Edema tibia e femore

Buongiorno,

ho 27 anni e in data 09.04.08 ho subito un trauma distorsivo e contusivo al ginocchio sinistro. Il giorno seguente al pronto soccorso la radiografia ha dato il seguente esito:

"Non si osservano immagini da riferire a lesioni di natura traumatica attuale a carico dei segmenti ossei in esame. Opacamento del recesso sottoquadricipitale come per la presenza di versamento articolare. I rapporti articolari sono regolari."

Mi è stato aspirato un emartro di 15cc e all'esame clinico è stato rilevato un dolore pressorio mediale come da meniscopatia mediale e/o distrazione LCM.
Mi è stato praticato un bendaggio che ho tenuto per una settimana e mi è stata prescritta una RMN effettuata in data 29.04.08 che ha dato il seguente esito:

"Esame eseguito mediante scansioni SE T1, TSE T2/DP FS e STIR sui tre piani dello spazio.
Si apprezza marcata iperintensità di segnale in corrispondenza di tutta la porzione posteriore del piatto tibiale, dell’angolo anteromediale del piatto tibiale e della porzione posterosuperiore del condilo femorale laterale da riferire ad edema intraspongioso post-contusivo.
In corrispondenza della porzione posteriore del piatto tibiale mediale sembra apprezzarsi una piccola soluzione di continuo della corticale ossea, tale reperto è meritevole di valutazione mirata mediante TC.
Regolari per morfologia ed intensità di segnale le fibrocartilagini meniscali.
Continui ed inseriti, regolari nel segnale, i legamenti del pivot centrale e i legamenti collaterali.
Regolari per spessore e morfologia le cartilagini dei comparti femoro-rotuleo e femoro-tibiale.
Distensione fluida della borsa comune del gastroecmio-semimembranoso.
Ipotrofia della troclea femorale mediale.
Modico versamento intrarticolare che si dispone nello sfondato sottoquadricipitale e in sede paracondilare."

Premetto che negli ultimi 10gg ho quasi del tutto abbandonato l'uso della stampella, come suggeritomi dall'ortopedico, e avverto ancora dolore pressorio e a volte anche in movimento all'altezza del menisco mediale e del legamento collaterale mediale, ed in altri punti del ginocchio. Il dolore è comunque sopportabile.
Mi è stata prospettata, per la presenza dell'edema tibiale, la possibilità di una microfrattura non visibile con la RNM.

Il mio lavoro comporta uno spostamento in auto di circa 80 km al giorno ed è un lavoro dinamico. Avendo necessità di riprendere il lavoro il giorno 02.05.2008, ritenete sia fattibile o la cosa può causare un peggioramento?

E' utile l'esecuzione della tac?
Posso continuare a caricare l'arto o è consigliabile attendere ancora?

Ringrazio anticipatamente per la disponibilità.

[#1]
Dr. Nunzio Catena Ortopedico, Chirurgo della mano 479 22 1
gentile signore,
l'edema osseo di cui parla la RM è l'esito del trauma da lei avuto che ha determinato una contusione ossea.
Per quanto riguarda la microfrattura certamente la TC è il metodo migliore per valutarla anche alla luce del fatto che lei continua ad avere dolore.
Le consiglierei di valutare insieme al suo ortopedico la possibilità di eseguire tale esame.
Cordiali saluti

Dr.Nunzio Catena - nunziocatena@gmail.com
Il consulto online non può e non deve sostituire la visita medica

[#2]
Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 938 50 10
Gentile utente
concordo con il collega che forse l'esame TC potrebbe essere utile anche in considerazione della persistenza della sintomatologia locale.
Il trattamento comunque di questo tipo di microfratture è l'astensione del carico che dovrebbe durare circa 30 giorni mentre è consigliabile eseguire l'articolarità del ginocchio in modo programmato e continuo.
L'esame clinico per giudicare l'evoluzione della patologia.
Cordiali saluti

Antonio Mattei

[#3]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Ringrazio molto per la tempestività e i suggerimenti.
Ho ripreso ad usare una stampella in modo che il carico sia parziale e oggi riprendo il lavoro.
La prossima settimana cercherò di farmi vedere da un ortopedico.
Ma per "eseguire l'articolarità del ginocchio in modo programmato e continuo" s'intende fare fisioterapia o cos'altro?
Grazie ancora.
[#4]
Dr. Nunzio Catena Ortopedico, Chirurgo della mano 479 22 1
Gentile signore,
eseguire l'articolarità del ginocchio in modo programmato e continuo significa riprendere in maniera graduale il movimento del ginocchio possibilmente con ausilio di un fisioterapista.
Cordiali saluti
[#5]
dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Ho eseguito visita ortopedica ed esame TC che ha dato il seguente esito

"in corrispondenza del margine posteriore del piatto tibiale mediale si conferma una sottilissima interruzione della corticale ossea che conferma la presenza di una micro frattura da impatto."

Oggi pomeriggio dovrei risentire l'ortopedico.
Quello che mi chiedo é:
- essendo già passati quasi 30gg è possibile/necessario fare ancora qualcosa?
- quanto tempo può volerci perchè mi passi il dolore e per tornare alla vita normale?
- successivamente andranno fatti altri esami di controllo?

Ringrazio sempre per l'estrema disponibilità, ammirevole!

[#6]
Dr. Antonio Mattei Ortopedico, Geriatra 938 50 10
Direi che non ci sia nessun bisogno di trattamenti ulteriori.
Gli esami di controllo sono semplicemente una radiografia a 35-40 giorni dal trauma.
Per il ritorno all'attività normale deve considerare circa 2 mesi.
Cordiali saluti