Colletti scoperti o pulpite?

Buongiorno. Vorrei sottoporvi una domanda che mi assilla. Premesso che sono in cura da un dentista dal quale a breve mi recherò nuovamente per risolvere il mio problema, vorrei un'opinione circa l'iter del mio dolore.
A marzo mi viene otturato un molare superiore sinistro che presentava carie e una lieve incrinatura. Dopo circa 5 mesi riavverto fitte alla masticazione. Il dentista mi dice che c'è una malocclusione e mi lima il dente dicendomi di tornare dopo 2 settimane per vedere se il problema del dolore si è risolto.
Dopo la limatura il dolore diventa generale (mandibola, mascella, orecchio, tempia) ma, come mi aveva già avvertito in precedenza, il dottore ritiene che si tratti di un dolore causato da due colletti scoperti (uno è quello del dente otturato, l'altro è quello del dente accanto). Dopo una settimana inizio ad accusare un dolore insopportabile anche di notte che passa solo con paracetamolo. Ne parlo al mio dentista e lui pratica la prima copertura del colletto del dente sano e mi rimanda alla prossima settimana per procedere con la cura del colletto del dente otturato.
Il dolore persiste: di giorno si presenta con lievi fitte e indolenzimento variabile che tuttavia risulta sopportabile, ma la notte è violento e continuo a controllarlo solo con i farmaci. Di certo le prove fatte dal dentista evidenziano lo stesso dolore violento alla sollecitazione, tuttavia è possibile che accusi questo dolore generalizzato in assenza di stimoli e soprattutto la notte (ho provato anche a dormire col busto eretto, ma il dolore non passa)? Avendo avuto problemi di malocclusione può essere dovuto a questo?
O piuttosto si tratta di una pulpite che ha colpito il dente otturato?
Ci terrei molto a una vostra opinione visto che ormai è da circa 20 giorni che convivo con il dolore
Ringrazio per l'attenzione