Per quanto concerne mia madre di anni 68, che in data 16/04/09 è stata operata per l'asportazione
Buongiorno, vorrei chiedere un consulto per quanto concerne mia madre di anni 68, che in data 16/04/09 è stata operata per l'asportazione della colecisti e dei calcoli in essa contenuti, comprensivo di una neoplasia. Dall'esame istologico ritirato in data odierna è risultato quanto segue:
REPERTO: colecisti di cm 11x4 pervenuta aperta. Contiene bile e calcoli di tipo misto, alcuni incuneati del colletto. Una neoformazione vegetante e infiltante di cm 2,5 di diametro massimo si trova fra corpo e colletto. Mucosa altrimenti liscia. Incluse sezioni rappresentative, inclusi contrassegnati : a)b)c)d)
DIAGNOSI: Adenocarcinoma moderatamente differenziato della colecisti, originante in adenoma tubulare e infiltrante la parete a tutto spessore compreso il connettivo perimuscolare e la sierosa. La neoplasia si estende nel colletto. G2. TNM 2002: pT3.
Vorrei sapere se questa neoplasia è stata presa in tempo e che cosa possiamo aspettarci in futuro da questa diagnosi visto ciò che in internet si riesce a trovare. Vi ringrazio anticipatamente.
REPERTO: colecisti di cm 11x4 pervenuta aperta. Contiene bile e calcoli di tipo misto, alcuni incuneati del colletto. Una neoformazione vegetante e infiltante di cm 2,5 di diametro massimo si trova fra corpo e colletto. Mucosa altrimenti liscia. Incluse sezioni rappresentative, inclusi contrassegnati : a)b)c)d)
DIAGNOSI: Adenocarcinoma moderatamente differenziato della colecisti, originante in adenoma tubulare e infiltrante la parete a tutto spessore compreso il connettivo perimuscolare e la sierosa. La neoplasia si estende nel colletto. G2. TNM 2002: pT3.
Vorrei sapere se questa neoplasia è stata presa in tempo e che cosa possiamo aspettarci in futuro da questa diagnosi visto ciò che in internet si riesce a trovare. Vi ringrazio anticipatamente.
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Gentile Utente
La diagnosi post-operatoria di adenocarcinoma della colecisti prevede un ulteriore programma terapeutico chirurgico. Nel caso si sia eseguito l'intervento in videolaparoscopia potrebbe essere necessario, indipendentemente dall'estrazione eseguita con Endobag (Sacchetto nel quale viene riposta la colecisti prima di estrarla dal foro della parete addominale)eseguire una resezione del tessuto a tutto spessore della parete addominale intorno ai fori praticati per l'introduzione degli strumenti. Inoltre è necessario eseguire una ampia resezione del tessuto epatico dove la colecisti era adesa(letto epatico)ed una asportazione del tessuto linfatico(linfoadenectomia)lungo i vasi , le via biliare principale estendendola anche ad altre stazioni linfonodali più distanti.
La diagnosi post-operatoria di adenocarcinoma della colecisti prevede un ulteriore programma terapeutico chirurgico. Nel caso si sia eseguito l'intervento in videolaparoscopia potrebbe essere necessario, indipendentemente dall'estrazione eseguita con Endobag (Sacchetto nel quale viene riposta la colecisti prima di estrarla dal foro della parete addominale)eseguire una resezione del tessuto a tutto spessore della parete addominale intorno ai fori praticati per l'introduzione degli strumenti. Inoltre è necessario eseguire una ampia resezione del tessuto epatico dove la colecisti era adesa(letto epatico)ed una asportazione del tessuto linfatico(linfoadenectomia)lungo i vasi , le via biliare principale estendendola anche ad altre stazioni linfonodali più distanti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
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Utente
Spett.le Dottore
La ringrazio per la cortese risposta, l'operazione effettuata è stata in laparotomia ed il chirurgo dopo l'operazione mi ha riferito di aver asportato tutta la colecisti e di aver dato, in gergo, una "ripulita intorno", immagino che questo significa quello che Lei ha menzionato nella risposta. Ha consigliato comunque di andare da un oncologo per avere chiarimenti sull'esame istologico e sul tipo di cura da eseguire. La cosa che mi preme di più sapere, comunque, è se da questo esame istologico eseguito la neoplasia è stata presa in tempo oppure no. Non so eventualmente se Lei possa darmi qualche indicazione su eventuali oncologi presenti nella mia zona in provicia di Latina. La ringrazio per la sua cortesia.
La ringrazio per la cortese risposta, l'operazione effettuata è stata in laparotomia ed il chirurgo dopo l'operazione mi ha riferito di aver asportato tutta la colecisti e di aver dato, in gergo, una "ripulita intorno", immagino che questo significa quello che Lei ha menzionato nella risposta. Ha consigliato comunque di andare da un oncologo per avere chiarimenti sull'esame istologico e sul tipo di cura da eseguire. La cosa che mi preme di più sapere, comunque, è se da questo esame istologico eseguito la neoplasia è stata presa in tempo oppure no. Non so eventualmente se Lei possa darmi qualche indicazione su eventuali oncologi presenti nella mia zona in provicia di Latina. La ringrazio per la sua cortesia.
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Gentile Utente
Attenendomi a quello che viene riferito nel referto istologico dove leggo TNM PT3 posso dirle che non ritengo sufficiente "una ripulitina intorno".Se la diagnosi è, come nel caso di sua madre, un reperto occasionale dopo colecistectomia laparoscopica per calcoli, è necessario radicalizzare la procedura con un secondo intervento chirurgico. Protocolli internazionali prevedono in questo stadio (II-III) una resezione epatica estesa e profonda almeno del letto della colecisti, associata
all'asportazione estesa dei linfonodi del peduncolo epatico fino al tripode celiaco. La sopravvivenza a 5 anni, dopo tale trattamento, varia notevolmente a secondo dello stato dei linfonodi, dal 5% fino al 50% dopo 5 anni dall'intervento. Ritenendo ancora di pertinenza chirurgica la patologia in atto, che necessita di una radicalizzazione, considero prematuro ogni consulto o trattamento oncologico medico, poiche non si ottengono risultati soddisfacenti con chemioterapia o con radioterapia.
Attenendomi a quello che viene riferito nel referto istologico dove leggo TNM PT3 posso dirle che non ritengo sufficiente "una ripulitina intorno".Se la diagnosi è, come nel caso di sua madre, un reperto occasionale dopo colecistectomia laparoscopica per calcoli, è necessario radicalizzare la procedura con un secondo intervento chirurgico. Protocolli internazionali prevedono in questo stadio (II-III) una resezione epatica estesa e profonda almeno del letto della colecisti, associata
all'asportazione estesa dei linfonodi del peduncolo epatico fino al tripode celiaco. La sopravvivenza a 5 anni, dopo tale trattamento, varia notevolmente a secondo dello stato dei linfonodi, dal 5% fino al 50% dopo 5 anni dall'intervento. Ritenendo ancora di pertinenza chirurgica la patologia in atto, che necessita di una radicalizzazione, considero prematuro ogni consulto o trattamento oncologico medico, poiche non si ottengono risultati soddisfacenti con chemioterapia o con radioterapia.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.2k visite dal 28/04/2009.
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