Bimbo 4 anni, tonsille/adenoidi ipertrofiche e apnee sostenute... seguire sempre le linee guida?!

Buonasera, mio figlio, 4 anni, neglio ultimi mesi russa, ha il nasino tappato e dorme a bocca aperta, e da quest'estate ho notato apnee notturne sempre più frequenti e intense, che gli provocano una pressione al petto.. . Ultimamente dorme malissimo e di giorno è stressato, agitato, distratto.. . L'ho portato da un otorinolaringoiatra, il quale mi ha detto che ha un'ipertrofia tonsillare di "III-IV grado" e che presumibilmente anche le adenoidi sono molto grosse (non ha effettuato endoscopia). Gli ho mostrato un video che mostra le apnee continue del bambino e ha confermato che si, sono apnee continue. Nonostante questo, però, come conclusione mi ha scritto: "tonsille ipertrofiche di III grado, "sospetta" osas", e mi ha dato Eltair 50 e Argotone da inalare per 3 mesi. In caso di persistenza della sintomatologia, utile visita pediatrica con pulsossimetria notturna, da effettuare dopo un mese e mezzo da inizio trattamento. Mi ha detto che, nel caso tutto questo non avesse buon esito, si penserà a operare, ma tra molti mesi.
Io sinceramente sono molto preoccupata da queste tempistiche, visto che queste apnee sono pesanti e hanno conseguenze importanti sul bambino, oltre che sul fisico, anche a livello cognitivo-comportamentale e psicologico, in un'età così delicata.. . Quindi chiedo gentilmente un vostro parere, se non sia il caso di accellerare in qualche modo la risoluzione del problema, con un'operazione. Inoltre vi chiedo, può essere utile fare un controllo della VES? Grazie per ogni consiglio che verrà espresso.
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Dr. Simone Spagliardi Otorinolaringoiatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 217 10
Buonasera, a parte la terapia medica che ogni specialista adatta in base alla sua esperienza e pratica, la pulsossimetria notturna andrebbe secondo me eseguita subito; se non conclusiva, dovrà essere integrata con una polisonnografia notturna, esame più completo; se confermata la diagnosi di sindrome delle apnee notturne, come si evince anche dalle linee guida (Sistema Nazionale per le Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità), l’intervento di adenotonsillectomia andrebbe eseguito nel più breve tempo possibile. Un cordiale saluto.

