E mezzo è stata sottoposta ad intervento chirurgico a seguito di frattura scomposta di tibia e

Mia figlia di 11 anni e mezzo è stata sottoposta ad intervento chirurgico a seguito di frattura scomposta di tibia e perone. In ospedale, dove è stata per 4 giorni dopo l'intervento gli è stata somministrata calcioparina. Ora il mio dubbio principale è questo: siccome i medici che l'hanno operata non hanno detto di continuare con questo farmaco una volta giunti a casa, chiedo di sapere se è utile o indispensabile continuarlo a prendere? Poi siccome ha avuto 3 viti di congiunzione sulla tibia se dovrà continuare a portarle per sempre? Grazie per la risposta.
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Dr. Giuseppe Coli' Ortopedico 2.2k 137
Cara signora, non ci ha dato un informazione importante: sua figlia adesso ha un gesso? Se l'arto è immobilizzato non può non eseguire la profilassi antitromboembolica con eparine a basso peso molecolare. Le viti potranno tranquillamente essere rimosse a guarigione completa del callo osseo. Ci tenga informati

Dr. Giuseppe Colì
Specialista Ortopedico
Malattie metaboliche dell'osso
Ex responsabile centro Osteoporosi

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Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
Si, la bambina è ancora immobilizzata con il gesso. Però mi risulta strano che l'ospedale che l'ha dimessa non abbia dato indicazioni in tal senso. Attendo con ansia una sua risposta, grazie.
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Dr. Giuseppe Coli' Ortopedico 2.2k 137
Non conosco la costituzione corporea di sua figlia, il suo peso, se ci sono fattori di rischio... Io le consiglierei consultare il pediatra ed eseguire una buona profilassi, al limite anche con aspirinetta. Ne parli con lui e ci tenga informati
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Ho chiesto al dottore che l'ha operata, mi ha detto che deve fare una siringa al giorno di Fraxiparina 0,4. Evidentemente se ne era dimenticato di menzionarlo nella cartella di dimissioni...Nel foglietto illustrativo di tale medicinale è riportato che i bambini e gli adolescenti non dovrebbero però assumere tale farmaco perchè non se ne conosce la sua tollerabilità ed efficacia. Mi può dire qualcosa in più lei?
La bambina fino a prima dell'iniezione di tale sostanza aveva solo piccoli fastidi alla gamba operata, ma dopo l'iniezione ha iniziato a farle male il piede e la tibia in maniera più consistente. E' da addebitare alla siringa di fraxiparina?
Grazie per la sua gentile e puntuale risposta.
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Dr. Giuseppe Coli' Ortopedico 2.2k 137
Quando è necessaria, la profilassi antitrombotica deve essere eseguita anche in età pediatrica. Non penso che i fastidi che riferisce possano essere imputati alla somministrazione della iniezione, sarà stata una combinazione. Cordialità
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Attivo dal 2008 al 2010
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Grazie dottore Lei è davvero gentile.
Avrei un'ultima domanda: è vero che in casi come questi può esserci un allungamento della tibia dovuta al callo osseo che si formerà e se sì in che percentuale di casi esso si realizza e di quanti mm. o om?
P.S. la bimba ora ha 11 e mezzo e ha avuto l'intervento di sintesi alla tibia fratturata in 3 punti, oltre alla frattura del perone (non sottoposto a sintesi).
Grazie ancora
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Dr. Giuseppe Coli' Ortopedico 2.2k 137
Immagino che l'osteosintesi della frattura di sua figlia sia stata fatta dopo aver ridotto la frattura (in parole povere sia stata bloccata con delle viti dopo aver sistemato la corretta posizione dei monconi di frattura) e pertanto il pericolo che si formi un callo che faccia allungare l'osso NON ESISTE, l'osso del perone non ha funzioni di carico e quindi può anche non essere sintetizzato. Stia serena
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Grazie dottore per la sua gentilezza e preparazione.
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Salve dottore, volevo farle un'altra domanda sempre in relazione alla frattura della tibia e perone di mia figlia.
Ieri, 05/10/2009, ha tolto il gesso, gli è sono stati tolti parte dei punti e gli è stata fasciata la zona interessata, con l'esclusione del bendaggio del piede, che è libero.
Oggi invece il piede si presentava molto gonfio rispetto a ieri. Mi domando è normale? Si può usare qualche pomata od altro per diminuire il gonfiore? Deve continuare a predere la fraxiparina 0,4?
A giorni inizierà la fisioterapia.
Grazie come sempre per la sua cortese risposta.
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Dr. Giuseppe Coli' Ortopedico 2.2k 137
Deve assicurarsi che la fasciatura messa non sia troppo stretta e quindi non freni il ritorno venoso. Quando è ferma è sempre preferibile tenere la gamba in alto e la Fraxiparina è necessario usarla fino a quando non caricherà completamente sull'arto. Localmente può giovarsi di creme che contengano eparinoidi e fibrinolitici, chieda al suo medico curante. Cordialità
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Salve dottore, oggi ho ritirato la radiografia ad un mese esatto dall'intervento di mia figlia a tibia e perone. Volevo sapere Lei cosa ne pensa in merito e quanto tempo ci vorrà per la completa calcificazione e se dovrà portare per sempre le viti che fissano la tibia e il perone. Grazie come sempre della Sua risposta:

" Postumi di frattura diafisaria distale (iuxta-metafisaria) della tibia stabilizzata chirurgicamente con impiego di mezzi di sintesi interna (tre viti) in via di consolidamento definitivo con buona apposizione dei frammenti principali che si presentano in asse.
Postumi di frattura diafisaria distale (sovramalleolare) del perone stabilizzata chirurgicamente con impiego di mezzi di sintesi interna (filo di Kirschner) in via di consolidamento definitivo con buona apposizione dei frammenti.
Conservati i rapporti articolari.
Non evidenza di calcificazioni delle giunzioni osteo-tendinee in corrispondenza della inserzione calcaneare del tendine del tricipite, e della aponevrosi plantare"
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Dr. Giuseppe Coli' Ortopedico 2.2k 137
Gentile signora, il referto della radiografia è proprio positivo. Le fratture sono descritte in buona fase di consolidazione e penso che tutto si potrà completare nel giro di qualche settimana. Immagino che le abbiano detto di caricare gradualmente sull'arto per recuperare progressivamente le normali abilità. I mezzi di sintesi possono essere asportati tranquillamente fra qualche mese. Cordialità
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Attivo dal 2008 al 2010
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Salve dottore, desidero ringraziarLa per la sua gentilezza nel rispondere alle mie domande. Avrei ancora un consiglio da chiederLe:

mia figlia, operata l' 11 settembre c.a. per triplice frattura scomposta alla tibia e perone, ha iniziato da circa 40 giorni la fisioterapia eseguendo training deambulatori del passo e rieducazione motoria attiva e passiva. Le chiedo se è il caso di intraprendere altri esercizi o terapie, oppure va bene come stà facendo.

Grazie
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Dr. Giuseppe Coli' Ortopedico 2.2k 137
Oltre alla fisioterapia in corso, ritengo che fare della cyclette, anche a casa, possa contribuire a recuperare la mobilità completa della caviglia e rinforzare la muscolatura. Vi auguro un BUON AVVENTO, cordialità