Scintigrafia

Caro utente,

l'edema subcondrale dell'osso visibile alla RMN è un fenomeno molto comune nelle sindromi dolorose del ginocchio, e può essere trattato in diversi modi a seconda dell'estensione e dell'aspetto alla risonanza.
Per questo motivo non riesco proprio a capire le parole del radiologo, e neppure la necessità -da parte del chirurgo- di dover approfondire gli accertamenti con una scintigrafia.
Il referto della scintigrafia, così come riportato, mi pare scarsamente significativo e del tutto compatibile con un quadro di sovraccarico mediale doloroso.

Evidentemente l'ortopedico deve aver avuto qualche buon motivo per prescriverle questo esame di III livello. Provi ad interrogarlo in tal senso.

Distinti saluti

Dr. Emanuele Caldarella

Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it

La ringrazio per la celere risposta. Purtroppo l'ortopedico che mi ha visitato e il mio medico di base non sono stati molto chiari. L'ortopedico mi ha chiesto eventuali malattie e io ho risposto di essere fabica e di essere portatrice sana di anemia mediterranea,sono originaria del sud, quindi entrambe le cose da noi sono molto comuni. Entrambe asintomatiche per me. Il dubbio dell'ortopedico era quello che il risultato della radiografia potesse avere attinenza con queste due cose visto che non sembrava conoscere le due "malattie" ma anzi confonderle fra loro. In effetti, ripeto, mi diceva che dal punto di vista di sua competenza c'era solo il menisco mediale lesionato. Il mio medico di base leggendo il referto della scintigrafia dice che ci sono delle cellule che stanno lavorando in modo diverso nella zona citata e che bisogna accertarsi su quale sia la causa, lasciando sottintendere che ci possa essere qualcosa di non legato al menisco. Ora, io sono assolutamente ignorante in materia, ma visto che la zona corrisponde a quella subito sopra il menisco l'ho interpretato come una sorta di sollecitazione a causa della lesione. Può essere questa una interpretazione corretta, visti i referti e visto anche gli esami del sangue che sono assolutamente nella norma?
La ringrazio ancora, mi scuso se mi sono dilungata ma sono in ansia in attesa della visita vera e propria dall'ortopedico.
Buonasera.

Può essere sicuramente una spiegazione.
Fenomeni del genere sono molto comuni, come le dicevo.
Ma aspettiamo il giudizio dell'ortopedico sugli esami.

Ci faccia sapere.

Buongiorno,
sono stata dall'ortopedico e la sua proposta è quella di fare un' ulteriore risonanza magnetica al femore, meglio se con metodo di contrasto, per capire se è necessario poi eseguire una biopsia nella parte segnalata dalla scintigrafia. Nel chiederLe un consulto io ho semplicemente riportato la parte del referto della prima risonanza che il medico stesso mi diceva indicare qualcosa di strano. Le riporto ora il referto completo, magari potrebbe essere utile per capire perché il mio ortopedico voglia fare ulteriori analisi. Ci tengo a precisare che dopo il secondo consulto ortopedico mi hanno indirizzato verso un ortopedico oncologico, ed è lui che ora vorrebbe fare ulteriori analisi.
Ecco il referto della risonanza:
"Limitate manifestazioni gonartrosi che con riduzione in ampiezza delle interlinee articolari femoro-tibiali e femoro-rotulee e fenomeni di condropatia degenerativa associati espressi da ridotto spessore e irregolarità delle cartilagini articolari.
In corrispondenza del III° distale della diafidi femorale è presente un’ampia area di disomogeneità del segnale di risonanza della struttura ossea compatibile con fenomeni di riattivazione del midollo rosso, non in armonia con l’età della paziente che potranno meritare una correlazione con i parametri ematochimici ad escludere una patologia proliferativa sistemica.
Ispessimento di pliche sinoviali sopra e infrarotuee.
E’ presente versamento intra-articolare
Il menisco interno appare strutturalmente alterato nel corno posteriore e passaggio con il corpo ove di descrive una sottile stria di accentuazione di segnale a configurare fenomeni di slaminamento e possiblie microfissurazione attualmente composta della fibrocartilagine meniscale nella sede indicata.
Nei limiti di norma il menisco esterno.
Conservata la continuità dei legamenti collaterali e crociati.
Note di enteropatia all’inserzione patellare del tendine rotuleo.
Lieve ispessimento con accentuazione di segnale di tessuti molli antistanti la rotula e del tendine stesso come per fenomeni di cellulite e iniziale borsite pre-pastellare.
Minimo versamento nella borsa del gastrocnemio-semimembranoso."

