Carcinoma laringeo-transglottico

Egregi medici,
scrivo per sottoporvi il quadro clinico di mio padre e chiedere consiglio d’intervento.
A mio padre di 65 anni (in passato forte fumatore), con ictus ischemico avuto all’età di 59 anni (rimasto paralizzato la parte dx senza perdita della parola), è stato diagnosticato nel maggio 2010 un carcinoma laringeo-transglottico metastasi linfonodale latero cervicali dx. Tracheostomizzato, sempre nel maggio 2010, ed eseguito contestualmente esame istologico dal quale è risultato un carcinoma squamoso scarsamente differenziato.
In giugno 2010 è stata applicata PEG per evidente impossibilità ad alimentarsi per via orale.
Giudicato inoperabile a causa della condizione carotidea (che ha generato l’ictus pregresso) è stato sottoposto a ciclo di radioterapia (35 sedute) in sostituzione dell’intervento chirurgico (luglio-agosto 2010).
Le terapie sono state ben tollerate e nella visita di controllo di dicembre 2010 è stata riscontrata regressione tumorale.
Proseguendo l’iter di controllo ed essendosi nel frattempo presentati una serie di disturbi è stato sottoposto in data 16 marzo 2011 ad una TAC al collo con liquido di contrasto il cui esito è stato:
ipodensità per componente necrotico colliquativa cranialmente non dissociabile dalla base della lingua, che si estende contro lateralmente alla linea mediana che è responsabile anche per verosimile associato edema di ostruzione aerea. Importante tumefazione delle parti molli a livello mascellare sx. Linfonodi colliquati in laterocervicale sx, noduli ipodensi tiroidei.
Cosa ci consigliate di fare? Ci sono possibilità di guarigione?
Grazie per la disponibilità. Cordiali saluti
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Dr. Ivano Bruno Bertetto Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 502 19
Gentile signora,
premetto che è molto difficile risponderle senza poter visitare suo padre, nè vedere le immagini TC e tutta la relativa documentazione.
Se l'intervento di laringectomia totale e svuotamento latero-cervicale non è stato effettuato a causa del problema carotideo, ma è stata solo effettuata una tracheotomia per consentire la respirazione, la radioterapia in questi casi può avere due scopi: 1 la riduzione della massa tumorale ai fini di poter effettuare l'intervento, 2 la riduzione del tumore anche se il paziente non può essere operato, ai fini di risolvere al meglio, il più a lungo possibile, i sintomi.
Ora, a fronte della riferita regressione tumorale che riferisce, bisogna valutare anche con un visita ORL e fibroscopia laringea come è la situazione. I linfonodi potrebbero essere 'colliquati' anche perchè invasi dal carcinoma, segno di persistenza delle metastasi nel collo già documentate, ed in questi casi bisogna vedere se suo padre è diventato operabile, o se necessita di altri cicli di terapia nel caso in cui l'intervento fosse comunque controindicato. Per questo le consiglierei di far rivalutare suo padre ai chirurghi che lo hanno seguito, o comunque presso i servizi ORL del S.Maria degli Angeli a Pordenone, oppure del S. Maria della Misericordia a Udine, per chiarire nei dettagli l'iter da seguire.
Un cordiale saluto

Dr. Ivano BRUNO BERTETTO

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Utente
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Gentile Dott. Bertetto,
la ringrazio per la tempestività con cui ha risposto.
Abbiamo svolto la visita di controllo presso l'Azienda Ospedaliera che lo sta seguendo(tra l'altro una delle strutture da lei consigliate)dalla quale è emersa una situazione molto diversa rispetto a quella di tre mesi fa e in particolare si è registrata una progressione della malattia.
Dal punto di vista clinico permane la situazione di inoperabilità e purtroppo l’attuale debolezza fisica non consente di proporre altri cicli di radioterapia o cicli di chemioterapia.
Non so se lei può darci qualche altro suggerimento.
Grazie ancora per la disponibilità, cordiali saluti.
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Dr. Ivano Bruno Bertetto Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 502 19
Cara signora,
la situazione che mi descrive si presenta molto difficile. L'estensione della malattia è aumentata nonostante la radioterapia seguita lo scorso anno, in quanto evidentemente non c'era stata guarigione ma soltanto una regressione parziale della malattia. Se, nonostante questa regressione, l'intervento non è indicato per il problema carotideo, l'unica terapia valida rimarrebbe quella chemio o radioterapica, ma come i colleghi vi hanno già suggerito, è necessaria una condizione fisica non troppo debilitata per poterle intraprendere. Purtroppo non conosco terapie alternative a queste di cui sopra, ai fini della guarigione dalla malattia tumorale; nè sono a conoscenza di ciò che vi sia stato detto dai colleghi ospedalieri: a mio avviso la cosa più importante da fare, a questo punto, è seguire suo padre nel progredire della malattia per garantirgli una assistenza continua sia dal punto di visita fisico ( controllo del dolore, idratazione ed alimentazione ) sia dal punto di vista psicologico ed affettivo. Per ogni necessità rivolgetevi ai colleghi che lo hanno seguito sinora, saranno senza dubbio in grado di darvi l'assistenza necessaria in questa situazione così difficile.
Un forte abbraccio
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Utente
Utente
Grazie, ancora.
Cordiali saluti