Body building e protesi anca

Salve mi chiamo Giulia ho 32 anni e lo scorso novembre mi sono sottoposta ad un intervento di artroprotesi totale dell'anca destra. Mi sono già ripresa completamente ed ho finito la fisioterapia, da un mese sono tornata in palestra e mi sono fatta fare un programma leggero di "reinserimento" diciamo. Adesso è arrivato il momento di fare il cambio scheda e di iniziare a "spingere" un po', ma ho paura di danneggiare la protesi non sapendo cosa è giusto o sbagliato, inoltre ho artrosi anche all'altra anca e vorrei salvaguardarla il più possibile per ritardarne la protesi.
Ciò che vi chiedo è questo: fin dove mi posso spingere? Secondo voi posso fare squat, affondi, stacchi, ponte per i glutei ecc. oppure sarebbe meglio di no? E se si, quali è meglio fare e quali non sono proprio indicati?
Scusate se faccio tutte queste domande, ma mettermi in contatto con il chirurgo che mi ha operata è praticamente impossibile ed io vorrei evitare di peggiorare la mia situazione, proprio adesso che sono guarita dopo tutti questi anni di dolore e dopo l'intervento.
Grazie fin da subito a chi mi vorrà rispondere.
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Gentile Giulia,

un intervento di protesi d'anca, se correttamente effettuato ed in assenza di complicanze, soprattutto se eseguito con alcune accortezza di risparmio tissutale (utilizzo di vie d'accesso rispettose della muscolatura, protesi di piccole dimensioni, etc...) Le dovrebbe consentire di praticare quasi ogni attività praticamente senza limitazioni.
Tuttavia non conoscendo il Suo specifico caso, sarebbe per me scorretto darLe delle indicazioni: solo il Suo chirurgo sa di preciso cosa è stato fatto e quali limitazioni (se ci sono) Le si devono applicare. Quindi temo proprio che dovrà trovare il modo di mettersi in contatto con il Suo chirurgo....
Mi dispiace di non poter essere di maggiore aiuto e congratulazioni per la Sua "nuova vita" dopo anni di dolore.

Distinti saluti

Dr. Emanuele Caldarella

Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it