Infatti non accusa dolore neanche al tatto

a mio figlio di anni 17 a seguito di accertamenti diagnostici (radio + eco)gli è stato riscontrato "osseo cartilagineo dell'estremo distale di femore dx - formazione esostotica in corrispondenza del distale della diafisi del femore laterale- non apprezzabile di lesione di tipo traumatica".
Ha chiesto di fare approfondimenti diagnostici in quanto nel cadere durante una partita di basket, toccandosi il ginocchio, ha riscontrato questa neo-formazione ossea. Infatti non accusa dolore neanche al tatto. Le domande sono: (considerato la richiesta di controlli trimestrali fino all'età di 19 anni consigliate dal medico sportivo della società per cui gioca..)quali approfondimenti diagnostici sono da effettuare a seguito di quanto diagnosticato e soprattutto quali posso essere i rischi e/o le cure appropriate per un paziente dell'età di mio figlio?
ringrazio anticipatamente
simone
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Dr. Massimo Ziletti Ortopedico 108
Gentile utente,
consiglio un approfondimento diagnostico con TAC o RMN.
Se si conferma la diagnosi, si tratta di patologia benigna che può avere indicazione a trattamento chirurgico in caso crei disturbi, per la sede o per le dimensioni.
Cordiali saluti.

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Dr. Simone Cigni Ortopedico, Chirurgo della mano 711 7
Eseguirei senz'altro un'approfondimento TC inizialmente, valutato il quale si può procedere alla terapia del caso o ad ulteriori esami strumentali.
Cordialmente

Dr Simone Cigni

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Dr. Andrea Salvi Ortopedico 104 3
Gentile utente,
l'esostosi solitaria,come è il caso di suo figlio, è formata da cartilagine matura che può essere completamente quiescente o provocare sintomatologia per compressione sui vasi sanguigni, sui nervi o sui tendini. Talvolta il dolore può aumentare progressivamente con le dimensioni dell'esostosi, ed allora è sospettabile (molto raramente !!!) un evoluzione in senso maligno. A questo proposito molto utile è la TAC, che permette di caratterizzare la neoformazione nei confronti delle strutture ossee vicine (ovvero l'eventuale compenetrazione) e, similmente, la RMN, che consente di misurare il cappuccio di cartilagine posto intorno alla neoformazione, permettendo inoltre una diagnosi ancor più accurata della TAC nei confronti di casi in cui sia presente sintomatologia dolorosa. Perciò consiglierei entrambi gli esami TAC e RMN.
Cordiali saluti.

Dott. Andrea Salvi
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