Frattura scomposta pluriframmentaria primo metacarpo

Salve,
il 18 settembre scorso sono stato operato al pollice della mano dx per una brutta frattura scomposta pluriframmentaria.
Mi sono stati applicati 5 fili di Kirschner. Il chirurgo che mi ha operato purtroppo ha avuto non poche difficoltà nel ricomporre l'articolazione. I frammenti ossei tendevano a sbriciolarsi ulteriormente. La capsula articolare gravemente danneggiata. Ho tenuto una valva gessata per 47 giorni e solo negli ultimi 7 giorni mi sono stati rimossi i fili.
Ho cominciato da poco sedute di fisioterapia, però il pollice è molto gonfio, pulsa, è bloccato e soprattutto dopo rx di controllo, la frattura anche se in risoluzione, è ancora aperta.
Sinceramente queste sedute sono molto dolorose ed ho notato che la pelle nella zona della cicatrice (4cm), ha come fatto "un'aderenza".
Così oltre alla non flessione/estensione dell'arto c'è anche opposizione causata da questa aderenza (non credo sia tendinea, ma non ci giurerei)
Nel caso la fisioterapia non avesse buon esito, come sbloccare l'arto senza dover ricorrere nuovamente ad intervento chirurgico?
Esistono altre terapie per facilitare la riabilitazione dell'arto?

Grazie per l'attenzione
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Immagino che la frattura sia alla base del metacarpo. Devo dire che l'evoluzione è abbastanza normale: una frattura così complessa e che interessa l'articolazione comporta problemi di rigidità articolare, soprattutto nell'immediato. A mio parere deve proseguire la fisioterapia facendosi controllare periodicamente sia dal chirurgo che L'ha operata, sia dal Fisiatra che segue la riabilitazione. La frattura di un osso lungo della mano in genere dopo 7-8 settimane può sembrare alle radiografie ancora non consolidata, ma in realtà si è formato un tessuto cicatriziale fibroso che prelude alla guarigione. Non si preoccupi per l'aderenza della cicatrice: si risolve con la fisioterapia (massaggi di scollamento, ultrasuoni in immersione, ecc). Mi auguro che la ripresa della motilità possa essere, alla fine delle cure, ripristinata, ma devo dire che una frattura articolare difficilmente guarisce senza lasciare una diminuita escursione articolare.
Spero di essere stato esauriente
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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dopo
Utente
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Dottor Donati,
La ringrazio della risposta molto esauriente.
Però il mio pessimismo, suffragato da ciò che vedo con i miei occhi, mi porta a pensare che nel tempo non ritornerò ad avere un'escursione accettabile.
La frattura transarticolare alla base di F1 del primo dito, non migliora per nulla. Non pretendo miracoli immediati, ma già si è ventilata l'idea di sblocco mediante nuovo intervento oppure attraverso azione cruenta "a mano" in anestesia locale.

Proprio in riferimento a quest'ultima, cosa ne pensa?

Anche se trattasi di pollice, forzare l'articolazione potrebbe causarmi una nuova frattura?
Come consigliato dal chirurgo e dal fisiatra, continuo a fare gli esercizi a casa, fino alla soglia estrema del dolore. Il risultato che ottengo è un gonfiore ancor più intenso e dolore persistente nelle ore successive. Il guadagno di escursione è di pochissimi gradi.
Non giovano nemmeno le docce scozzesi.
Forse esagero con la preoccupazione, ma almeno riuscissi a vedere un margine di miglioramento, sarei meno pessimista.
Mi scuso per la lungaggine del post, e La ringrazio nuovamente.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Non è possibile dare un parere senza aver valutato bene la mano e visto le radiografie. E' importante anche escludere l'algodistrofia riflessa, una frequente complicazione che si manifesta con gonfiore e dolore e con segni radiografici specifici. Si affidi a un Chirurgo della mano, eventualmente senta un secondo parere, prima di provedere a mobilizzazione dell'articolazione, manovra non esente da rischi.
Ci faccia sapere l'evoluzione
Cordiali saluti