Dismetria

salve,
mi è stata diagnosticata a 33 anni la dismetria degli arti inferiori dovuta a un femore più corto di circa 9 mm-1 cm. Io me ne sono accorta quando sono subentrati dolori alla schiena e al collo e successivamente ho cominciato anche a sentire, mentre camminavo, l'appoggio diverso fra le due gambe che mi dà ancor più fastidio dei dolori perchè, anche se non si vede all'esterno, mi dà la sensazione di essere claudicante. Da allora ne ho fatte mille: chiropratica, posturologia, fisioterapia...tutto mi ha fatto star bene qualche mese ma non ho raggiunto grandi risultati nel tempo. Un ortopedico mi ha anche messo una mezza soletta di 1cm che mi ha fatto star peggio che meglio: ho avuto parestesie alle dita del piede e complicazioni al ginocchio poi passate quando me la sono tolta dopo 4 mesi. Inoltre ho capito che la soletta aggrava la sensazione di squilibrio quando non la si tiene: considerato che sono una ragazza giovane ho tante scarpe soprattutto estive in cui non può essere applicata, in casa viaggio scalza, faccio lunghe passeggiate al mare sempre scalza e scendere da uno scalino come quello dà ancora più problemi...per cui ho preferito strade di compensazione muscolare. Inoltre molti hanno detto che la soletta non è consigliata dalla letteratura medica almeno fino al centimetro e mezzo. La domanda è semplice: ammesso che fra le tante figure che mi hanno seguito abbia trovato medici che hanno sbagliato, qual'è la strada giusta da seguire fra queste per chi ha problemi come il mio?
grazie
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66 47
La differenza di lunghezza degli arti e' normale. Fa parte delle varianti anatomiche fino ai 2 cm. e viene compensata con rialzi interni alla scarpa. Dopo puo' essere un problema il rialzo che va suddiviso tra parte interna ed esterna della scarpa, ma sono soluzioni tecniche facilmente eseguibili ovunque. Dopo i 4-5 cm si prende in considerazione l'intervento di allungamento.
Ma la cosa da chiarire e' che i disturbi da lei riferiti non hanno nulla a che fare con l'ipometria di un arto. Esistono milioni di persone con differenze di lunghezza come o maggiori della sua senza nessun problema.

Inoltre, se guarda bene, anche gli arti superiori quasi sempre non sono perfettamente simmetrici. Ma non se ne accorge perche' non ci cammina sopra come gli animali quadrupedi...
Infatti dalla embriogenesi fino allo sviluppo scheletrico dopo la nascita gli arti sono programmati per crescere con lo stesso nucleo genetico di informazioni (genotipo) , ma andando avanti nelle differenziazione cellulare possono variare nella loro espressione cliniche (fenotipo) per l'influenza ambientale e il diverso stimolo meccanico indotto.
In poche parole il genotipo di un individuo è dato dal suo corredo genetico, è ciò che è "scritto" nel DNA contenuto nel nucleo di tutte le sue cellule ed è quindi immutabile. Il fenotipo, invece, è l'insieme dei caratteri che l'individuo manifesta: dipende dal suo genotipo, dalle interazioni fra geni e anche da fattori esterni; dunque può variare.

Inoltre e' da sapere che gli arti non si allungano in modo simmetrico durante l'accrescimento, ma a "scatti" e "inseguendosi". Dunque con una programmazione affatto lineare tra i due lati del corpo.

Parlare dunque di "diagnosi di dismetria di 9 mm" come se fosse una malattia e' un errore. Questa condizione NON e' una malattia, ma rientra tra le varianti anatomiche NORMALI. Lei e' un donna anatomicamente normale per quanto attiene la lunghezza dei suoi arti. Il suo malessere dipende da altro e andra' valutato dal suo medico curante di per se' senza cercare per la sua dorsalgie e cervicalgia responsabilita' lontane anatomicamente e funzionalmente.
Cordialita'
Dr. A.Valassina

Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante

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dopo
Utente
Utente
ammesso che sia normale e che qualcuno con ipometria più accentuata non ha problemi, rimane che io cammino così male che sento addirittura il diverso appoggio fra la gamba dx e sx e la schiena mi si è accorciata dalla parte più corta tanto che ho una piccola scoliosi di conseguenza...Mi scuso per la descrizione non tecnica ma spero mi abbia capito!
comunque lei mi consiglia di rivolgermi ad un ortopedico e subire il rialzo interno molto scomodo in ciabatte, infradito e sandali (oltre che accentuare la differenza se scalza) o sono possibili altre strade per compensare dato che, come anche lei dice, 9 mm non sono un granchè?
tutta la spiegazione mi ha fatto comodo per capire il problema ma avrei bisogno cortesemente di essere indirizzata.
grazie ancora
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66 47
A Firenze ci sono centri di eccellenza in Ortopedia e Traumatologia. Non avrà problemi ad avere diagnosi e consigli adeguati al suo problema.
Cordialità
Dr. A. Valassina
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66 47
Mi permetta una precisazione per non lasciare adito a dubbi.

Non esistono "scoliosi" per la presenza di differenze di lunghezza.
La scoliosi e' una malattia deformante evolutiva da causa ignota, ma di cui si conosce molto bene che:
a) e' a carattere familiare
b) e' a partenza da una torsione interna del corpo vertebrale a cui segue subito dopo una rotazione tra i corpi vertebrali che da' origine alla curva = la malattia e' intrinseca alla colonna!
c) e' una curva rigida e NON si corregge con un rialzo.

Nelle differenze di lunghezza invece, a causa dell'ovvia obliquita' del bacino, dunque del sacro e dunque di L5 si crea una curva lombare SENZA deformita' torsionale delle vertebre, quindi secondaria alla posizione obbligata della pelvi.
a) non c'e familiarita';
b) non c'e' torsione, ne' rotazione;
c) questa curva NON e' rigida si corregge facilmente con un rialzo.
Per questo motivo noi NON definiamo queste curve "scoliosi" bensi' atteggiamenti secondari.