Otite recidivante

Mio figlio di 4 anni, a partire dal mese di dicembre soffre di otite.
Ha avuto un episodio di otite circa una volta al mese e gli ultimi due episodi hanno causato fuoriuscita di siero con perforazione di entrambi i timpani.
E' stato curato con: panacef, cefixoral, augmentin e, l'ultima volta (aprile) con rocefin da 500 mg in punture. Localmente con areosol contenente: prontinal, fisiologica e lincocin. Sempre lavaggi nasali.
Ha terminato la cura con rocefin giovedì scorso e, da ieri sembra comparsa la consueta sintomatologia: naso chiuso, muco maleodorante.Tutti gli episodi sono stati preceduti da ostruzione nasale, muco maleodorante che, stagnando(nonostante lavaggi e docce nasali) ha provocato la risalita dei germi lungo le orecchie e, appunto, otite. Lo specialista curante ora consiglia nuovamente aresol con lincocin, fisiologica e prontinal.
Vista la ricorrenza del problema, che fare? Quale l'approccio terapeutico? Sarebbe possibile prevenire l'accumulo di muco , che provoca l'otite,con cure preventive più mirate. Ribadisco che nel corso delle varie terapie sono state effettuate sempre cure locali. Grazie
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Signora, quando una patologia si presente come "ricorrente", come nel caso dell'Otite Media Acuta Ricorrente (OMAR) di suo figlio, è spesso poco significativo con quale arma ammazzeremo il germe , visto che ce ne saranno altri miliardi pronti a "ricorrere" sullo stesso punto appena guarito dalla precedente infezione. E’ evidente che c’è qualcosa nel terreno, cioè nel distretto anatomico in cui la patologia “ricorre” ad attirare l’agente eziologico, che invece è innocuo per gli altri componenti della famiglia e addirittura spesso anche per l’altro l’orecchio dello stesso bambino.
A mio parere l'approccio tradizionale insiste unicamente o con una preponderanza quasi assoluta sulle armi che conosce (farmaci e vaccini), ma trascura quasi del tutto altre componenti potenzialmente valide, come l'approccio strutturale. Nel caso dell'otite ricorrente (OMAR), é spesso in gioco una disfunzione tubarica. E' però di solito assai scarso l'impegno che i Curanti profondono su questo fronte, e anche la ricerca è disposta, non senza una spinta commerciale, a costose ricerche su farmaci e vaccini, ma non su questi fronti che hanno il grosso difetto di non prevedere sbocchi commerciali. La tuba passa a pochi millimetri dall'articolazione temporo mandibolare (ATM), e per attivarla quando andiamo in montagna o in aereo, muoviamo la bocca o deglutiamo. Chi ha la bocca messa male (epidemiologia della malocclusione: circa 80%) può (sottolineo PUO') a volte creare un conflitto tra il condilo mandibolare e la tuba, con, a cascata, le problematiche che dalla disfunzione tubarica dipendono, e che vanno da un po’ di cerume in più (sintomo incompreso) al colesteatoma e all'otomastoidite , passando per l’OMAR. Il fatto che per riventilare la cassa timpanica si pensi ai Drenaggi Trans Timpanici conferma che il problema è sentito, ma anche qui si punta su una forzatura chirurgica piuttosto che sul ripristino del miglior drenaggio timpanico possibile, cioè una tuba ben funzionante. Forse, a lato del trattamento farmacologico dell'episodio acuto, che molti giudicano comunque inutile, nei casi di OMAR sarebbe il caso di spendere altrettanto impegno nel trattamento delle problematiche strutturali e occlusali-ortodontiche.
Più di venti anni fa (Medico e Bambino Luglio 1987, 51-4) ho pubblicato l'articolo " Malocclusione nelle otiti recidivanti e croniche". Sarò lieto di inviarglielo se fosse interessata
Nel frattempo dia un'occhiata,su questo stesso sito agli articoli qui sotto linkati. Cordiali saluti ed auguri.

• Otite che non guarisce: colpa dei denti?
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html

.• Problemi di “naso chiuso”: a volte la causa sta in bocca
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dottore, grazie per la sua disponibilità.
Ho letto con molta attenzione la sua risposta.
Da una attenta osservazione del mio bambino ho notato che la respirazione nasale non è spesso adeguata. Il nasino è spesso chiuso, nonostante l'igiene nasale, anche se durante il sonno non respira mai con la bocca aperta.
Ho notato inoltre che non riesce bene ad espellere il muco, che depositandosi si infetta.
Cosa potrei fare? Visita ortodontica?
Gli specialisti, a seguito di visita con fibre ottiche hanno riscontrato le adenoidi un pò ipertrofiche, ma non da trattamento chirurgico.
Le sarei grata se potesse indirizzarmi su pratiche vie da seguire.
Grazie ancora
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Signora, le consiglio di rivolgersi anche ad un ortodontista, sincerandosi che si occcupi di problemi respiratori e nel sonno e che per questi problemi tratti abitualmente anche bambini molto piccoli. Cordiali saluti ed auguri.