Sensazione di nodo alla gola

Buonasera,
55, buone condizioni di salute, fumatore, soggetto fortemente ansioso e ipocondriaco, ho avuto negli scorsi giorni un forte indolenzimento al lato sinistro del collo nella zona dall'orecchio alla base della spalla, simile a un torcicollo, e per un paio di giorni i linfonodi anteriori del lato sinistro del collo leggermente doloranti.
Questi disturbi mi hanno causato una forte ansia ma dopo cinque giorni sono praticamente scomparsi, pur lasciandomi il timore di qualche patologia; oggi però dopo un breve riposo mi sono svegliato con una sensazione di compressione all'altezza del pomo d'adamo, una sorta di nodo alla gola, che pur non impedendomi di deglutire o ingerire cibo o acqua mi causa un certo fastidio, quasi una sorta di "tensione" alla base della gola.
Non ho tosse, raucedine né altri sintomi di altro tipo, ma la cosa mi ha messo in un forte stato di agitazione: è possibile si tratti di un disturbo causato dall'ansia o potrebbe esserci dell'altro?
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Certo, la sintomatologia descritta puo' derivare da uno stato ansioso o, in alternativa, ad una infiammazione esofagea. Se, quindi, il fastidio dovesse persistere, allora sarà necessaria una visita specialistica otorinolaringoiatrica con rinolaringoscopia a fibre ottiche per escludere o meno una esofagite da reflusso.
Un cordiale saluto

Dr. Raffaello Brunori

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dopo
Utente
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Gentile dott. Brunori,
la ringrazio innanzitutto per la risposta, particolarmente preziosa in un momento come questo.
Dato il mio temperamento ansioso e tendente all'ipocondria ho una lunga storia di somatizzazioni, e anche in questo caso ho naturalmente pensato subito alle ipotesi più tremende.
Obiettivamente mi pare che in effetti il disturbo sia intermittente e di intensità variabile durante la giornata, anche a seconda di quanto il pensiero si fissa sul sintomo, ho l'impressione sparisca completamente mangiando o bevendo e di riuscire a ingerire cibi di qualsiasi tipo senza difficoltà, e stanotte ho dormito senza alcun problema.
Altrettanto vero che ho sofferto in passato di episodi di reflusso, e in quest'ultimo mese frequentemente di una forte distensione gastrica per la quale ho usato con successo un IPP in combinazione con un procinetico come prescrittomi in passato dallo specialista, risolvendo almeno parzialmente la cosa un paio di settimane fa.
Senza voler naturalmente improvvisarmi medico e tanto meno scartare l'ipotesi gastrica visti i miei precedenti, potrebbe essere quello che mi pare si chiami bolo isterico?
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Sulla base di quello che ora mi conferma, penso che il sintomo in parte sia legato all'ansia ed in parte al reflusso. Non conoscendola di persona, non sono in grado di dirle la percentuale.
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Utente
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Buonasera dott. Brunori,
le riscrivo per un breve aggiornamento. Dopo la sua risposta mi sono tranquillizzato e i sintomi si sono fortemente attenuati per alcuni giorni, anche grazie all'assunzione di un ansiolitico. Stamani purtroppo mi sono svegliato con un nuovo timore, ovvero quello di non riuscire a ingerire cibi e bevande per qualche patologia, e nel giro di poche ore ho iniziato a percepire fastidio a mandare giù acqua e cibo; non una vera e propria difficoltà, ma come se il transito fosse più lento e la deglutizione fosse non fluida ma "forzata". Aggiungo che molto spesso all'ingestione di un boccone o un sorso d'acqua segue un'eruttazione, e che molto spesso ho ancora un forte gonfiore addominale.
Premesso che a questo punto per tagliare la testa al toro prenoterò una visita orl, volevo chiederle se anche i disturbi ch eho iniziato ad accusare oggi sono ascrivibili a uno stato ansioso o a una problematica da reflusso.
Cordialmente
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Ad entrambe le patologie, si tranquillizzi!
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Utente
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Buonasera dottore,
come prevedibile anche i fastidi che le ho menzionato si sono attenuati e poi spariti, e anche gonfiore e irritazione alla gola sembrano essere diminuiti assumendo IPP. In ogni caso domani effettuerò la visita otorinolaringoiatrica con fibroscopia in modo da levarmi ogni dubbio, anche perché ieri ho notato che la zona sotto il mento mi sembra un pò gonfia, anche se in realtà toccando non sento niente di particolare e tutto sembra morbido, salvo quando rovescio completamente la testa all’indietro: c’entra qualcosa o, banalmente, ho preso qualche chilo (come in effetti è successo)?
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Certo, anche l'aumento del peso corporeo influisce negativamente sulla sintomatologia
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Utente
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Buonasera dott. Brunori,
oggi ho effettuato visita ORL con fibroscopia. Dopo esame obiettivo, lo specialista mi ha ispezionato il collo e fatto la fibroscopia con il seguente referto:
-Fosse nasali pervie in fibroscopia
- Perfettamente liberi anche i neorecessi sinusali
- Rinofaringe libero
- Base lingua ipertrofico
- Epiglottide in sede
- ccvv normomobili e normotrofiche
- Intensa iperemia di tutto il vestibolo laringeo posteriore
- Edema interaritenoideo
- Lieve iperemia orofaringea
- Linfoadenopatia reattiva
Durante l’esame lo specialista mi ha detto in tempo reale che ho fortissimi segni di reflusso gastroesofageo, - veramente molto importanti li ha definiti -, che alla palpazione del collo non risulta niente di particolare, e prescritto una cura di esomeprazolo 40 mg per cinque settimane, da proseguire poi abbassando la dose a 20 mg e esoxone o marial la sera per due mesi e poi al bisogno.
A fine visita gli ho chiesto se potevo stare tranquillo per la parte sotto il mento al centro apparentemente un po' ingrossata, e mi ha risposto che all’esame obiettivo non ha trovato niente, aggiungendo che al limite persistendo i fastidi si può fare un’ecografia, ma con l’aria da secondo me non serve, ma veda lei .
Da quel che ho capito, in sostanza, la causa di tutto è il forte reflusso gastroesofageo di cui soffro, ma leggendo il referto mi chiedo:
- linfoadenopatia reattiva , se non erro, significa che ho i linfonodi un po’ ingrossati: considerato il quadro e il referto, dipende dal reflusso o meglio dallo stato infiammatorio diffuso che il reflusso mi ha causato?
- Allo stato, farebbe un’ecografia o in base al referto e all'esito dell'esame obiettivo la ritiene superflua?
Grazie ancora in anticipo per il suo parere
Cordialmente
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Dalla visita è emerso cio' che pensavamo, ovvero una infiammazione del distretto esofageo. La cura prescritta mi sembra idonea per la patologia diagnosticata. importante è che utilizzi il farmaco originale e non il generico, mi raccomando. Per la linfoadenopatia, nulla ha a che fare il reflusso. Allo stato attuale, non farei ulteriori indagini.
Buona serata
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dopo
Utente
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Mi perdoni la domanda, dottore, forse non ho compreso io ma se la linfoadenopatia non ha a che fare con il reflusso, da cosa può dipendere, e soprattutto non è il caso di indagarla?
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Sei stato visitato dal Medico ed ha detto che la linfoadenopatia non è meritevole di accertamenti. Probabilmente, è esito di un processo infiammatorio faringotonsillare o di mononucleosi di vecchia data
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