Rachide cervicale? o cosa...rien ne va plus...

Gentili Dottori,

è la seconda volta che mi rivolgo a voi e spero che vogliate essere gentili come la prima volta nell'aiutarmi a risolvere la mia situazione, una situazione abbastanza pesante che si protrae da circa quindici giorni ormai, senza interruzioni.
Tutto è cominciato un paio di giorni dopo il rientro dalle vacanze al mare quando mi sono svegliato al mattino con un forte dolore al collo che si irradiava alla nuca e lungo la colonna vertebrale. Nel quadro generale di dolore si aggiungeva anche annebbiamento della vista e difficoltà di equilibrio, nonchè un generale senso di stordimento. La situazione è rimasta immutata finchè mi sono recato dopo un paio di giorni dal medico di famiglia il quale mi ha prescritto una visita oculistica e mi ha trovato una contrattura del trapezio, nella parte destra, attribuendo a quest'ultima (e la solita cervicale)il disagio nell'equilibrio e il senso di stordimento. Trascorsi ancora un paio di giorni e visto che la situazione sembrava peggiorare con l'aggiunta di nausea (anche se il dolore al collo era sparito o quasi) mi sono recato al Pronto Soccorso dove nell'indecisione generale sono stato visitato e alla fine trattenuto in osservazione fino al giorno dopo. Gli esami del sangue erano a posto, così la pressione e non presentavo febbre. Subito visitato dal neurologo veniva constatato che non presentavo alcuna anomalia e così non emergeva nulla dalla visita oculistica, o meglio l'occhio appariva sano anche se il disturbo visivo permaneva e così il senso di squilibrio. Poco dopo mi veniva fatta una TAC all'encefalo e un EEG, entrambi negativi. Trattenuto per ulteriori approfondimenti il giorno dopo venivo sottoposto a visita presso l'otorino (nulla di anomalo), dal cardiologo (negativo), di nuovo il neurologo che non rilevava ancora una volta nessuna anomalia anche se mi prescriveva un esame dei potenziali evocati visivi. Quest'ultimo risultava negativo. Riportato in PS mi veniva fatto un prelievo di sangue arterioso (valori nella norma) e in seguito venivo dimesso con richiesta di fluorangiografia e campimetria computerizzata. Inutile dire che nessun sintomo era passato, anzi a forza di esami agli occhi ero ancora più stordito e confuso. Qualche giorno dopo effettuavo la fluorangiografia e la campimetria con esito negativo. Passati di nuovo un paio di giorni mi sottoponevo ad una visita oculistica privata che escludendo problemi agli occhi mi consigliava se lo ritenevo una visita presso un naturopata ("perchè spesso ci sono squilibri che nessun esame specialistico riesce a mettere in luce"). Fissato l'appunatamento (che sarà venerdì prossimo) cerco di mettermi tranquillo e inizio la cura dell'oculista a base di un integratore da assumere al mattino e collirio. Non convinto di quanro sta succedendo anche perchè nel frattempo continuo a non stare bene, prenoto una visita da un ortopedico per indagare almeno il problema alla spalla o al collo. Quest'ultimo mi riscontra, oltre ad una già nota malocclusione della mandibola con morso aperto (in seguito a frattura del condilo mandibolare sx e applicazione di placca in titanio nel 2000, curata malamente anche con un apparecchio ortodontico poi abbandonato e un bite) un blocco cervicale, una contrattura allo sternocleidomastoideo, al trapezio e richiede una RX normale cervicale standard e una stratigrafia della cerniera occipito-cervicale in AP e PL (almeno così mi sembra di aver letto), in più durante la visita durata circa quaranta minuti, dice di non essere riuscito a "trovare" o "sentire" la prima vertebra cervicale. Mi congeda dicendomi che almeno questi problemi alla schiena lui può risolverli con dei massaggi mirati. Torno dal mio medico curante per l'impegnativa la quale sostiene trattarsi di esami "inutili" ai fini di qualsiasi diagnostica nel mio caso, e che la stratigrafia è solo un eccessivo bombardamento di radiazioni. Visto il mio sconcerto prescrive allora una risonanza magnetica al rachide cervicale con e senza contrasto che farò sabato prossimo. Dice che i massaggi non possono risolvere il problema nella globalità e mi consiglia piuttosto delle applicazioni di massaggi shiatsu. Nel frattempo, la psicologa che mi segue, mi dice che tutto questo malessere è una sorta di sfogo (semplifico) per il dolore che a causa di annosi problemi famigliari ho sempre soffocato dentro. Mi consiglia di avere pazienza e di abbandonare l'assunzione di integratori o altri ricostituenti che "contribuirebbero ad avvalorare il mio sentirmi malato". A tutt'oggi mi trovo con gli stessi identici problemi di quando sono stato al PS, con l'aggravante che ormai non riesco quasi più a dormire (quando chiudo gli occhi continuo a vedere lampi di luce, striature luminose, flash e scritte, come fossi un computer impazzito) e non riesco più a stare coricato svegliandomi di colpo quando appena riesco a prendere sonno (grazie ad un po' di valium) come colpito da una scossa elettrica.
Ora io chiedo gentilmente a chiunque mi possa aiutare di voi cosa fare perchè sto davvero impazzendo. Ho difficoltà a vedere (messa a fuoco), difficoltà a concentrarmi e seguire discorsi, dolore al collo e alla testa, senso di squilibrio e stordimento, in più enorme stanchezza e sensazione di testa pesante e a volte sdraiato, in particolare con le gambe piegate, leggero formicolio alle gambe.
Tutto questo mi impedisce di avere una vita normale e ogni azione è subito dominata da questo stato di "spaesamento"... Non so più che specialista interpellare... avevo pensato che le mie difficoltà nell'equilibrio (forse anche alla vista?)fossero dovute come ho letto tante volte anche nei vostri consulti ai problemi alla mandibola,al morso aperto, alla postura ma nessuno dei medici che mi ha visto ha mai evidenziato questa relazione, anzi, alcuni l'hanno liquidata come una "nuova moda".
Vi prego aiutatemi perchè sto davvero impazzendo.
Grazie infinite, di cuore.
[#1]
Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Egr. paziente, il suo caso un pò ostico e complesso va analizzato con calma ed accuratezza, considerando anche il suo stato fortemente ansioso.
Cerchi di stare sereno e non angosciarsi che si risolve tutto, c’è rimedio a tutto.
Neanche al …. casinò “ esiste più ….. il …rien ne va plus …..“
Anzitutto la invito a leggere i miei consulti sul rachide cervicale cliccando sul mio nominativo o l'articolo sul forum Minforma del Sito Medicitalia circa " il colpo di frusta cervicale".
Noterà tante problematiche inerenti la sua patologia,tanti disturbi anche senza esserci stato un trauma da contraccolpo cervicale, che possono determinarsi sulla "cervicale" e soprattutto le varie cefalee cervicogenetiche, ossia di origine cervicale.
Legga la " sindrome del simpatico cervicale " e vedrà come molti disturbi corrispondono ai suoi,o i tanti consulti sulla “ cervicale“, patologia troppo spesso valutata superficialmente, e lasciata a se stessa,perché spesso causa di disturbi“ misteriosi “ , ma che poi andando a fondo misteriosi non sono.
Certamente che il rachide cervicale è "il colpevole" di tante turbe al di fuori del collo,turbe insospettabili per i non addetti ai lavori, ma è così.
Lei ha la classica, detta comunemente in maniera popolare e generica, " cervicale " .
Tantissime le cause, come ho già spiegata tante volte nei numerevoli post, che possono instaurare un quadro clinico-funzionale polimorfo, vario, complesso, difforme, con diverse sindromi associate per fortuna non presenti tutte, ma solo alcune.
Le posso dire che già una minima riduzione della lordosi cervicale, con discopatia cervicale o meno, con uncopatia cervicale o meno, naturalmente valutabili radiograficamente anche con le proiezioni dinamiche del rachide cervicale, una lievissima artrosi cervicale può provocare un corteo di sintomi sia su base irritativa e/o compressiva sia su base dis-funzionale e che possono essere :

