Soluzione x diastasi acromion claveare

Gentili dottori,
sono un ragazzo di quasi 21 anni, fanatico dello sport. In data 18 sett 07 cado pesantemente sulla spalla sx, riportando quella che si rivelerà come un sublussazione acromion clavicolare. Nonostante i consigli medici il dolore persiste e la funzionalità è limitata. Intraprendo varie soluzioni, vedendo disparati medici (antinfiammatori, fisioterapia ecc.). A fine anno intraprendo un ciclo di proloterapia, unica terapia rivelatasi soddisfacente, che riabilita in gran parte la mia funzionalità.

A giugno 2008 (9 mesi dal trauma) la situazione è questa: riesco a praticare i miei sport con tranquillità (solo il sollevamento pesi crea leggeri problemi) ma ho dolori a riposo, talvolta forti, in zona antero-sup della spalla e dolori anche in zona parascapolare. Mi viene consiglitata rmn da un altro medico, la quale recita:

Stato sincondritico di medio alto grado acromion claveare, con diastasi acromion claveare di circa 5mm , minima attività iperemica delle spongiose dei capi articolari. Note edematose dei legamenti coraco omerale, coraco acromiale e parzialmente dei coraco clavicolari senza franche discontinuità.
Note flogistiche delle strutture capsulo legamentose superoanteriori della spalla, senza evidenti discontinuità, borsa auxilare inferiore dalle pareti ispessite come da note capsulitiche.

Dopo aver visto questo responso iconografico, il dottore è arrivato ad una conclusione per me psicologicamente devastante: la diastasi non è di per sé risolvibile chirurgicamente, mi devo tenere la mia spalla imperfetta a vita, e, soprattutto (parole testuali), certe attività me le devo scordare. La pallacanestro (sport che pratico assiduamente da anni) è una di queste, sollevamento pesi neanche a parlarne. Ovviamente incredulo, ho ribadito al dottore come a 21 anni non mi senta in alcun modo di limitarmi. Ne avessi 10 in più potrei capire, ma in questo momento non posso accettare un simile responso. Mi ha alla fine prescritto tre cicli di laser terapia, ionoforesi con orudis e ultrasuonoterapia con l’obiettivo prioritario di disinfiammare le strutture legamentose interessate do flogosi, di rivedersi ad autunno e di “incrociare le dita”, lasciando comunque intendere un certo pessimismo.

Ora io mi chiedo, sbigottito e depresso da questo esito, quanto invece sia possibile fare, in particolare:
-è davvero impossibile una risoluzione chirurgica? Operazioni come la weaver dunn modificata o la mumford potrebbero servire?
-il responso è davvero così negativo? Rischio davvero di non poter riprendere le mie attività?
-com’è possibile che una diastasi, che mi sembra modesta, causi l’infiammazione di tre tipi di legamenti (coraco omerale, coraco acromiale e coraco clavicolari) quando solo questi ultimi si fissano sulla clavicola?

Ribadisco infine, a costo di suonare testardo o illuso, che mi rifiuto di accettare un simile responso: ho 21 anni, lo sport è la mia vita: basket, portiere di calcio, sollevamento pesi (che non pratico praticamente più dalla data del trauma), suono inoltre la batteria….insomma, io la spalla la uso moltissimo. Sono disposto a fare qualunque cosa per risolvere la situazione.

Grazie.
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Egr. ragazzo, una lussazione acromion-claveare nel giovane ed atleta va quasi sempre operata.
Una sublusszione va operata se crea delle importanti limitazioni funzionali o delle artralgie notevoli e frequenti.
Quindi, faccia potenziamento muscolare, fisiochinesiterapia e quant'altro, ma se non ottenesse nulla o poco con la ionoforesi, con ultrasuoni, laser e correnti diadinamiche, con
le mobilizzazioni articolari, allora è bene che si operi e con buoni risultati. Certamente la spalla di prima non c'è più,ma ovviamente alla funzionante e valida, se Ben operato, avrà una buona spalla funzionante e valida.
Lsci stare la proloterapia, non risolve granchè, ome ha potuto
notare anche in lei, e le infiltrazioni locali di glucosio ed anestetico locale molteplici e molto dolorose, anzitutto generano uno stato infiammatorio sicuro, a detta degli stessi autori, senza essere certo alcun risultato, mai dimostrato nè istologicamente, nè biologicamente nè clinicamente.
Saluti

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

[#2]
dopo
Utente
Utente
innanzitutto la ringrazio dottore per la prontezza della sua risposta. siccome in ormai 9 mesi di dolore ho provato un po' di tutto, senza arrivare a una risoluzione completa, prenderei in seria considerazione un intervento chirurgico.

quindi approfittando della sua disponibilità Le chiedo, quale tipo di intervento chirugico potrebbe aiutarmi? con che conseguenze?

la ringrazio ancora e la saluto