Ronzio orecchio destro di notte non continuato
Buonasera Dottori,
chiedo gentilmente un consulto.
Sono donna, 48 anni. Da circa un anno e mezzo, a periodi alternati, alla sera quanto vado a letto ho un ronzio che va e viene nell' orecchio destro (lo sento verso l' esterno dell' orecchio). Mi sembra come una vibrazione, amplificata un po' da rumori esterni (esempio rumore di auto accesa ma ferma o di aereo in lontananza). La cosa strana è che se mi do un leggero colpo con la mano il ronzio smette e poi riprende dopo poco. E' molto leggero, senza dolori, né fischi e la mattina quando mi sveglio e cerco comunque di tornare a dormire non ho nessun ronzio. La scorsa estate ho fatto una visita completa dall' otorino su entrambi gli orecchi con esito: udito perfetto e nessuna anomalia.
Posso aggiungere che sono un tipo molto ansioso e soffro di cervicalgia anche per il tipo di lavoro che svolgo (12 ore al pc).
Anche ora che vi sto scrivendo non no nessun ronzio.
Parlando con conoscenti, ho sentito parlare di otoliti che si spostano e che provocano questi sintomi.
Secondo voi cosa potrebbe essere? E quale cura potrei intraprendere?
Vi ringrazio per la vostra preziosa disponibilità.
Cordiali saluti.
chiedo gentilmente un consulto.
Sono donna, 48 anni. Da circa un anno e mezzo, a periodi alternati, alla sera quanto vado a letto ho un ronzio che va e viene nell' orecchio destro (lo sento verso l' esterno dell' orecchio). Mi sembra come una vibrazione, amplificata un po' da rumori esterni (esempio rumore di auto accesa ma ferma o di aereo in lontananza). La cosa strana è che se mi do un leggero colpo con la mano il ronzio smette e poi riprende dopo poco. E' molto leggero, senza dolori, né fischi e la mattina quando mi sveglio e cerco comunque di tornare a dormire non ho nessun ronzio. La scorsa estate ho fatto una visita completa dall' otorino su entrambi gli orecchi con esito: udito perfetto e nessuna anomalia.
Posso aggiungere che sono un tipo molto ansioso e soffro di cervicalgia anche per il tipo di lavoro che svolgo (12 ore al pc).
Anche ora che vi sto scrivendo non no nessun ronzio.
Parlando con conoscenti, ho sentito parlare di otoliti che si spostano e che provocano questi sintomi.
Secondo voi cosa potrebbe essere? E quale cura potrei intraprendere?
Vi ringrazio per la vostra preziosa disponibilità.
Cordiali saluti.
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Gentile Paziente, l’acufene è un problema che, quando insorge , viene sottovalutato: all’inizio spesso concede ampie remissioni spontanee, il paziente è portato a credere che “passi da solo”.
Purtroppo , una brutta volta, non passa più, e diventa un problema serio.
Credo che quello che dicono i Colleghi Otorinolaringoiatri, ai quali si è già rivolto, cioé che "gli acufeni sono la loro tomba" rappresenti in qualche modo la realtà, nel senso che si tratta di una patologia molto ostica al trattamento.
Vale forse la pena di prendere in considerazione anche una possibilità spesso trascurata.
L'acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato: il destro nel suo caso.
Per quel che riguarda i dolori cervicali, va ricordato che le problematiche della colonna possonoi essere considerate , in molti casi, un sistema di compenso di malposizioni che intervengono nei distretti inferiori ( bacino, ginocchia, caviglie, piedi) solitamente chiamate "Ascendenti", o superiori (malocclusione dentaria con malposizione mandibolare sopratutto)
La postura del cranio rispetto alla colonna cervicale non è determinata solo dai muscoli del collo che connettono direttamente questi due sistemi, ma anche da un altro sistema muscolare indiretto formato dai sottoioidei, dai sopraioidei e dagli elevatori della mandibola
La postura della mandibola è dunque pienamente coinvolta (anche se spesso trascurata) nella postura del sistema cranio-vertebrale.
Per tutto quanto sopra , oltre agli specialisti già consultati, le consiglierei di farsi visitare anche da un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi di malocclusione e posturali, in particolare se collegati all'Orecchio.
Le suggerisco anche di leggere gli articoli che si aprono con i link qui sotto-.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
Purtroppo , una brutta volta, non passa più, e diventa un problema serio.
Credo che quello che dicono i Colleghi Otorinolaringoiatri, ai quali si è già rivolto, cioé che "gli acufeni sono la loro tomba" rappresenti in qualche modo la realtà, nel senso che si tratta di una patologia molto ostica al trattamento.
Vale forse la pena di prendere in considerazione anche una possibilità spesso trascurata.
L'acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato: il destro nel suo caso.
Per quel che riguarda i dolori cervicali, va ricordato che le problematiche della colonna possonoi essere considerate , in molti casi, un sistema di compenso di malposizioni che intervengono nei distretti inferiori ( bacino, ginocchia, caviglie, piedi) solitamente chiamate "Ascendenti", o superiori (malocclusione dentaria con malposizione mandibolare sopratutto)
La postura del cranio rispetto alla colonna cervicale non è determinata solo dai muscoli del collo che connettono direttamente questi due sistemi, ma anche da un altro sistema muscolare indiretto formato dai sottoioidei, dai sopraioidei e dagli elevatori della mandibola
La postura della mandibola è dunque pienamente coinvolta (anche se spesso trascurata) nella postura del sistema cranio-vertebrale.
Per tutto quanto sopra , oltre agli specialisti già consultati, le consiglierei di farsi visitare anche da un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi di malocclusione e posturali, in particolare se collegati all'Orecchio.
Le suggerisco anche di leggere gli articoli che si aprono con i link qui sotto-.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.5k visite dal 02/05/2018.
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