1° Turbe del simpatico cervicale:o " sindrome irritativa del simpatico cervicale " (turbe del sonno,dell'umore, dell'attenzione,della memoria,della concentrazione,ecc. ecc.
2° Cefalea cervicogenetica di R.Maigne Sovraciliare, Occipitale, Temporo-occipitale
3° Turbe otoiatriche per una sindrome vestibolare da alterazioni
e/o irritazioni dell'arteria vertebrale, l'unico vaso del corpo umano che passa nel contesto di un tessuto scheletrico:
Sindrome vertiginoso-posturale, con alterazioni della marcia, nistagmo positivo, ipoacusia mono o bilaterale, tinniti.
4° Turbe dell'ATM.
5° Turbe sensitivo-motorie ad uno o entrambi gli arti sup. ed alla mano o alle mani.
6° Cervicalgia e/o cervicobrachialgia mono o bilaterale con
sensazioni di stanchezza e pesantezza del collo e del capo.
7° Dorsalgie alte con senso di pesantezza e bruciore alle spalle
8° Turbe visive
Tutto ciò per la particolare peculiarità anatomo-funzionale del distretto cervicale del rachide, per la sua particolare struttura e per le tante importanti strutture allocate nella regione nucale( sistema propriocettivo cervicale, il simpatico cervicale, l’arteria vertebrale ecc. ecc.).
Ma è ovvio che spesso non vuol dire sempre e che tutte le anomalie e le turbe simili o similari descritte sono da imputare obbligatoriamente al rachide cervicale, ma vanno valutate sempre e con attenzione anche dallo specialista del settore di competenza, con il criterio della multidisciplinarietà della patologia.
Vanno distinte infatti le cefalee cervicogenetiche da quelle di altra altra origine( neurologica, internistica e così via), le turbe otoiatriche dipendenti dal rachide cervicale da quelle di competenza specifica dell'otoiatra, le turbe di competenza dell'odontoiatra da quelle odontalgie e turbe disfunzionali dell'ATM di origine cervicale.
Le turbe su base neurogena da quelle turbe neurovegetative dipendenti dal rachide cervicale e così via.
Intanto egr. paziente,per quanto concerne il suo caso clinico, le consiglierei : un'esame radiografico del rachide cervicale e poi esegua un consulto ortopedico e prosegua il cammino terapeutico guidato dal suo medico di base di fiducia e dallo specialista .
Il solo massaggio non può risolvere nulla, qualsiasi sia il tipo e modalità, se vi sono, come è certo, le “ cellulomialgie “ ossia le tante fibrosi cervicali e dorsali dovute alle irritazioni dei rami sensitivi posteriori dei nervi cervicali e dorsali,devono farsi delle manovre precise e specifiche manuali.
E' necessario un consulto specialistico ortopedico-fisiatrico per valutare clinicamente, visitando la sua colonna vertebrale , ogni turba ed ogni funzione.
Segua un ortopedico e sopratutto un valido specialista fisiatra esperto in rachide,in medicina manuale,può risolvere queste problematiche.