Dr. Simone Spagliardi

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Utente
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Grazie dottore, per la celerità della risposta e per il consiglio, che seguirò.
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Utente
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Un controllo della VES, con le tonsille così grosse, sarebbe comunque utile?
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Signora, la situazione da lei descritta potrebbe effettivamente far pensare ad episodi di apnea ostruttiva nel sonno.
Il russare notturno e l’apnea ostruttiva nel sonno rappresentano un conflitto tra la lingua e le strutture molli del faringe, in particolare palato molle, ugola, e, specie nei bambini, tonsille e adenoidi. Il russare è dovuto al fatto che l’aria inspirata (in questi casi per lo più attraverso la bocca, e non il naso come sarebbe auspicabile), trova uno stretto passaggio in cui viene accelerata. Le strutture molli che circondano appunto questo passaggio, entrano in vibrazione originano il caratteristico e sgradevole rumore del russamento. L'apnea si verifica quando il passaggio si occlude del tutto. Al senso di soffocamento segue di solito un brusco e angoscioso risveglio.
Nel sonno il bambino é scosso da movimenti bruschi, scalcia, agita la resta, lo si trova scoperto o girato testa-piedi, riferisce incubi o comunque nel sonno parla , piange, chiama e cerca la sicurezza del lettone. Quando lo "conquista" il suo sonno agitato rende impossibile quello dei genitori.
Un primo orientamento diagnostico in tal senso si ottiene con semplici domande ai famigliari: nel sonno il bambino russa abitualmente o ha comunque un respiro rumoroso? arresta il suo respiro anche per una decina di secondi almeno? riferisce bruschi risvegli notturni? riferisce brutti sogni? si agita e rigira molto nel letto? cerca il lettone?, al mattino si alza stanco? di giorno é stanco e sonnolento? In caso di risposte positive il quadro va approfondito per la conferma diagnostica e per la scelta della più adeguata terapia.
La diagnosi più sicura si ottiene con la Polisonnografia o con il Monitoraggio Cardiorespiratorio (il più impiegato) , un esame che comporta l’applicazione di sensori che registrano vari parametri durante la notte: numero e gravità delle apnee, tempo di russa mento , attività cardiaca ecc. Non è facilissimo da effettuarsi nel pubblico, ma ormai , privatamente, A DOMICILIO, ha una costo relativamente abbordabile , attorno ai 160 euro. Può essere richiesto a cura del medico curante, (neurologo, pneumologo, pediatra, ma anche dentista esperto in problemi del sonno), e di solito non prevede lunghe attese.
Aggiungo però che le possibilità di trattamento del russare e della Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS) non sono solo quella farmacologica e quella chirurgica, cioè l’Adenotonsillectomia. Da qualche tempo un approccio ortodontico intercettivo , effettuato in età precoce (e per quel che mi riguarda anche precocissima), si è rivelato particolarmente efficace.
Le Linee Guida italiane sull’appropriatezza dell’intervento di Adenotonsillectomia hanno introdotto anche la raccomandazione a considerare eventuali problemi ortognatodontici PRIMA di procedere all’intervento: questa raccomandazione, che potrebbe evitare molti interventi, viene purtroppo seguita molto poco.
Ovviamente, se l'ostruzione è veramente di grado 4 , l'adenotonsillectomia sarà difficilmente evitabile.
Le consiglio pertanto di consultare, oltre al Pediatra-Pneumologo e l'Otorinolaringoiatra, anche un Dentista esperto in problemi respiratori e nel sonno in età pediatrica, e che tratti abitualmente anche bambini così piccoli.
Trova altre notizie sull'argomento visitando il mio sito internet alla pagina "Patologie trattate-russare notturno e apnea nel sonno", e leggendo gli articoli che si aprono con i link qui sotto.
Cordiali Saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1400-adenotonsillectomia-nel-bambino-si-o-no.html
https://www.medicitalia.it/minforma/medicina-del-sonno/2440-calci-testate-capriole-e-agitazione-nel-sonno-il-bambino-cavallo.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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Dr. Simone Spagliardi Otorinolaringoiatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 217 10
Concordo col Collega su questa importante e dettagliata precisazione.
Da un punto di vista strettamente otorinolaringoiatrico la valutazione dev’essere innanzitutto completata con la fibroscopia, per una valutazione diretta dell’entità dell’ipertrofia adenoidea, così da avere un quadro completo dell’obiettività. Nel caso di una marcata ipertrofia adenotonsillare, è verosimile che un intervento sia necessario (naturalmente se l’OSAS sarà confermata alla polisonnografia).
È naturale che in caso di problematiche ortodontiche queste siano da considerare prima dell’intervento.
Mi permetto tuttavia di sottolineare come la raccomandazione dell’adenotonsillectomia in caso di sindrome delle apnee del sonno, nelle linee guida citate da me e dal Collega, sia in generale più forte ( fortemente raccomandata ) rispetto a quello del trattamento delle problematiche ortodontiche ( Si nutrono dei dubbi sul fatto che quella particolare procedura o intervento debba sempre essere raccomandata, ma si ritiene che la sua esecuzione debba essere attentamente considerata ). Naturalmente come avrà intuito tutto questo va valutato attentamente caso per caso! Un cordiale saluto.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
In sostanza , con il Collega siamo d'accordo : ogni specialista, pur conoscendo la materia in termini generali, è maggiormente competente nel proprio ramo.
Sottolineo che , se " È naturale che in caso di problematiche ortodontiche queste siano da considerare prima dell’intervento", va ricordato che queste problematiche riguardano l'82% della popolazione scolastica, cioè quasi tutti: se poi estrapolassimo la popolazione pediatrica con problemi respiratori, o cefalea, o otiti ricorrenti, probabilmente la percentuale salirebbe ancora.
Un'occhiata alla bocca, a mio parere, andrebbe data....sempre. L'importante è che il dentista conosca bene le problematiche respiratorie e nel sonno, e tratti abitualmente anche bambini molto piccoli.
Cordiali saluti ed auguri
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