Pensa che sia giusto il percorso che sto facendo? L'idea dell'ortopedico è quella di andare per gradi, escludendo prima le ipotesi più gravi arrivando via via a quelle più semplici. Se può esserLe utile saperlo, il dolore al ginocchio è iniziato intorno a metà agosto, io ho continuato a svolgere normalmente la mia vita, facendo anche ginnastica e lavorando (quindi sollevando pesi e quant'altro), finché poi il dolore è diventato molto forte e si è espanso dal ginocchio anche al femore. Sto seguendo una dieta che esclude latticini, lievito (quindi tutti i prodotti da forno) e molte verdure a causa di un intolleranza alimentare che mi provoca disturbi a livello intestinale.
Allo stesso tempo, se dovesse essere utile, ho fatto nel mese di Luglio un trattamento drenante anticellulite, con delle piccole scosse elettriche proprio nelle gambe. Sono informazioni che magari non hanno attinenza ma le elenco così da capire se possano essere utili.
La ringrazio vivamente,
resto in attesa di una sua gentile risposta.

Gentile utente,

sinceramente non saprei che dire. Questo è proprio uno di quei casi in cui il consulto on-line può davvero fare poco...
Evidentemente se i colleghi che l'hanno visitata -e il chirurgo oncologico- hanno deciso di fare determinati accertamenti, significa che con la visita diretta hanno avuto degli elementi che a me, da qui, mancano. Letto così, il primo referto (Si evidenzia un'area di patologica debole iperattività in corrispondenza del condilo femorale mediale a destra) sembra un normalissimo sovraccarico mediale.

Nel post successivo aggiunge la localizzazione spaziale: "In corrispondenza del III° distale della diafidi femorale è presente un’ampia area di disomogeneità del segnale..."

Ecco perché non capivo. L'iperattività a livello del condilo femorale mediale è il sovraccarico. Invece, quello che ha spinto il chirurgo a richiederLe gli ulteriori accertamenti si trova in tutt'altra sede, cioè nel terzo distale della diafisi.

Cioè due fenomeni che probabilmente non sono affatto collegati.
Ci tenga informati quando avrà ulteriori riscontri dagli accertamenti.

Distinti saluti

Buonasera,
alcuni giorni fa ho eseguito la risonanza magnetica come prescritto dall'ortopedico.
Mi è stata fatta una risonanza magnetica comparativa dei ginocchi. Non è stata fatta con il m.d.c perchè non ritenuta, al momento dell'esame, necessaria.
Ecco il referto della risonanza:
Esame eseguito in proiezione coronale e assiale con opportune sequenze.
Si rileva bilateralmente la presenza di midollo osseo di tipo rosso nelle diafisi di entrambi i femori, con aspetto simmetrico nei due lati.
La riattivazione del midollo osseo a livello scheletrico è compatibile con la patologia di base della paziente (favismo con anemia emolitica).
Nelle immagini sul piano assiale si documenta una discreta sublussazione esterna di entrambe le rotule.
Non si riconoscono altri reperti significativi.
Come cura mi è stato prescritto dal mio ortopedico della laserterapia (10 sedute) e magnetoterapia (10 sedute).
Chiedo gentilmente un suo parere sul percorso che devo effettuare.
La ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità.
Resto in attesa di una sua gentile risposta.

Gentile utente,

siamo di nuovo al punto di partenza. Il referto di questa RMN non fa menzione di anomalie. Non cita neppure la meniscopatia che sembrava essere assodata.
In ogni caso la terapia che Le è stata prescritta mi sembra adeguata per il Suo problema.

La invito inoltre, nel rispetto delle linee guida, a non inviare richieste multiple sullo stesso caso.

Distinti saluti

Gentile Dottor Caldarella,
mi scusi per il fraitendimento venutosi a creare per un mio errore.
Ho sbagliato nell'inserire il testo, pensando che arrivasse a lei, infatti, ho scritto soltanto l'ultima parte, sopra citata, e solo dopo mi sono accorta dell'errore.
Naturalmente il medico che mi ha risposto non capiva la mia patologia perchè non menzionata e ne richiedeva un approffondimento.
Spero possa capire che è stato soltanto un errore.
La ringrazio per la disponibilità e mi scuso ancora.

Nessun problema, può capitare.

Distinti saluti