Carcinoma squamocellulare moderatamente differenziato e chemioterapia
Egregi dottori,
lo scorso mese mia madre ha effettuato un intervento di lobectomia polmonare SUP SX con tecnica VATS.
Dall'esame istologico risulta un carcinoma squamocellulare moderatamente differenziato, PDL1 (TPS-49%): stimabile in circa il 5%, pT3 (tessuto mediastinico infiltrato), pN0, stadio IIB.
Alla visita oncologica le è stato proposta CT secondo schema Cisplatino-Vinorelbina gg 1, 8q21 per 4 cicli.
Non ero presente alla visita, ma pare le abbiano detto che con la Chemioterapia ci sarebbe una probabilità di riduzione di eventuali recidive/metastasi del 5%... ,
- è davvero così?
Solo il 5%?
- Siccome anni fa ha avuto un infarto con posizionamento di 3 stent coronarici, La CT può essere pericolosa per la salute cardiovascolare?
Grazie
lo scorso mese mia madre ha effettuato un intervento di lobectomia polmonare SUP SX con tecnica VATS.
Dall'esame istologico risulta un carcinoma squamocellulare moderatamente differenziato, PDL1 (TPS-49%): stimabile in circa il 5%, pT3 (tessuto mediastinico infiltrato), pN0, stadio IIB.
Alla visita oncologica le è stato proposta CT secondo schema Cisplatino-Vinorelbina gg 1, 8q21 per 4 cicli.
Non ero presente alla visita, ma pare le abbiano detto che con la Chemioterapia ci sarebbe una probabilità di riduzione di eventuali recidive/metastasi del 5%... ,
- è davvero così?
Solo il 5%?
- Siccome anni fa ha avuto un infarto con posizionamento di 3 stent coronarici, La CT può essere pericolosa per la salute cardiovascolare?
Grazie
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E' molto difficile per i non addetti ai lavori, entrare nel mondo delle statistiche mediche (in prima istanza con apparenti valori bassi ed insignificanti, ma non se rapportati alla popolazione in generale).
Il concetto è che anche se il valore fosse del 99%, esso sarebbe una probabilità e non una certezza; pertanto si deve valutare il rapporto costo/beneficio.
Sono certo che i colleghi abbiano raccolto la storia clinica di Sua mamma e valutato i tempi della posa degli stent; con una funzionalità cardiaca nella norma, si può valutare se proporre o meno un trattamento con adeguato supporto.
Il concetto è che anche se il valore fosse del 99%, esso sarebbe una probabilità e non una certezza; pertanto si deve valutare il rapporto costo/beneficio.
Sono certo che i colleghi abbiano raccolto la storia clinica di Sua mamma e valutato i tempi della posa degli stent; con una funzionalità cardiaca nella norma, si può valutare se proporre o meno un trattamento con adeguato supporto.
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 562 visite dal 23/03/2023.
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