 15 mm

L'istologico è risultato non conclusivo, ma non ho ancora avuto il referto.

Grazie e cordiali saluti
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 96
Gentile signora le metastasi cerebrali sono multiple e non so se trattabili con la radioterapia stereotassica, ma di questo è necessario parlarne con il neuroradiologo che sa molto più di me di queste possibilità. Per qunto riguarda il polmone, la neoplasia che raggiunge l'arco aortico infiltra verosimilmente il nervo laringeo che passa al di sotto e circonda l'arco aortico. Questo spiega i problemi alle corde vocali e quindi il calare (in alcuni casi bitonale) della voce.
L'esame istologico sarà certamente di aiuto, ma la diffusione del tumore è tale che difficilmente uno schema radio chemioterapico potrà modificare sostanzialmente la prognosi della malattia. Cordiali saluti
gerunda

gerunda.giorgioenrico@unimore.it