Chiarimenti trattamento frattura malleolo peroneale sx

Salve, scrivo per chiedere un parere sulle procedure adottate per curare una frattura al malleolo peroneale sx. Ho 30 anni e il 16/11 sono caduta piegando in modo anomalo la caviglia sinistra. Inizialmente avevo dolori per tutta la gamba dal bacino in giù, poi localizzati alla caviglia e parte del polpaccio (esterno), pensavo fosse una distorsione che un amico fisioterapista mi ha fasciato stretta da tenere per 3 giorni con cui potevo camminare,io però non ci riuscivo perchè sentivo dolore.Tolta la fasciatura ha iniziato a gonfiarsi e a diventare livido. Dopo diversi giorni il dolore non passava e ho fatto delle lastre il 26/11 dalle quali risultava la frattura. Al P.S. mi fanno un'ingessatura semirigida perchè la caviglia era gonfia, divieto di carico e iniezioni di Clexane 4000, 1 al giorno fino a che toglierò il gesso. Il 01/12 faccio rx di controllo e applico stivaletto gessato, sempre con divieto di carico. Prossimo appuntamento il 15/12 per mettere il tacco per iniziare a poggiare il piede a terra. Trovo però un altro medico che dopo le lastre di controllo decide di non mettermi il tacco, anzi dice che dal giorno della frattura non deve passare più di un mese che il gesso va tolto e quindi mi da appuntamento al 22/12 per la rimozione, nel frattempo dice che non posso ancora poggiare il piede a terra anche perchè la frattura è obliqua e che però dopo aver rimosso il gesso potrò camminare normalmente. Ci tengo a precisare che provo dolore alla caviglia, soprattutto la mattina, e che dalle rx che ho fatto ieri mi sembrava si vedesse ancora la frattura (le ritirerò tra qualche giorno con il referto del medico). Ora io mi trovo un pò spiazzata, un dottore dice di mettere il tacco iniziando gradualmente a caricare l'arto, un altro dice di non caricarlo affatto, di rimuovere il gesso il prima possibile e dopo la rimozione potrò camminare da subito. Vorrei gentilmente sapere qual'è la procedura più giusta da seguire secondo voi visto che la visita di ieri mi ha solo confusa.. e non poco! Vi ringrazio per l'attenzione.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Non è possibile scegliere a distanza un tipo di trattamento senza vedere le rx vecchie e nuove e senza aver valutato direttamente il piede.
La scelta di concedere o meno il carico dipende dal tipo di frattura, dal grado di consolidazione raggiunto, ma anche dall'esperienza dell'ortopedico, dalle condizioni del paziente, ecc ecc. Ad esempio, il fatto che Lei sia in sovrappeso può, ma solo in teoria, invitare a maggior prudenza.
L'unica cosa che posso consigliare è di affidarsi all'ortopedico che Le ispira maggior fiducia oppure di sentire un secondo parere presso un ortopedico esperto. Non dimentichi di portare con sè rx vecchie e nuove.
Aggiungo che le iniezioni sottocute dell'eparina a basso peso molecolare vanno praticate fino alla ripresa completa del carico libero, cioè senza bastoni, e non solo fino alla rimozione del gesso.
Se dovesse capitare un'altra volta (speriamo di no !) a Lei o a un conoscente, eviti "l'amico fisioterapista" che prende iniziative che non gli spettano e si rivolga al Pronto Soccorso, per non perdere inutilmente tempo prezioso.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio dottore per la sua risposta chiara. Capisco che senza vedere le lastre non può dirmi nulla ma è giusto quello che mi ha detto il secondo medico, cioè che il gesso va portato fino ad un mese dalla frattura e non oltre? E se la frattura non si è ancora consolidata del tutto è giusto togliere il gesso?
La ringrazio e mi scuso per le tante domande.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Il gesso va portato fino a che è necessario: non ci sono scadenze.
Se la frattura non è sufficientemente consolidata, l'asportazione del gesso può esporre a rifrattura o a ritardo della consolidazione.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Grazie Dr Donati per la sua attenzione.
Mi è stato molto utile poiché il secondo medico metteva proprio delle scadenze (oltre 30 giorni dalla frattura non si può portare il gesso, senza far riferimento al consolidamento della frattura ecc.. e la decisione di non mettere il tacco, da come ha parlato mi ha fatto capire non dipendeva da nessuno di quei fattori che lei ha elencato sopra ma dal fatto che secondo lui il gesso era proprio da rimuovere).
Nonostante io sia andata al p.s. 10 giorni dopo la caduta il giorno delle prime rx la frattura c'era e io penso che è da lì che bisogna partire (tenendo sempre in conto il giorno della caduta e che ho camminato), ma di certo io non sono un dottore ne tanto meno un ortopedico però da ignorante in materia questa procedura mi è parsa strana.
Domani ritirerò le ultime lastre e chiederò un parere ad un altro ortopedico, portando con me tutte le rx che ho fatto finora, e vedremo ..io da paziente spero di toglierlo il prima possibile ma di sicuro non voglio rischiare una nuova frattura.
La ringrazio ancora tanto per avermi chiarito la situazione e le auguro buone feste.