Il problema è al 90% cervicale, all'esame clinico la prima e seconda vertebra cervicale NON sono esplorabili, non sono manualmente toccabili, perchè stanno dentro la base cranica .
Ma è chiaro che uno specialista deve conoscere a fondo la SEMEIOTICA CLINICA DEL RACHIDE, cioè le tante manovre cliniche e le differenze tra le tante sindromi.
Spesso sono sindromi vertiginoso-posturali, cervicodorsalgie, turbe del simpatico cervicale, turbe neurovegetative, dovute all'irritazione di tale sistema neurologico e del sistema propriocettivo del collo.
Cure specifiche, appropriate ve ne sono tante e che attuiamo con ottimi risultati.
Non certo quelle relative alla malocclusione o alla postura.
Queste non hanno, sopratutto nel suo caso clinico, alcuna attinenza, come magneti, byte, plantari e similari.
Comunque senza un accurato, approfondito esame clinico semeiologico, sopratutto in questi casi clinici, è impossibile fare una chiara diagnosi differenziale ed impostare delle adeguate e mirate terapie .
Veda di approfondire i consulti specialistici che le ho detto,
Faccia anche un esame ecodoppler dei vasi sopraaortici.
La saluto cordialmente





Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

[#2]
dopo
Utente
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Gentilissimo Professor Caruso,

la ringrazio per la precisa ed esauriente risposta, nonchè per i preziosi consigli.
Sarebbe molto bello se tutti i medici, specialmente di fronte a casi dubbi e complessi utilizzassero quello che lei ha magistralmente definito "il criterio della multidisciplinarietà", mentre purtroppo nella maggior parte dei casi ciascuno si limita ad osservare il proprio ambito senza offrire suggerimenti alternativi o ugualmente necessari.
La ringrazio di cuore per i suggerimenti e per gli approfondimenti che mi ha suggerito. Mi sembra di cominciare, almeno così spero, a capire qualcosa di più su quanto mi accade.
Mi farebbe piacere poterla sentire di nuovo per un parere dopo il primo degli esami in programma, ovvero la risonanza magnetica.
Un cordiale saluto
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